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Giuliano Guatta – Traslazione
Traslazione nasce dall’idea di spostamento di un corpo nello spazio. E’ la metafora di un corpo in continuo movimento e formazione : la pittura si fa corpo e si allontana dalla parete fino a diventare scultura
Comunicato stampa
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C I T R I C e’ lieta di presentare Traslazione, personale dedicata a Giuliano Guatta che vedra’ come protagonisti i nuovi lavori che l’artista bresciano propone per la galleria.
Traslazione nasce dall’idea di spostamento di un corpo nello spazio. E’ la metafora di un corpo in continuo movimento e formazione : la pittura si fa corpo e si allontana dalla parete fino a diventare scultura.
I nuovi lavori di Guatta (pittura, disegno, stendardi, una scultura, un testo scritto su tela) raccontano l’evoluzione del pittore che passa attraverso il distacco da una certa attitudine narrativa che caratterizzava le sue opere precedenti. Ora si concentra più sulla rappresentazione del corpo; l’ambientazione viene abolita a favore di uno spazio quasi neutro dove i corpi gravitano o poggiano su delle sommità. Presenze antropomorfe, nascoste, in formazione da cui talvolta emergono una mano un piede una testa… . In alcuni casi gli organi stessi vengono isolati e sganciati dal resto del corpo come dotati di una loro autonomia, sufficienti a se stessi.
Questa focalizzazione sul corpo e sulla sua consistenza, spinge alla necessità di compiere un ulteriore passo: pensare alla pittura come ad un corpo in movimento che si libera dalla parete. Lo stendardo come supporto ha metaforicamente e fisicamente la funzione di portare questo corpo, di innalzarlo, di mostrarlo. Lo stendardo non intende sostituirsi al quadro, vuole essere piuttosto una sua estensione su altri livelli.
Mentre nello stendardo il corpo-soggetto vuole scaturire dal muro, la scultura rappresenta un ulteriore spostamento nello spazio. Si percepisce la sua fisicità, il suo peso, la sua presenza. Guatta cerca sempre con maggiore evidenza di costruire un corpo attraverso l’assemblaggio e la combinazione di materiali vari, oggetti, frammenti trovati ovunque. Ma anche questo corpo è in continua lotta con se stesso perchè il posizionamento degli oggetti annulla la loro funzione originale e li mostra con un’altra natura e una nuova forma. Così come nella scrittura dove combinazioni di parole e narrazioni frantumate aspirano ad una nuova storia.
Traslazione nasce dall’idea di spostamento di un corpo nello spazio. E’ la metafora di un corpo in continuo movimento e formazione : la pittura si fa corpo e si allontana dalla parete fino a diventare scultura.
I nuovi lavori di Guatta (pittura, disegno, stendardi, una scultura, un testo scritto su tela) raccontano l’evoluzione del pittore che passa attraverso il distacco da una certa attitudine narrativa che caratterizzava le sue opere precedenti. Ora si concentra più sulla rappresentazione del corpo; l’ambientazione viene abolita a favore di uno spazio quasi neutro dove i corpi gravitano o poggiano su delle sommità. Presenze antropomorfe, nascoste, in formazione da cui talvolta emergono una mano un piede una testa… . In alcuni casi gli organi stessi vengono isolati e sganciati dal resto del corpo come dotati di una loro autonomia, sufficienti a se stessi.
Questa focalizzazione sul corpo e sulla sua consistenza, spinge alla necessità di compiere un ulteriore passo: pensare alla pittura come ad un corpo in movimento che si libera dalla parete. Lo stendardo come supporto ha metaforicamente e fisicamente la funzione di portare questo corpo, di innalzarlo, di mostrarlo. Lo stendardo non intende sostituirsi al quadro, vuole essere piuttosto una sua estensione su altri livelli.
Mentre nello stendardo il corpo-soggetto vuole scaturire dal muro, la scultura rappresenta un ulteriore spostamento nello spazio. Si percepisce la sua fisicità, il suo peso, la sua presenza. Guatta cerca sempre con maggiore evidenza di costruire un corpo attraverso l’assemblaggio e la combinazione di materiali vari, oggetti, frammenti trovati ovunque. Ma anche questo corpo è in continua lotta con se stesso perchè il posizionamento degli oggetti annulla la loro funzione originale e li mostra con un’altra natura e una nuova forma. Così come nella scrittura dove combinazioni di parole e narrazioni frantumate aspirano ad una nuova storia.
19
maggio 2007
Giuliano Guatta – Traslazione
Dal 19 maggio al 30 giugno 2007
arte contemporanea
Location
CITRIC CONTEMPORARY ART
Brescia, Via Trieste, 30, (Brescia)
Brescia, Via Trieste, 30, (Brescia)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì sabato dalle 15.30 alle 19.30 o su appuntamento
Vernissage
19 Maggio 2007, ore 18.30
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