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Maria Lucrezia Schiavarelli – Inquieto Vivere
La mostra si compone di 7 stampe fotografiche su pvc di grande formato (4 metri per 3) installate negli spazi pubblici di Anzola dell’Emilia e di 3 stampe fotografiche installate nei locali della Biblioteca Comunale
Comunicato stampa
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L'Assessorato alla Cultura di Anzola dell'Emilia è lieto di presentare, Venerdì 18 Maggio 2007 alle ore 20.00 presso la Biblioteca Comunale E. De Amicis di Anzola dell'Emilia (Bo) la mostra personale di Schiavarelli Maria Lucrezia dal titolo “Inquieto vivere”. La mostra si compone di 7 stampe fotografiche su pvc di grande formato (4 metri per 3) installate negli spazi pubblici di Anzola dell'Emilia e di 3 stampe fotografiche installate nei locali della Biblioteca Comunale. All'inaugurazione saranno presenti: Loris Ropa, Sindaco – Massimiliano Lazzari, Assessore alla Cultura
Il quieto vivere è una condizione che ognuno riesce a prefigurare, almeno per sé, e descrivere. Così come riusciamo a percepire facilmente il contrario: l'inquietudine pura e semplice. Tutto si complica quando si tratta di decifrare e rendere manifesto il tasso di inquietudine che circola nel nostro quotidiano. Quanta incertezza è contenuta nelle nostre certezze? Quanto rischio nella sicurezza? Quanta illusione nella realtà? Queste domande non sono per Schiavarelli di genere scientifico o politico ma di natura poetica. Portate in uno spazio pubblico, laddove la consuetudine del guardare non si aspetta di vederle, alcune immagini di grande formato, semplici, a loro modo “reali”(come una gamba calzata di seta), rivelano “silenziosamente” quella sottile inquietudine che serpeggia nella percezione solita, abituale, serena, di questo o quell'altro edificio, di una piazza, un parcheggio, ecc.
Lo sguardo a volte crudele, a volte immaginifico dell'artista trasforma una gamba in un fantoccio, la piega come fosse di gomma, evoca il corpo inorganico delle bambole alle quali, a differenza del nostro corpo, si possono infliggere anche le più atroci sofferenze senza che provino alcun dolore.
La rara possibilità di conservare nel cuore una scintilla d’infanzia, con l’arte di Schiavarelli cessa di essere un segreto personale (il segreto dell’artista) e diviene “ segreto” pubblico. L'inquieto vivere dunque come condizione comune, patrimonio genetico di tutti.
Le immagini dell'artista non propongono rimedi, non esprimono giudizi, né cercano risposte, ma, fosse pure per un commento dubbioso dei passanti, sono destinate a mantenere in vita la percezione attiva del luogo. Viva, attiva, dunque inquieta.
Il quieto vivere è una condizione che ognuno riesce a prefigurare, almeno per sé, e descrivere. Così come riusciamo a percepire facilmente il contrario: l'inquietudine pura e semplice. Tutto si complica quando si tratta di decifrare e rendere manifesto il tasso di inquietudine che circola nel nostro quotidiano. Quanta incertezza è contenuta nelle nostre certezze? Quanto rischio nella sicurezza? Quanta illusione nella realtà? Queste domande non sono per Schiavarelli di genere scientifico o politico ma di natura poetica. Portate in uno spazio pubblico, laddove la consuetudine del guardare non si aspetta di vederle, alcune immagini di grande formato, semplici, a loro modo “reali”(come una gamba calzata di seta), rivelano “silenziosamente” quella sottile inquietudine che serpeggia nella percezione solita, abituale, serena, di questo o quell'altro edificio, di una piazza, un parcheggio, ecc.
Lo sguardo a volte crudele, a volte immaginifico dell'artista trasforma una gamba in un fantoccio, la piega come fosse di gomma, evoca il corpo inorganico delle bambole alle quali, a differenza del nostro corpo, si possono infliggere anche le più atroci sofferenze senza che provino alcun dolore.
La rara possibilità di conservare nel cuore una scintilla d’infanzia, con l’arte di Schiavarelli cessa di essere un segreto personale (il segreto dell’artista) e diviene “ segreto” pubblico. L'inquieto vivere dunque come condizione comune, patrimonio genetico di tutti.
Le immagini dell'artista non propongono rimedi, non esprimono giudizi, né cercano risposte, ma, fosse pure per un commento dubbioso dei passanti, sono destinate a mantenere in vita la percezione attiva del luogo. Viva, attiva, dunque inquieta.
18
maggio 2007
Maria Lucrezia Schiavarelli – Inquieto Vivere
Dal 18 maggio al 03 giugno 2007
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Anzola Dell’Emilia
Anzola Dell'Emilia, (Bologna)
Anzola Dell'Emilia, (Bologna)
Vernissage
18 Maggio 2007, ore 20
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