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Anna Romanello – Tentative d’évasion
personale
Comunicato stampa
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La nostra è un’epoca che ha fatto del viaggio un’icona laica: viaggio come fuga, viaggio come spostamento reale, viaggio come percorso virtuale, viaggio come emozione interiore, viaggio come migrazione dolorosa. Forse è la natura stessa dell’uomo a fondarsi sullo spostamento e l’essere nomade è in qualche modo la condizione privilegiata dell’artista, che ci ricorda come il movimento non è solo fisico ma anche ripiegamento intimo, psichico, dove l’opera d’arte diventa meta ultima di un processo dinamico. E allora la domanda di Chatwin, grande viaggiatore: perché gli uomini vanno girovagando invece di starsene fermi? (Bruce Chatwin, Anatomia dell’Irrequietezza, Milano, 1996) può trovare un suo senso nell’opera di Anna Romanello, che del viaggio ha fatto l’elemento qualificante della sua ricerca.
Bruce Chatwin ha costruito la propria biografia sull’insofferenza alla stanzialità: il primo capitolo dell’Anatomia dell’Irrequietezza, dal titolo significativo Horreur du domicile rivendica l’urgenza di muoversi in luoghi aperti, di spostarsi, di fuoriuscire da quella insofferenza al restare, già proclamata da Seneca quando dichiarava la necessità di risolvere la propria angoscia esistenziale prima di affrontare un viaggio. Anche Anna Romanello, nomade da sempre, (è nata a Corigliano in Calabria si sposta e vive fin da giovanissima fra Milano, Parigi e Roma) costruisce la sua ricerca artistica proprio su questa strana irrequietezza del proprio Io. Il viaggio di Anna, però, non è insofferenza, non è doloroso distacco o allontanamento necessario: è curiosità di esplorare le infinite possibilità del reale, scandagliare senza la consueta retorica gli anfratti remoti dei luoghi, sperimentando al contempo tecniche diverse. Il suo essere nomade significa anche nomadismo di tecniche. Alle prime sperimentazioni pittoriche della fine degli anni ’70, dove emergono i suoi debiti nei confronti dell’Informale, si contrappongono le ricerche grafiche iniziate a Parigi nell’Atelier 17 di S.W. Hayter, che le ha consentito di rielaborare un linguaggio artistico assolutamente originale e innovativo, ancora oggi in continua sperimentazione. E il suo lavoro negli ultimi anni si è concentrato in particolare sull’osservazione di luoghi, sottratti alla loro forma storica e codificata.
Tiziana Musi
Bruce Chatwin ha costruito la propria biografia sull’insofferenza alla stanzialità: il primo capitolo dell’Anatomia dell’Irrequietezza, dal titolo significativo Horreur du domicile rivendica l’urgenza di muoversi in luoghi aperti, di spostarsi, di fuoriuscire da quella insofferenza al restare, già proclamata da Seneca quando dichiarava la necessità di risolvere la propria angoscia esistenziale prima di affrontare un viaggio. Anche Anna Romanello, nomade da sempre, (è nata a Corigliano in Calabria si sposta e vive fin da giovanissima fra Milano, Parigi e Roma) costruisce la sua ricerca artistica proprio su questa strana irrequietezza del proprio Io. Il viaggio di Anna, però, non è insofferenza, non è doloroso distacco o allontanamento necessario: è curiosità di esplorare le infinite possibilità del reale, scandagliare senza la consueta retorica gli anfratti remoti dei luoghi, sperimentando al contempo tecniche diverse. Il suo essere nomade significa anche nomadismo di tecniche. Alle prime sperimentazioni pittoriche della fine degli anni ’70, dove emergono i suoi debiti nei confronti dell’Informale, si contrappongono le ricerche grafiche iniziate a Parigi nell’Atelier 17 di S.W. Hayter, che le ha consentito di rielaborare un linguaggio artistico assolutamente originale e innovativo, ancora oggi in continua sperimentazione. E il suo lavoro negli ultimi anni si è concentrato in particolare sull’osservazione di luoghi, sottratti alla loro forma storica e codificata.
Tiziana Musi
19
maggio 2007
Anna Romanello – Tentative d’évasion
Dal 19 maggio al 19 giugno 2007
arte contemporanea
Location
LOFT GALLERY
Corigliano Calabro, Via Margherita, 47, (Cosenza)
Corigliano Calabro, Via Margherita, 47, (Cosenza)
Orario di apertura
lunedì 16.30 - 20
martedì – sabato 10 - 13 / 16.30 – 20
Vernissage
19 Maggio 2007, ore 19
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