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Warburghiana_02>le città/l’europa
Concerto sinottico per Fotografia europea
Comunicato stampa
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Intervengono:
Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Stefano Brizzi, Giulio Calegari, Gianluca Codeghini, Elio Grazioli, Riccardo Panattoni, Paolo Rosa, Alessandra Spranzi.
Collage? Assemblage? Il correttore automatico di word accetta collage ma sottolinea di
rosso assemblage e questo già sembra un indizio. Nel collage si sente la colla di pesce e i
polpastrelli impiastricciati, però si intende che le cose ritagliate un po’ sono qua e un po’
restano laggiù; con l’assemblage si è duchampianamente al di fuori del pittorico, forse
persino dell’artistico, si guadagna in limpidezza ma si perde in grazia. Preferiamo perciò
adottare il termine montaggio che ha una maggiore escursione semantica.
La Warburghiana si esprime attraverso il “Concerto Sinottico”, uno spettacolo, un incon-
tro dal vivo con il pubblico su temi che incrociano storia dell’arte, riflessioni sul fare
artistico e critico, fatto di tanti brevi numeri, come le esibizioni del varietà o del recital
che si giocano nell’intensità e nella precisione. Visioni, performance, video, brevissime
conferenze, ascolti sonori, testi, interventi di pochi minuti tutti rigorosamente definiti nel-
le modalità e nella durata, che si susseguono incalzanti uno dopo l’altro mettendo sul tavo-
lo una gran quantità di idee. Vogliamo promuovere un’arte dell’attenzione e della visione
penetrante, allestita sul piano di un tavolo con poco o niente, capace di suscitare sensibi-
lità intense con delicatezza e sagacia. Uno spettacolo e una rivista. Varietà e libro.
La Warburghiana traspone il fatto di maneggiare le cose a una dimensione di performan-
ce. Aby Warburg avrà fatto spazio sul tavolo del soggiorno per tendere il velluto nero sui
pannelli di legno, c’era lì prima un vaso di fiori, una cornice con la fotografi a dei familiari,
libri, il cappellino della signora Warburg, il suo necessaire da pittrice?
Diciamo: ci interessa altro... è altro...
Ma altro da cosa? E cos’altro?
Partire da un punto qualsiasi, magari, o da qui...
Contributi
PROGRAMMA DI SALA
G. Codeghini - Exit
A. Panattoni - La città 1 e 2
J. Rykwert - Forma e sostanza (intervista)
D. Bellini - Adriano Olivetti 1901-1960
G. Codeghini - Someone must do something
D. Bellini - A cosa serve l’urbanistica?
S. Boeri - Super Luoghi (intervista)
A. Andrighetto/G. Calegari - Città visibili-invisibili
A. Spranzi - La casa e i nomi
E. Grazioli - La fotografia come mestiere
J. Durham - Homage to Filiou (intervista)
G. Codeghini – Project-E
D. Bellini - Il collage si fa dentro di me…
M. Belpoliti - La torre
P. Rosa - La città circondata dall’origine
A. Andrighetto - Spessori
G. Codeghini - Dalle stalle alle stelle
A. Inglese/G. Codeghini - Quello che si vede
G. Codeghini e S. Brizzi elettronica e batteria
Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Stefano Brizzi, Giulio Calegari, Gianluca Codeghini, Elio Grazioli, Riccardo Panattoni, Paolo Rosa, Alessandra Spranzi.
Collage? Assemblage? Il correttore automatico di word accetta collage ma sottolinea di
rosso assemblage e questo già sembra un indizio. Nel collage si sente la colla di pesce e i
polpastrelli impiastricciati, però si intende che le cose ritagliate un po’ sono qua e un po’
restano laggiù; con l’assemblage si è duchampianamente al di fuori del pittorico, forse
persino dell’artistico, si guadagna in limpidezza ma si perde in grazia. Preferiamo perciò
adottare il termine montaggio che ha una maggiore escursione semantica.
La Warburghiana si esprime attraverso il “Concerto Sinottico”, uno spettacolo, un incon-
tro dal vivo con il pubblico su temi che incrociano storia dell’arte, riflessioni sul fare
artistico e critico, fatto di tanti brevi numeri, come le esibizioni del varietà o del recital
che si giocano nell’intensità e nella precisione. Visioni, performance, video, brevissime
conferenze, ascolti sonori, testi, interventi di pochi minuti tutti rigorosamente definiti nel-
le modalità e nella durata, che si susseguono incalzanti uno dopo l’altro mettendo sul tavo-
lo una gran quantità di idee. Vogliamo promuovere un’arte dell’attenzione e della visione
penetrante, allestita sul piano di un tavolo con poco o niente, capace di suscitare sensibi-
lità intense con delicatezza e sagacia. Uno spettacolo e una rivista. Varietà e libro.
La Warburghiana traspone il fatto di maneggiare le cose a una dimensione di performan-
ce. Aby Warburg avrà fatto spazio sul tavolo del soggiorno per tendere il velluto nero sui
pannelli di legno, c’era lì prima un vaso di fiori, una cornice con la fotografi a dei familiari,
libri, il cappellino della signora Warburg, il suo necessaire da pittrice?
Diciamo: ci interessa altro... è altro...
Ma altro da cosa? E cos’altro?
Partire da un punto qualsiasi, magari, o da qui...
Contributi
PROGRAMMA DI SALA
G. Codeghini - Exit
A. Panattoni - La città 1 e 2
J. Rykwert - Forma e sostanza (intervista)
D. Bellini - Adriano Olivetti 1901-1960
G. Codeghini - Someone must do something
D. Bellini - A cosa serve l’urbanistica?
S. Boeri - Super Luoghi (intervista)
A. Andrighetto/G. Calegari - Città visibili-invisibili
A. Spranzi - La casa e i nomi
E. Grazioli - La fotografia come mestiere
J. Durham - Homage to Filiou (intervista)
G. Codeghini – Project-E
D. Bellini - Il collage si fa dentro di me…
M. Belpoliti - La torre
P. Rosa - La città circondata dall’origine
A. Andrighetto - Spessori
G. Codeghini - Dalle stalle alle stelle
A. Inglese/G. Codeghini - Quello che si vede
G. Codeghini e S. Brizzi elettronica e batteria
28
aprile 2007
Warburghiana_02>le città/l’europa
28 aprile 2007
serata - evento
Location
GALLERIA PARMEGGIANI
Reggio Nell'emilia, Corso Benedetto Cairoli, 2, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Corso Benedetto Cairoli, 2, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
28 Aprile 2007, ore 21
Sito web
www.warburghiana.it