La mostra "RITRATTI. Cento anni di famiglie italiane" presenta una
panoramica di un centinaio di immagini fotografiche, selezionate dalla
Fratelli Alinari, che raccontano, alcuni aspetti della storia della
famiglia nel nostro paese. I momentidi vita e le trasformazioni
sociali attraverso cui sono passate le famiglie sono colti nell'arco
di un secolo, dalla fine dell'Ottocento
fino ai primi anni Duemila.
L'esposizione, che affronta un tema attuale e molto dibattuto, si
colloca nell'ambito della prima Conferenza Nazionale per la Famiglia
che si tiene a Firenze, dal 24 al 26 maggio prossimi.
"Ritratti", allestita all'Istituto degli Innocenti di Firenze, è
aperta al pubblico, a ingresso libero, dal 22 maggio fino al 23 giugno
2007.
La manifestazione ha l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
ed è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal
Ministro delle Politiche per la Famiglia insieme all'Istituto degli
Innocenti.
Partecipano all'iniziativa la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e la Banca
Monte dei Paschi di Siena.

Ancora una volta, dopo l'esperienza della mostra sull'infanzia
"Cammina Cammina", due storiche realtà fiorentine, l'Istituto degli
Innocenti e la Fratelli Alinari, collaborano alla realizzazione di una
manifestazione culturale con grande valenza sociale che, dopo Firenze,
sarà riproposta in altre città.

La fotografia è, fin dai suoi esordi, il più diffuso strumento di
autorappresentazione popolare e di registrazione di memoria. La
famiglia è documentata con ogni genere di scatto: dalla fotoricordo
alla grande immagine artistica. Su questo tema esiste un'immensa
documentazione visiva che testimonia una realtà attraversata da
profondi cambiamenti ma comunque ricca e vitale.

Il percorso espositivo di "Ritratti" è articolato in quattro sezioni:
In posa, Fare famiglia, Condividere, La famiglia e il lavoro.
Dalle fotografie dove le famiglie in posa si mostravano per come
volevano apparire (con tanti figli, l'abito buono o i gioielli, tutti
immobili davanti alla macchina) in pochi decenni la scena cambia e
lascia il posto a famiglie più rarefatte. Gli spazi domestici si
svuotano di persone e si riempiono di oggetti. Dal ritratto in studio
l'obiettivo si sposta negli interni delle case, nel tempo occupati da
televisori, hi-fi e computer.
Della vita familiare si colgono situazioni di festa e tempo libero ma
anche di difficoltà e dolore.
Una sequenza è dedicata alla capacità produttiva della famiglia,
capace di diventare impresa e risorsa creativa grazie al lavoro
condiviso e alla trasmissione dei saperi. Ma nell'impresa-famiglia si
vede come la donna resti il cardine della scena domestica con un
permanente duplice compito di cura e lavoro.

Le immagini scelte per la mostra seguono una sorta di contrappunto,
articolato nel tempo e nello spazio. Il percorso intreccia caratteri e
specificità delle famiglie viste nelle loro diversità: di epoche,
geografie, culture, ceti, religioni, eventi, passioni, ma anche nella
comunanza di senso di un'istituzione sociale che è origine e sostegno
nell'esistenza degli individui.

La mostra è stata curata la Lucia Nencioni dell'Istituto degli
Innocenti, la ricerca fotografica è stata realizzata da Maria Possenti
della Fratelli Alinari.
Il Comitato Scientifico è formato da: Anna Maria Bertazzoni, Lucia
Nencioni, Paolo Onelli, Chiara Rinaldini ed Emanuela Sesti.