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Graziana Pirocca Masetto – Silenzio
esposizione fotografica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra, a cura di Graziella Zardo, presentata presso la Saletta Primo Piano della galleria Primo Piano Arte Studio (C.trà S. Barbara – Vi), si articola in una quindicina di stampe a colori che hanno come tema il “paesaggio astratto”.
L’evento è inserito nella rassegna “Quattro artisti del vicentino”, patrocinata dal Comune di Vicenza.
“Silenzio”, è il titolo dell’esposizione fotografica di Graziana Pirocca Masetto, titolo voluto dalla stessa autrice, persona estroversa, determinata, amante della compagnia e del dialogo aperto, e con un acuto spirito di osservazione. Una dote intuitiva e un modo spregiudicato nell’osservare gli oggetti, un ricreare senza regole. Intuizione e spregiudicatezza: l’intuizione associata all’istinto sono due componenti essenziali che rispondono magnificamente all’immediatezza di quell’unico scatto della macchina fotografica, attraverso la quale Graziana Pirocca stabilisce con determinata consapevolezza che quell’oggetto ripreso così può essere qualcos’altro.
Nella mostra Silenzio la fotografa scledense ci propone di lasciare libertà all’immaginazione più che alle parole. Il soggetto messo a nudo dall’abile capacità interpretativa della Pirocca, è quello del sole, un sole silenzioso, per l’appunto, ma simbolicamente sentito nella sua sofferenza se lo si guarda nella stampa intitolata Chernobyl, oppure nell’immagine di un paesaggio sintetico che si mostra nella sua drammatica versione, tra incrostazioni e smog. In Silenzio si vedono soli sorgere e tramontare, soli dagli energici e accesi colori, soli eclissati, ma anche lune pallide e argentate.
Ogni opera della Pirocca in realtà può assoggettarsi a diverse vedute: non c’è un verso orizzontale o verticale stabilito in modo inderogabile per osservare le stampe di Graziana Pirocca, ma c’è un verso soggettivo. In questo sta il modo spregiudicato, in senso positivo, di presentarsi dell’autrice: senza regole, seguendo un istinto legato al gusto per la composizione pitto-grafica, una predisposizione all’ironia e anche al sarcasmo, una sagacia e un fiuto non comuni nell’individuare negli oggetti e nelle materie quel segno che fa la differenza facendoci riscoprire sempre nuove vedute.
(Graziella Zardo, 16.05.07)
“Pensando a Graziana Pirocca Masetto, e al suo modo di intendere la fotografia, la prima cosa che mi viene in mente è una frase di Franco Fontana che, commentando alcune sue celeberrime immagini di paesaggio urbano, un giorno mi disse: "Vedi, il senso di armonia e la gradevolezza che possono suscitare dipendono dal fatto che sono costruite con pochi elementi: in fotografia meno c'è, più c'è!". […]
Fotografa fortemente creativa ed informale, Graziana concepisce i suoi soggetti-oggetti come puro pretesto per realizzare paesaggi immaginari, quadri astratti che ricordano grandi pittori del passato, ma non solo: la sua ultima produzione tende ad andare oltre, a diventare decisamente creativa m modo autonomo ed originale, ad "inventare", se ancora si può, nuove e mirabolanti astrazioni. Siamo decisamente nel campo del concettuale, tant’è che in molte sue fotografie è difficilissimo distinguere il "destra" e il "sinistra", il sopra e il sotto: per assurdo, si possono spesso rovesciare senza che per questo perdano la loro forza espressiva; semplicemente diventano qualcos'altro, una nuova e diversa interiorizzazione di un suo stato d'animo.
Risulta quindi assai evidente la vena "pittorica" di Graziana, che da ragazzina dipingeva e che poi ha semplicemente mutato il mezzo espressivo, passando dal pennello alla reflex, ma continuando a dipingere anche con la macchina fotografica. Le sue immagini sono una sintesi dell'essenzialità, tutte giocate su di una sapiente composizione basata su pochi ma fortissimi elementi: linee morbide o dure, forme solide o evanescenti, colori tenui o decisi; il tutto sapientemente amalgamato in una costruzione finale, dove la vera protagonista è la luce. E' la luce che fa risaltare o meno le linee e le forme; è la luce che fa brillare o ammutolire i colori; ed anche, e soprattutto, ecco l’uso dell’ombra, di ciò che la luce non è, della sua negazione, in un alternarsi di pieni e di vuoti, di buchi neri e di esplosioni cromatiche, in una sintesi che si configura nell'osservatore come vera manipolazione della realtà.”
(Paolo Tomiello, Circolo Fotografico Scledense, per la mostra “L’importanza dell’ombra” presso Studio Vajenti, 2000).
CURRICULUM
Una trentina di mostre l’hanno vista protagonista, oltre che a Schio e a Vicenza, a Bassano del Grappa, Carpi, Modena, Formigine, Rovigo, Verona, per citare solo le più prestigiose. Ha preso parte a svariate mostre collettive, anche a Landshut e in Lussemburgo, e sue immagini sono state pubblicate su vari giornali, riviste d'arte e di fotografia.
Graziana Pirocca Masetto è associata al Circolo Fotografico Scledense da più di vent'anni.
Mostre Personali
1982 Vicenza – Studio Vajenti
1986 Schio – “Saletta degli ospiti”; Schio – Bar Miramonti; Schio – SS. Trinità; Bassano d. G. – “Galleria ILFIORE”; Bassano d. G. – Bar Sport; Bassano d. G. – Bar Ferracina; Carpi; Modena (2 Mostre)
1987 Formigine; Rovigo; Verona; Modena
1988 Vicenza – Bar Borsa
1989 Vicenza – Associazione Galassia; Schio – Albergo Vittoria; Vicenza – Studio Vajenti
1990 Vicenza – Antica casa Malvasia
1991 Vicenza – Antica casa Malvasia
1995 Schio – Albergo Due Mori
1996 Schio – Albergo Due Mori; Schio Bar Vittoria
2000 Vicenza – Studi Vajenti + Hotel Eden
Dia-proiezioni
1980 Bardolino – Hotel Vela d’oro; Schio – Circ. Fot. Sciedense
1989 Vicenza – Circ. Fot. Vicentino
1990 Vicenza – Circ. Fot. Vicentino
1993 Vicenza – Circ. Fot. Vicentino
Mostre Colletive
Circa 35 in Italia; oltre a Landshut (GER) e a Lussemburgo
Hanno scritto:
Ardissone – Bencivenga – Cavedon S. – Formilan – Lotto – Madron – Meneguzzo V. – Pagliarani – Pirocca C. – Resentera – Sanson – Torresani G. – Zimbelli
Publicazioni e riviste d’arte:
Fotocine 80 – Fotocultura – Fotografare – Fotopractica – Giornale dell’Arte – Il Fotoamatore – Il Gazzettino – Il Giornale di Vicenza – Infinito – Photo – Progresso Fotografico – Reflex – Schio – Schio, Numero Unico – Verona Sette – Vicenza Oggi - Zoom
L’evento è inserito nella rassegna “Quattro artisti del vicentino”, patrocinata dal Comune di Vicenza.
“Silenzio”, è il titolo dell’esposizione fotografica di Graziana Pirocca Masetto, titolo voluto dalla stessa autrice, persona estroversa, determinata, amante della compagnia e del dialogo aperto, e con un acuto spirito di osservazione. Una dote intuitiva e un modo spregiudicato nell’osservare gli oggetti, un ricreare senza regole. Intuizione e spregiudicatezza: l’intuizione associata all’istinto sono due componenti essenziali che rispondono magnificamente all’immediatezza di quell’unico scatto della macchina fotografica, attraverso la quale Graziana Pirocca stabilisce con determinata consapevolezza che quell’oggetto ripreso così può essere qualcos’altro.
Nella mostra Silenzio la fotografa scledense ci propone di lasciare libertà all’immaginazione più che alle parole. Il soggetto messo a nudo dall’abile capacità interpretativa della Pirocca, è quello del sole, un sole silenzioso, per l’appunto, ma simbolicamente sentito nella sua sofferenza se lo si guarda nella stampa intitolata Chernobyl, oppure nell’immagine di un paesaggio sintetico che si mostra nella sua drammatica versione, tra incrostazioni e smog. In Silenzio si vedono soli sorgere e tramontare, soli dagli energici e accesi colori, soli eclissati, ma anche lune pallide e argentate.
Ogni opera della Pirocca in realtà può assoggettarsi a diverse vedute: non c’è un verso orizzontale o verticale stabilito in modo inderogabile per osservare le stampe di Graziana Pirocca, ma c’è un verso soggettivo. In questo sta il modo spregiudicato, in senso positivo, di presentarsi dell’autrice: senza regole, seguendo un istinto legato al gusto per la composizione pitto-grafica, una predisposizione all’ironia e anche al sarcasmo, una sagacia e un fiuto non comuni nell’individuare negli oggetti e nelle materie quel segno che fa la differenza facendoci riscoprire sempre nuove vedute.
(Graziella Zardo, 16.05.07)
“Pensando a Graziana Pirocca Masetto, e al suo modo di intendere la fotografia, la prima cosa che mi viene in mente è una frase di Franco Fontana che, commentando alcune sue celeberrime immagini di paesaggio urbano, un giorno mi disse: "Vedi, il senso di armonia e la gradevolezza che possono suscitare dipendono dal fatto che sono costruite con pochi elementi: in fotografia meno c'è, più c'è!". […]
Fotografa fortemente creativa ed informale, Graziana concepisce i suoi soggetti-oggetti come puro pretesto per realizzare paesaggi immaginari, quadri astratti che ricordano grandi pittori del passato, ma non solo: la sua ultima produzione tende ad andare oltre, a diventare decisamente creativa m modo autonomo ed originale, ad "inventare", se ancora si può, nuove e mirabolanti astrazioni. Siamo decisamente nel campo del concettuale, tant’è che in molte sue fotografie è difficilissimo distinguere il "destra" e il "sinistra", il sopra e il sotto: per assurdo, si possono spesso rovesciare senza che per questo perdano la loro forza espressiva; semplicemente diventano qualcos'altro, una nuova e diversa interiorizzazione di un suo stato d'animo.
Risulta quindi assai evidente la vena "pittorica" di Graziana, che da ragazzina dipingeva e che poi ha semplicemente mutato il mezzo espressivo, passando dal pennello alla reflex, ma continuando a dipingere anche con la macchina fotografica. Le sue immagini sono una sintesi dell'essenzialità, tutte giocate su di una sapiente composizione basata su pochi ma fortissimi elementi: linee morbide o dure, forme solide o evanescenti, colori tenui o decisi; il tutto sapientemente amalgamato in una costruzione finale, dove la vera protagonista è la luce. E' la luce che fa risaltare o meno le linee e le forme; è la luce che fa brillare o ammutolire i colori; ed anche, e soprattutto, ecco l’uso dell’ombra, di ciò che la luce non è, della sua negazione, in un alternarsi di pieni e di vuoti, di buchi neri e di esplosioni cromatiche, in una sintesi che si configura nell'osservatore come vera manipolazione della realtà.”
(Paolo Tomiello, Circolo Fotografico Scledense, per la mostra “L’importanza dell’ombra” presso Studio Vajenti, 2000).
CURRICULUM
Una trentina di mostre l’hanno vista protagonista, oltre che a Schio e a Vicenza, a Bassano del Grappa, Carpi, Modena, Formigine, Rovigo, Verona, per citare solo le più prestigiose. Ha preso parte a svariate mostre collettive, anche a Landshut e in Lussemburgo, e sue immagini sono state pubblicate su vari giornali, riviste d'arte e di fotografia.
Graziana Pirocca Masetto è associata al Circolo Fotografico Scledense da più di vent'anni.
Mostre Personali
1982 Vicenza – Studio Vajenti
1986 Schio – “Saletta degli ospiti”; Schio – Bar Miramonti; Schio – SS. Trinità; Bassano d. G. – “Galleria ILFIORE”; Bassano d. G. – Bar Sport; Bassano d. G. – Bar Ferracina; Carpi; Modena (2 Mostre)
1987 Formigine; Rovigo; Verona; Modena
1988 Vicenza – Bar Borsa
1989 Vicenza – Associazione Galassia; Schio – Albergo Vittoria; Vicenza – Studio Vajenti
1990 Vicenza – Antica casa Malvasia
1991 Vicenza – Antica casa Malvasia
1995 Schio – Albergo Due Mori
1996 Schio – Albergo Due Mori; Schio Bar Vittoria
2000 Vicenza – Studi Vajenti + Hotel Eden
Dia-proiezioni
1980 Bardolino – Hotel Vela d’oro; Schio – Circ. Fot. Sciedense
1989 Vicenza – Circ. Fot. Vicentino
1990 Vicenza – Circ. Fot. Vicentino
1993 Vicenza – Circ. Fot. Vicentino
Mostre Colletive
Circa 35 in Italia; oltre a Landshut (GER) e a Lussemburgo
Hanno scritto:
Ardissone – Bencivenga – Cavedon S. – Formilan – Lotto – Madron – Meneguzzo V. – Pagliarani – Pirocca C. – Resentera – Sanson – Torresani G. – Zimbelli
Publicazioni e riviste d’arte:
Fotocine 80 – Fotocultura – Fotografare – Fotopractica – Giornale dell’Arte – Il Fotoamatore – Il Gazzettino – Il Giornale di Vicenza – Infinito – Photo – Progresso Fotografico – Reflex – Schio – Schio, Numero Unico – Verona Sette – Vicenza Oggi - Zoom
19
maggio 2007
Graziana Pirocca Masetto – Silenzio
Dal 19 maggio al 17 giugno 2007
fotografia
Location
PRIMO PIANO ARTE STUDIO
Bolzano Vicentino, Via Marosticana, 24, (Vicenza)
Bolzano Vicentino, Via Marosticana, 24, (Vicenza)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00
il sabato e la domenica dalle 16.00 alle 20.00
al mattino di giovedì e sabato dalle 10.00 alle 13
Vernissage
19 Maggio 2007, ore 18.30
Autore
Curatore