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Joys
mostra personale del writer italiano Joys per l’apertura della galleria milanese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Joys rappresenta qualcosa di più di una semplice tag nel panorama del writing italiano. Il suo lavoro nasce sul muro, ma da lì in breve tempo si stacca e prende vita, la sua ricerca va oltre le due dimensioni e acquista nel tempo, una plasticità che si appropria del territorio e della fruizione di un pubblico involontario e consapevole. Inizia a scrivere il suo nome nel 1992, la sua ricerca è incentrata sulle lettere, che si arricchiscono nel tempo, di diversi livelli sviluppati in maniera scientifica in orizzontale ed in verticale per andare a costruire labirinti impossibili dove nulla è lasciato al caso e le forme ubbidiscono sempre a precise regole logiche e geometriche.
Influenzato da M.C. Escher, Joys cattura e ingloba nei suoi lavori tutti gli stimoli che lo circondano. La sua formazione non può essere definita classica, ma fatta di ricezione ed esperienze personali rielaborate e utilizzate per creare uno stile unico dove la città diventa un modello nella costruzione delle sue forme.
La sfida successiva per Joys è quella di rendere reali i suoi lavori, per farlo utilizza le sue conoscenze nel disegno tecnico per trasformare le lettere in oggetti tridimensionali dove le parole acquistano un peso reale e le linee si impadroniscono uno spazio fisico che va oltre la geometria.
Le forme rimangono intatte, ma le sculture si arricchiscono di colori violenti che vengono a giocare sul contrasto con i materiali lasciati al grezzo.
La strada di Joys è una continua stratificazione di livelli che si sovrappongono nella ricerca di spazi fisici e mentali, dove le parole diventano parte di un labirinto che si espande all’infinito contaminando lo spazio urbano per trasformarlo con le forme e i colori di un vocabolario visivo in continua espansione.
Influenzato da M.C. Escher, Joys cattura e ingloba nei suoi lavori tutti gli stimoli che lo circondano. La sua formazione non può essere definita classica, ma fatta di ricezione ed esperienze personali rielaborate e utilizzate per creare uno stile unico dove la città diventa un modello nella costruzione delle sue forme.
La sfida successiva per Joys è quella di rendere reali i suoi lavori, per farlo utilizza le sue conoscenze nel disegno tecnico per trasformare le lettere in oggetti tridimensionali dove le parole acquistano un peso reale e le linee si impadroniscono uno spazio fisico che va oltre la geometria.
Le forme rimangono intatte, ma le sculture si arricchiscono di colori violenti che vengono a giocare sul contrasto con i materiali lasciati al grezzo.
La strada di Joys è una continua stratificazione di livelli che si sovrappongono nella ricerca di spazi fisici e mentali, dove le parole diventano parte di un labirinto che si espande all’infinito contaminando lo spazio urbano per trasformarlo con le forme e i colori di un vocabolario visivo in continua espansione.
24
maggio 2007
Joys
Dal 24 maggio al 24 giugno 2007
arte contemporanea
Location
ALLEGRA RAVIZZA ART PROJECT
Milano, Via Gorani, 8, (Milano)
Milano, Via Gorani, 8, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-20
Vernissage
24 Maggio 2007, ore 18
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