L’artista trae la sua ispirazione dal mondo del web dove ricerca scene di vita da trasformare in pittura. Le sue sono storie di feste in discoteche, di giovani che si incontrano nei bar alla moda o che si ritrovano in giro per la città, bloccati in inquadrature emblematiche che invoglia la mente ad immaginare un prima e un dopo.



Francesco Zefferino nato a Bari nel 1969, dopo aver conseguito la maturità al Liceo Artistico di Bari viene colpito da un’improvvisa passione per il disegno tecnico che lo induce ad iscriversi alla facoltàdi Architettura. Per le sue prime prove d’artista prende come modello quelle che ancora oggi considera le sue muse ispiratrici: Bacon e Richter. E da loro trae quella tecnica sfuocata che rendono emozionanti le sue opere. “La sensazione è proprio quella di uno scatto fuori fuoco, dell’immagine mossa, un effetto che l’artista ottiene dissolvendo i contorni della figura con un pennello morbido quando la pittura è ancora fresca. Una volta scatata l’immagine Zefferino la scarica e la rielabora al computer, selezionandone una parte affinchè risulti il più possibile priva di connotazioni descrittive. Così persone, oggetti e luoghi diventano forme, luci e colori con i quali si rapporta come farebbe un pittore astratto”.