La mostra "Artificio Artificiale" di Marino Ficola presenta un'animazione digitale del 1992 in relazione con un quadro, un tentativo di pittura del 2007.
E' un viaggio a ritroso tra una meditazione e una cosa fissa. Non è fuori, ma è dentro, nel purgatorio ovattato in cui le forme non sono mai definite, che stanno nascendo o morendo.
Il giallo è il colore predominante della mostra.
Il giallo è il colore dell'anima, dell'immaginario immaginato, un colore di luce, il colore della spiritualità e della mente. Il giallo è energia.
Con questo lavoro Marino vuole ritornare alle origini, all'immagine ferma che racconta un'idea. Allo stesso momento l'idea diventa attiva e incorporea.