Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bertozzi&Casoni – Le bugie dell’arte
Tre vanitas monumentali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tre vanitas monumentali compongono Le Bugie dell’Arte,,un grande progetto espositivo che vede coinvolti il sodalizio artistico Gianpaolo Bertozzi/Stefano Casoni e i Musei Civici Veneziani, nella storica sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, in concomitanza con la 52. Biennale Arti Visive.
La mostra, visitabile con l’orario e il biglietto del Museo (*), consiste di tre grandi opere site specific concepite come un esperimento di illusa antimonumentalità: un potente orso su una base destinata a liquefarsi , una grande macchina che non produce nulla , il teschio di Pinocchio in oro con il lungo naso delle bugie dell’arte.
Si tratta di lavori, come sempre per Bertozzi&Casoni in ceramica,che ben rappresentano il loro repertorio e immaginario figurativo: oggetti d’uso, porzioni di natura, rappresentazioni di animali tratti dalla realtà, oltre a fedeli riproposte di alcune “icone” dell’arte presentate preferibilmente sotto forma di scarti, rifiuti o in condizioni di degrado.
Il tutto riprodotto in quel materiale ceramico eletto a loro principale linguaggio artistico, a cui affidano la propria missione estetica. Una prassi creativa che mette in atto uno spiazzante cortocircuito oggettuale disponibile a molteplici riletture.
Con questo progetto Bertozzi&Casoni si interrogano sul processo di decostruzione e negazione della monumentalità, oggettuale o concettuale, che costituisce una delle costanti delle espressioni artistiche contemporanee. Mentre si nega la monumentalità e le forme autorevoli in voga, si lavora per affermare le proprie con orgogliosa e autoritaria arroganza, come avviene in chi sorride e inconsapevolmente mostra anche i denti.
Questo ambiguo doppio svela l’inconsapevole bugia dell’arte: bisogna che tutto cambi affinché nulla cambi, affermando così – paradossalmente– una ciclica universalità del percorso estetico. Gli strumenti e i linguaggi di questa nuova monumentalità appartengono a un inesauribile e collaudato repertorio che viene sottoposto a un processo di riappropriazione, riproduzione e reinterpretazione al fine di ricontestualizzarlo nella contemporaneità.
La mostra, visitabile con l’orario e il biglietto del Museo (*), consiste di tre grandi opere site specific concepite come un esperimento di illusa antimonumentalità: un potente orso su una base destinata a liquefarsi , una grande macchina che non produce nulla , il teschio di Pinocchio in oro con il lungo naso delle bugie dell’arte.
Si tratta di lavori, come sempre per Bertozzi&Casoni in ceramica,che ben rappresentano il loro repertorio e immaginario figurativo: oggetti d’uso, porzioni di natura, rappresentazioni di animali tratti dalla realtà, oltre a fedeli riproposte di alcune “icone” dell’arte presentate preferibilmente sotto forma di scarti, rifiuti o in condizioni di degrado.
Il tutto riprodotto in quel materiale ceramico eletto a loro principale linguaggio artistico, a cui affidano la propria missione estetica. Una prassi creativa che mette in atto uno spiazzante cortocircuito oggettuale disponibile a molteplici riletture.
Con questo progetto Bertozzi&Casoni si interrogano sul processo di decostruzione e negazione della monumentalità, oggettuale o concettuale, che costituisce una delle costanti delle espressioni artistiche contemporanee. Mentre si nega la monumentalità e le forme autorevoli in voga, si lavora per affermare le proprie con orgogliosa e autoritaria arroganza, come avviene in chi sorride e inconsapevolmente mostra anche i denti.
Questo ambiguo doppio svela l’inconsapevole bugia dell’arte: bisogna che tutto cambi affinché nulla cambi, affermando così – paradossalmente– una ciclica universalità del percorso estetico. Gli strumenti e i linguaggi di questa nuova monumentalità appartengono a un inesauribile e collaudato repertorio che viene sottoposto a un processo di riappropriazione, riproduzione e reinterpretazione al fine di ricontestualizzarlo nella contemporaneità.
06
giugno 2007
Bertozzi&Casoni – Le bugie dell’arte
Dal 06 giugno al 02 settembre 2007
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA DI CA’ PESARO
Venezia, Santa Croce, 2076, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 2076, (Venezia)
Biglietti
intero 5,50 euro
ridotto 3,00 euro
Orario di apertura
10/18 (biglietteria 10/17), chiuso lunedì
Vernissage
6 Giugno 2007, ore 18
Editore
DAMIANI
Autore