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Paola Romoli Venturi – Traspaquadriitinerari
La mostra si snoda attraverso un percorso espositivo con istallazioni presso la sede del centro Restauri Tessili nel Complesso monumentale della Cittadella, nella Hall del Royal Victoria Hotel, nel foyer del Teatro Verdi e nell’ atrio di Palazzo Gambacorti, creando un itinerario che culmina nella chiesa di Santa Maria della Spina
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A Pisa venerdì 25 maggio 2007alle ore 17.30 inaugura, presso la chiesa di Santa Maria della Spina in Lungarno Gambacorti la mostra personale Traspaquadriitinerari di Paola Romoli Venturi.
Interverranno alla inaugurazione Bianca Maria Storchi Assessore alla Cultura Comune di Pisa, Moira Brunori del Centro Restauri Tessili e Ilario Luperini Presidente Fondazione Teatro di Pisa.
La mostra, patrocinata dal Comune di Pisa, dalla Provincia di Pisa e dalla Regione Toscana, si svolgerà dal 25 maggio al 17 giugno 2007. Sede principale dell’esposizione è la chiesa di Santa Maria della Spina in Lungarno Gambacorti.
La mostra si snoda attraverso un percorso espositivo con istallazioni presso la sede del centro Restauri Tessili nel Complesso monumentale della Cittadella, nella Hall del Royal Victoria Hotel, nel foyer del Teatro Verdi e nell’ atrio di Palazzo Gambacorti, creando un itinerario che culmina nella chiesa di Santa Maria della Spina.
L’evento sarà contenuto all’interno del programma delle manifestazioni del Giugno Pisano, che culmina nella serata della Luminara di San Ranieri del 16 giugno durante la quale la Chiesa di Santa Maria della Spina sarà aperta fino alle 23.00.
Saranno esposte le opere: Traspaquadri, mOlecOle e madre natura che offrono una visione/ selezione del mondo dell’artista che presenta il suo lavoro realizzato dal 2004 ad oggi.
ITraspaquadri, un nome creato dall’artista per definire le sue opere e al contempo la sua tecnica, sono istallazioni in sospensione di pannelli in tarlatana (garza) trasparente che si sovrappongono a distanza.
La tecnica è un collage di materie su tarlatana dipinta a tintura.
Diaframmi, pareti impalpabili, caleidoscopi di luce, invadono lo spazio di colore e trasparenze. Vivono con la luce (naturale e non) dell’ambiente, e delle persone che lo frequentano e che si velano e rivelano nello spessore di aria che c’è tra i teli e tra le pareti.
Le mOlecOle sono il frutto di un progetto in cui l’artista, basandosi sulla tavola periodica, ad ogni elemento associa un colore, un diametro, una densità di trasparenza della materia, una sensazione per creare sculture in tarlatana e colla, che con la loro trasparente inconsistenza rappresentano gli elementi che ci compongono. In particolare nella prima produzione di 28 pezzi unici presentati nel 2007, ha sviluppato la rappresentazione dell’aria riproducendone gli elementi costitutivi oltre a una parte di elementi presenti in quantità minime, ma tra gli elementi si mescolano anche alcune molecole inquinanti e metalli pesanti che con la loro presenza colorata si insinuano tra azzurri e grigi ariosi.
Rappresentare i fatti della vita attraverso gli elementi chimici: il progetto mOlecOle è solo all’inizio…
Il progetto scultoreo madre natura, composto da ‘dea-icona’ ‘al bazar’ ‘fecondità_Černobyl’ ‘mina anti_uomo’, è una riflessione sul parallelo tra la natura e la donna entrambi da sempre oggetto di venerazione e di violenze che ha portato l’artista a realizzare delle sculture in tarlatana e colla. madre natura rappresenta delle pelli, delle mute di donna/natura che sono state lasciate nel tempo, segnate dagli eventi. ‘fecondità_Černobyl’ una pelle nera (inquinata) e lacerata da uno squarcio laterale contiene al suo interno un utero/feto dal colore innaturale a rappresentare una fertilità dai frutti inquinati. ‘al bazar’ una pelle di donna nello svolgimento del suo ruolo familiare lacerata dallo scoppio di una bomba in un bazar e al contempo la natura che nello stesso scoppio viene ferita.
Traspaquadriitinerari
Itinerari della mente e del colore che si rincorrono nella trasparenza
itinerari da percorrere lungo il fiume per entrare nelle trame di una materia aerea
itinerari di aria acqua luce nel mondo di fatti e sentimenti in cui siamo immersi
Le opere esposte a Pisa si fanno guidare delle acque dell’Arno. Trasportate dalla corrente come le lucine della notte della Luminara, lungo il percorso che conduce alla Chiesa della Spina.
L’ARTISTA esprime i sentimenti che respira nell’aria in modo emozionante, gli eventi della vita si materializzano in trasparenze di colori e forme.
Paola Romoli Venturi è nata vive e lavora a Roma. Dopo aver svolto studi artistici si è dedicata al lavoro di costumista ed in parallelo ha portato avanti la sua ricerca nell’arte e nel design.
SITO www.paolaromoliventuri.com
MOSTRA PERSONALI
2007 à ‘ Wunderkammern_la stanza delle meraviglie‘– Galleria 196-Via dei Coronari- Roma
2006 à ‘tarlatane' mostra a due a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul - MSGSÜ Tophane-i Amire
Kültür ve Sanat Markezi - Istanbul
2005 à ‘Traspaquadri2' – Galleria 196-Via dei Coronari- Roma
2004 à ‘Traspaquadri' – Fotofficina - Roma
1996 à 'Eremi i luoghi della luce' - Fumone (FR)
HANNO SCRITTO DI LEI
ha scritto Ilario Luperini:
Magia di colorate trasparenze
Lievi, colorati diaframmi trasparenti di tarlatana avvolgono il visitatore, quasi trame di uno spazio infinito, segni tangibili di una sostanza raffinata e duttile che vuole espandersi nell’atmosfera e nella luce che ha intorno, eliminando ogni distinzione tra pieno e vuoto, tra dentro e fuori, tra spazio capiente e forma contenuta. La levità della materia, il delicato gioco di sovrapposizione di colori nell’accostamento di tele diverse, il flessuoso movimento impresso da ogni minima variazione di corrente d’aria danno immediatamente il senso di due sostanze di densità diversa … …Negli altri ambienti in cui si sviluppa la mostra, le raffinate presenze atmosferiche create dall’artista pulsano nello spazio, rendendo visibili ritmi solitamente impalpabili, nella magia del perenne scorrere del tempo.
ha scritto Giovanni Granzotto:
… Sì, queste opere, o installazioni, come si usa oggi, sembrano vivere indipendentemente dall'autrice, sembrano godere di una identità propria, ma non solo in termini artistici: una volta riconosciuti come esistenti, come entità oggettive, parrebbero assumere una sorta di disposizione ad interferire con l'umanità, a partecipare attivamente agli incontri e confronti di ruoli. Sembrerebbe insomma
che anche ai Traspaquadri non fosse negata un'anima…
ha scritto Maria Egizia Fiaschetti (Corriere della Sera):
…l'artista crea un alone avvolgente con una serie di opere in bilico tra la plasticità della materia e la leggerezza di un soffio… …installazione «Madre natura». trittico di automi femminili sospesi nello spazio. «Dea icona», completamente bianca, è un'allegoria della purezza. Germe ancora intatto che, per riprodursi, deve contaminarsi con il mondo. «AI bazar», invece, è un'istantanea dal Medioriente, dove la quotidianità è sconvolta da un'esplosione. Sul corpo, come la muta di un serpente, si leggono i segni di questa metamorfosi artificiale: sangue e ustioni sublimati dalle pieghe del tessuto. A chiudere la parabola dolente sulla natura e la femminilità, «da sempre oggetto di venerazione e violenze», «Fecondità Cernobyl», dove al bianco subentra il nero assoluto. Ancora più inquietante l'immagine che si nasconde al suo interno: un feto verde, colore innaturale prodotto dal disastro ecologico. Temi scomodi, dove l'artista entra in punta di piedi, senza mai aggredire lo sguardo, ma guidandolo nella sua «Stanza delle meraviglie». Così, nel gioco infinito dell'arte, emerge un'analisi acuta e disincantata del mondo con le sue mille contraddizioni.
Interverranno alla inaugurazione Bianca Maria Storchi Assessore alla Cultura Comune di Pisa, Moira Brunori del Centro Restauri Tessili e Ilario Luperini Presidente Fondazione Teatro di Pisa.
La mostra, patrocinata dal Comune di Pisa, dalla Provincia di Pisa e dalla Regione Toscana, si svolgerà dal 25 maggio al 17 giugno 2007. Sede principale dell’esposizione è la chiesa di Santa Maria della Spina in Lungarno Gambacorti.
La mostra si snoda attraverso un percorso espositivo con istallazioni presso la sede del centro Restauri Tessili nel Complesso monumentale della Cittadella, nella Hall del Royal Victoria Hotel, nel foyer del Teatro Verdi e nell’ atrio di Palazzo Gambacorti, creando un itinerario che culmina nella chiesa di Santa Maria della Spina.
L’evento sarà contenuto all’interno del programma delle manifestazioni del Giugno Pisano, che culmina nella serata della Luminara di San Ranieri del 16 giugno durante la quale la Chiesa di Santa Maria della Spina sarà aperta fino alle 23.00.
Saranno esposte le opere: Traspaquadri, mOlecOle e madre natura che offrono una visione/ selezione del mondo dell’artista che presenta il suo lavoro realizzato dal 2004 ad oggi.
ITraspaquadri, un nome creato dall’artista per definire le sue opere e al contempo la sua tecnica, sono istallazioni in sospensione di pannelli in tarlatana (garza) trasparente che si sovrappongono a distanza.
La tecnica è un collage di materie su tarlatana dipinta a tintura.
Diaframmi, pareti impalpabili, caleidoscopi di luce, invadono lo spazio di colore e trasparenze. Vivono con la luce (naturale e non) dell’ambiente, e delle persone che lo frequentano e che si velano e rivelano nello spessore di aria che c’è tra i teli e tra le pareti.
Le mOlecOle sono il frutto di un progetto in cui l’artista, basandosi sulla tavola periodica, ad ogni elemento associa un colore, un diametro, una densità di trasparenza della materia, una sensazione per creare sculture in tarlatana e colla, che con la loro trasparente inconsistenza rappresentano gli elementi che ci compongono. In particolare nella prima produzione di 28 pezzi unici presentati nel 2007, ha sviluppato la rappresentazione dell’aria riproducendone gli elementi costitutivi oltre a una parte di elementi presenti in quantità minime, ma tra gli elementi si mescolano anche alcune molecole inquinanti e metalli pesanti che con la loro presenza colorata si insinuano tra azzurri e grigi ariosi.
Rappresentare i fatti della vita attraverso gli elementi chimici: il progetto mOlecOle è solo all’inizio…
Il progetto scultoreo madre natura, composto da ‘dea-icona’ ‘al bazar’ ‘fecondità_Černobyl’ ‘mina anti_uomo’, è una riflessione sul parallelo tra la natura e la donna entrambi da sempre oggetto di venerazione e di violenze che ha portato l’artista a realizzare delle sculture in tarlatana e colla. madre natura rappresenta delle pelli, delle mute di donna/natura che sono state lasciate nel tempo, segnate dagli eventi. ‘fecondità_Černobyl’ una pelle nera (inquinata) e lacerata da uno squarcio laterale contiene al suo interno un utero/feto dal colore innaturale a rappresentare una fertilità dai frutti inquinati. ‘al bazar’ una pelle di donna nello svolgimento del suo ruolo familiare lacerata dallo scoppio di una bomba in un bazar e al contempo la natura che nello stesso scoppio viene ferita.
Traspaquadriitinerari
Itinerari della mente e del colore che si rincorrono nella trasparenza
itinerari da percorrere lungo il fiume per entrare nelle trame di una materia aerea
itinerari di aria acqua luce nel mondo di fatti e sentimenti in cui siamo immersi
Le opere esposte a Pisa si fanno guidare delle acque dell’Arno. Trasportate dalla corrente come le lucine della notte della Luminara, lungo il percorso che conduce alla Chiesa della Spina.
L’ARTISTA esprime i sentimenti che respira nell’aria in modo emozionante, gli eventi della vita si materializzano in trasparenze di colori e forme.
Paola Romoli Venturi è nata vive e lavora a Roma. Dopo aver svolto studi artistici si è dedicata al lavoro di costumista ed in parallelo ha portato avanti la sua ricerca nell’arte e nel design.
SITO www.paolaromoliventuri.com
MOSTRA PERSONALI
2007 à ‘ Wunderkammern_la stanza delle meraviglie‘– Galleria 196-Via dei Coronari- Roma
2006 à ‘tarlatane' mostra a due a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul - MSGSÜ Tophane-i Amire
Kültür ve Sanat Markezi - Istanbul
2005 à ‘Traspaquadri2' – Galleria 196-Via dei Coronari- Roma
2004 à ‘Traspaquadri' – Fotofficina - Roma
1996 à 'Eremi i luoghi della luce' - Fumone (FR)
HANNO SCRITTO DI LEI
ha scritto Ilario Luperini:
Magia di colorate trasparenze
Lievi, colorati diaframmi trasparenti di tarlatana avvolgono il visitatore, quasi trame di uno spazio infinito, segni tangibili di una sostanza raffinata e duttile che vuole espandersi nell’atmosfera e nella luce che ha intorno, eliminando ogni distinzione tra pieno e vuoto, tra dentro e fuori, tra spazio capiente e forma contenuta. La levità della materia, il delicato gioco di sovrapposizione di colori nell’accostamento di tele diverse, il flessuoso movimento impresso da ogni minima variazione di corrente d’aria danno immediatamente il senso di due sostanze di densità diversa … …Negli altri ambienti in cui si sviluppa la mostra, le raffinate presenze atmosferiche create dall’artista pulsano nello spazio, rendendo visibili ritmi solitamente impalpabili, nella magia del perenne scorrere del tempo.
ha scritto Giovanni Granzotto:
… Sì, queste opere, o installazioni, come si usa oggi, sembrano vivere indipendentemente dall'autrice, sembrano godere di una identità propria, ma non solo in termini artistici: una volta riconosciuti come esistenti, come entità oggettive, parrebbero assumere una sorta di disposizione ad interferire con l'umanità, a partecipare attivamente agli incontri e confronti di ruoli. Sembrerebbe insomma
che anche ai Traspaquadri non fosse negata un'anima…
ha scritto Maria Egizia Fiaschetti (Corriere della Sera):
…l'artista crea un alone avvolgente con una serie di opere in bilico tra la plasticità della materia e la leggerezza di un soffio… …installazione «Madre natura». trittico di automi femminili sospesi nello spazio. «Dea icona», completamente bianca, è un'allegoria della purezza. Germe ancora intatto che, per riprodursi, deve contaminarsi con il mondo. «AI bazar», invece, è un'istantanea dal Medioriente, dove la quotidianità è sconvolta da un'esplosione. Sul corpo, come la muta di un serpente, si leggono i segni di questa metamorfosi artificiale: sangue e ustioni sublimati dalle pieghe del tessuto. A chiudere la parabola dolente sulla natura e la femminilità, «da sempre oggetto di venerazione e violenze», «Fecondità Cernobyl», dove al bianco subentra il nero assoluto. Ancora più inquietante l'immagine che si nasconde al suo interno: un feto verde, colore innaturale prodotto dal disastro ecologico. Temi scomodi, dove l'artista entra in punta di piedi, senza mai aggredire lo sguardo, ma guidandolo nella sua «Stanza delle meraviglie». Così, nel gioco infinito dell'arte, emerge un'analisi acuta e disincantata del mondo con le sue mille contraddizioni.
25
maggio 2007
Paola Romoli Venturi – Traspaquadriitinerari
Dal 25 maggio al 17 giugno 2007
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Pisa
Pisa, (Pisa)
Pisa, (Pisa)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10.00 -18.00
sab e dom 10.00-19.00
chiuso lunedì
sabato 16 giugno 11- 23.30
Vernissage
25 Maggio 2007, ore 17.30 alla chiesa di Santa Maria della Spina in Lungarno Gambacorti
Autore