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Elisa Mariateresa Littera – Come le bambole
Elisa Mariateresa Littera vive e lavora a Torino. La madre poetessa le ha trasmesso l’amore per la poesia e lo zio Giuseppe Manzone, noto pittore astigiano, l’interesse per la pittura insegnandole i primi rudimenti
Comunicato stampa
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Presentazione in catalogo: Dott. Gianfranco SCHIALVINO
“…Elisa Mariateresa Littera si circonda di memorie, quando dipinge. Le trasforma in sensazioni, in impulsi emotivi, in racconti, in immagini. Ricostruisce un teatro di volti amati, di momenti felici, di situazioni particolari. Si ritrova bambina, mentre gioca con le amichette a fare la signora, mentre disegna i vestitini per le sue bambole. Traccia sulla tela col lapis ed il fusain graziosissimi volti di bimba, dai grandi occhi sgranati. A volte li colora, con tinte opache e delicate, accostandosi al quadro come dovevano di certo fare i pittori di corte medievale intenti a dipingere in affresco i visi delle damigelle di palazzo. Spesso lascia i profili appena delineati, tracciandoli come a sinòpia, quasi per impedire al tempo di toccarli e farli sfiorire. Poi veste le sue bimbe con gli abiti più fantasiosi: tulle e perline, frammenti di madreperla e pezzetti di conchiglia, plastiche d’argento e d’oro, bambagie gessose e celluloidi flessuose. Mette loro in mano i giochi d’antan, lo yo-yo di lana, una biglia, una farfalla; oppure soltanto l’illusione di poter stringere nel pugno chiuso, insieme alla manina dell’amica del cuore, il mondo intero.
Poche sillabe per una poesia del cuore, intense e leggere come un haiku che in tre righe racchiude il cielo. Per un effetto dolce insieme e raffinato, gentile e squisito, elegante e delicato. Nei toni, nelle atmosfere, nelle intenzioni di trasmettere stupore ed emozione, tenerezza e femminilità. Tanto da lasciar celato il pur attento lavoro di cesello che nobilita il quadro, quella manualità preziosa che spesso l’idea nasconde e prevarica.
È la malinconia, che sprigiona lenta ed ineffabile dalla scatola dei ricordi di Elisa. ……”
“…Elisa Mariateresa Littera si circonda di memorie, quando dipinge. Le trasforma in sensazioni, in impulsi emotivi, in racconti, in immagini. Ricostruisce un teatro di volti amati, di momenti felici, di situazioni particolari. Si ritrova bambina, mentre gioca con le amichette a fare la signora, mentre disegna i vestitini per le sue bambole. Traccia sulla tela col lapis ed il fusain graziosissimi volti di bimba, dai grandi occhi sgranati. A volte li colora, con tinte opache e delicate, accostandosi al quadro come dovevano di certo fare i pittori di corte medievale intenti a dipingere in affresco i visi delle damigelle di palazzo. Spesso lascia i profili appena delineati, tracciandoli come a sinòpia, quasi per impedire al tempo di toccarli e farli sfiorire. Poi veste le sue bimbe con gli abiti più fantasiosi: tulle e perline, frammenti di madreperla e pezzetti di conchiglia, plastiche d’argento e d’oro, bambagie gessose e celluloidi flessuose. Mette loro in mano i giochi d’antan, lo yo-yo di lana, una biglia, una farfalla; oppure soltanto l’illusione di poter stringere nel pugno chiuso, insieme alla manina dell’amica del cuore, il mondo intero.
Poche sillabe per una poesia del cuore, intense e leggere come un haiku che in tre righe racchiude il cielo. Per un effetto dolce insieme e raffinato, gentile e squisito, elegante e delicato. Nei toni, nelle atmosfere, nelle intenzioni di trasmettere stupore ed emozione, tenerezza e femminilità. Tanto da lasciar celato il pur attento lavoro di cesello che nobilita il quadro, quella manualità preziosa che spesso l’idea nasconde e prevarica.
È la malinconia, che sprigiona lenta ed ineffabile dalla scatola dei ricordi di Elisa. ……”
16
maggio 2007
Elisa Mariateresa Littera – Come le bambole
Dal 16 maggio al primo giugno 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO LABORATORIO ANNA VIRANDO
Torino, Corso Giovanni Lanza, 105, (Torino)
Torino, Corso Giovanni Lanza, 105, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20
Vernissage
16 Maggio 2007, ore 18-23
Autore