Venerdì 18 maggio inaugura (in concomitanza con il finissage del Simbolismo a Palazzo dei Diamanti, a pochi passi dalla galleria) la seconda mostra della programmazione della MLB home gallery, uno spazio indipendente per progetti di artisti e curatori internazionali selezionati sulla base di motivazioni “empatiche”.

A esporre in una doppia personale sono Erik Binder (Bratislava) e Marcello Cinque (Napoli), che hanno ideato due progetti accomunati da tematiche affini, in sintonia con l’ambiente che li ospita (una dimora del Quattrocento) e con il contesto circostante (la Ferrara metafisica).

L’esposizione si avvale della partecipazione di Lóránd Hegyi, direttore del Musée d’Art Moderne di Saint Etienne (già direttore del MUMOK-Museo Ludwig di Vienna, co-curatore della Biennale di Venezia nel 1993 e della Biennale di Valencia nel 2003).

Ognuno dei due artisti ha avuto a disposizione una sala della galleria per un’installazione site-specific.

Binder ha indagato il paesaggio contemporaneo attraverso una serie di fotografie digitali e un video aventi per soggetto la creazione di un mondo virtuale, di una natura fantasiosa e artificiale.

Cinque invece ha affrontato il tema del paesaggio surreale e metafisico rifacendosi alle forme mediterranee dell’arte dechirichiana, tramite sculture dall’aspetto bizzarro che richiamano la tradizione 'eterodossa' e misteriosa dell'arte ferrarese quattrocentesca.

Il sottile ma evidente filo conduttore che lega i due artisti e le loro poetiche alla città di Ferrara è dunque il Simbolismo metafisico che caratterizza la città estense dai tempi della pittura di Cosmè Tura e degli affreschi di Palazzo Schifanoia, recuperato nel Novecento da De Chirico, che fece di Ferrara il palcoscenico ideale delle sue visioni (Le Muse Inquietanti).

La mostra è realizzata in collaborazione con le gallerie Hilger Contemporary di Vienna e Paola Verrengia di Salerno, e gode del Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca in Roma, dell’Istituto Slovacco di Roma e del Comune di Ferrara.