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Sergio Ragalzi – L’urlo
15 dipinti
Comunicato stampa
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Molti incipit mi sono venuti in mente sul punto di scrivere questa paginetta. Il primo è stato:chi ha paura di Sergio Ragalzi? Il secondo: le fauci di Sergio Ragalzi. Il terzo: il grido strozzato… .
Mi fermo qui. Non esprimono già questi tre possibili inizi un concetto affine?
E’ vero, c’è un rigetto dell’opera di Ragalzi da parte del mercato, inversamente proporzionale al valore dell’artista e alla stima della critica. Il perché è presto detto: lui suona in modo impareggiabile un’unica nota tragica. In occasione della nascita della sua prima figlia, mi ricordo, gli domandai che soggetto si apprestasse a dipingere. Mi aspettavo l’insorgere di una nota lieta nel suo animo. Lui, imperturbabile, mi rispose che aveva messo mano ad una serie di pitture dal titolo virus. Capii allora che nulla poteva scalfire la sua visione grandiosamente fosca della vita.
Questa mostra che ha per titolo l’Urlo, omaggio al grande Munch, è la conferma dell’alta temperatura espressionista del lavoro di Ragalzi. Non si può dipingere così a cuor leggero. Questi sono quadri esistenziali che si pagano di persona a livello psichico. Qui non si bara. In queste tele la postura della testa con la bocca spalancata, vista dal basso, strisciante, richiama la voragine afona della mascella inchiodata dal rigor mortis. La sintesi dell’immagine in bianco e nero è feroce, bocca narici occhi sono buchi neri nella silhouette bianca del volto.
La serie di dipinti affolla tutte le stanze della galleria, tranne l’ultima, dove è sopravvissuto uno dei due teatri di Doppio Shakespeare. La pittura viene come risucchiata nell’alveo teatrale. Qui un attore, Francesco Biscione, si rende protagonista di un’azione scenica con un testo ispirato ai diari di Edvard Munch, elaborato da Elsa Agalbato. Il fondale di Ragalzi impone all’attore di recitare supino con il solo volto illuminato. Non svelo il finale per non sciuparlo. Amici, non abbiate paura delle fauci che vi aspettano!
Fabio Sargentini
LA SERA DELL’INAUGURAZIONE BREVE
OMAGGIO TEATRALE AD EDVARD MUNCH
CON
FRANCESCO BISCIONE
FONDALE DI
SERGIO RAGALZI
REGIA DI
ELSA AGALBATO E FABIO SARGENTINI
Mi fermo qui. Non esprimono già questi tre possibili inizi un concetto affine?
E’ vero, c’è un rigetto dell’opera di Ragalzi da parte del mercato, inversamente proporzionale al valore dell’artista e alla stima della critica. Il perché è presto detto: lui suona in modo impareggiabile un’unica nota tragica. In occasione della nascita della sua prima figlia, mi ricordo, gli domandai che soggetto si apprestasse a dipingere. Mi aspettavo l’insorgere di una nota lieta nel suo animo. Lui, imperturbabile, mi rispose che aveva messo mano ad una serie di pitture dal titolo virus. Capii allora che nulla poteva scalfire la sua visione grandiosamente fosca della vita.
Questa mostra che ha per titolo l’Urlo, omaggio al grande Munch, è la conferma dell’alta temperatura espressionista del lavoro di Ragalzi. Non si può dipingere così a cuor leggero. Questi sono quadri esistenziali che si pagano di persona a livello psichico. Qui non si bara. In queste tele la postura della testa con la bocca spalancata, vista dal basso, strisciante, richiama la voragine afona della mascella inchiodata dal rigor mortis. La sintesi dell’immagine in bianco e nero è feroce, bocca narici occhi sono buchi neri nella silhouette bianca del volto.
La serie di dipinti affolla tutte le stanze della galleria, tranne l’ultima, dove è sopravvissuto uno dei due teatri di Doppio Shakespeare. La pittura viene come risucchiata nell’alveo teatrale. Qui un attore, Francesco Biscione, si rende protagonista di un’azione scenica con un testo ispirato ai diari di Edvard Munch, elaborato da Elsa Agalbato. Il fondale di Ragalzi impone all’attore di recitare supino con il solo volto illuminato. Non svelo il finale per non sciuparlo. Amici, non abbiate paura delle fauci che vi aspettano!
Fabio Sargentini
LA SERA DELL’INAUGURAZIONE BREVE
OMAGGIO TEATRALE AD EDVARD MUNCH
CON
FRANCESCO BISCIONE
FONDALE DI
SERGIO RAGALZI
REGIA DI
ELSA AGALBATO E FABIO SARGENTINI
18
maggio 2007
Sergio Ragalzi – L’urlo
Dal 18 maggio al 18 luglio 2007
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GALLERIA L’ATTICO – FABIO SARGENTINI
Roma, Via Del Paradiso, 41, (Roma)
Roma, Via Del Paradiso, 41, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 20
Vernissage
18 Maggio 2007, ore 19
Autore