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Donatella Izzo – Trasfigurazioni
La mostra, curata da Mimmo di Marzio, presenta al pubblico il lavoro della giovane artista milanese, classe 1979, attraverso una selezione di opere di medio e grande formato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 30 maggio si apre alla Galleria Obraz di Milano “Trasfigurazioni”, la prima mostra personale di Donatella Izzo.
La mostra, curata da Mimmo di Marzio, presenta al pubblico il lavoro della giovane artista milanese, classe 1979, attraverso una selezione di opere di medio e grande formato.
E’ una comunicazione visiva rapida, quasi immediata quella della Izzo, talmente diretta che non pare necessitare di mediazioni.
Una pittura che non nega la tecnologia, anzi l’accoglie e la utilizza per rinnovarsi e risultare più efficace e incisiva. L’epifania si origina da una foto “incisa” su tessuto elasticizzato. Tale tessuto viene montato sul telaio e bloccato nel momento di maggiore “tensione” fino al limite delle sue capacità elastiche. E’ la lotta del materiale, del supporto con l ‘artista stesso, un rapporto di forza, violento e impulsivo che termina solo nel momento in cui anche l’ultimo centimetro di tessuto è inchiodato nel legno del telaio. Non importa chi nella sfida abbia vinto…o se un vincitore alla fine ci sia stato: ciò che conta è che l’energia sprigionata dall’atto rimanga per sempre immortalata nello stato di “momentanea irreversibilità”.
Solo allora la Izzo interviene sull’immagine ormai deformata dipingendovi sopra. La figura viene deturpata dall’azione degli acidi che la corrodono, dando vita ad effetti coloristici inusuali, mentre pigmenti naturali sottolineano volumi e luci, e materiali estranei, come la plastica trasparente, si insinuano in un tacito compromesso.
Prospettive alterate, deformazioni di forme e materie: nei suoi lavori l’artista non intende descrivere corpi ma situazioni emotive, trasfigurando il reale in una spiazzante dimensione di enigmatica ma percepibile spiritualità.
La Izzo si riserva sempre lo scopo di sfasare il punto di vista delle immagini e delle situazioni apportando ulteriori messaggi e riferimenti semantici: la percezione di un bisogno sotteso di andare oltre l’apparenza e cercare contenuti che riescono ancora a scuotere l’emotività dello spettatore.
in una silenziosa unione di trasgressione e misticismo.
In mostra è presente l’opera recentemente premiata nella IX edizione del Premio di Pittura Parati
La mostra, curata da Mimmo di Marzio, presenta al pubblico il lavoro della giovane artista milanese, classe 1979, attraverso una selezione di opere di medio e grande formato.
E’ una comunicazione visiva rapida, quasi immediata quella della Izzo, talmente diretta che non pare necessitare di mediazioni.
Una pittura che non nega la tecnologia, anzi l’accoglie e la utilizza per rinnovarsi e risultare più efficace e incisiva. L’epifania si origina da una foto “incisa” su tessuto elasticizzato. Tale tessuto viene montato sul telaio e bloccato nel momento di maggiore “tensione” fino al limite delle sue capacità elastiche. E’ la lotta del materiale, del supporto con l ‘artista stesso, un rapporto di forza, violento e impulsivo che termina solo nel momento in cui anche l’ultimo centimetro di tessuto è inchiodato nel legno del telaio. Non importa chi nella sfida abbia vinto…o se un vincitore alla fine ci sia stato: ciò che conta è che l’energia sprigionata dall’atto rimanga per sempre immortalata nello stato di “momentanea irreversibilità”.
Solo allora la Izzo interviene sull’immagine ormai deformata dipingendovi sopra. La figura viene deturpata dall’azione degli acidi che la corrodono, dando vita ad effetti coloristici inusuali, mentre pigmenti naturali sottolineano volumi e luci, e materiali estranei, come la plastica trasparente, si insinuano in un tacito compromesso.
Prospettive alterate, deformazioni di forme e materie: nei suoi lavori l’artista non intende descrivere corpi ma situazioni emotive, trasfigurando il reale in una spiazzante dimensione di enigmatica ma percepibile spiritualità.
La Izzo si riserva sempre lo scopo di sfasare il punto di vista delle immagini e delle situazioni apportando ulteriori messaggi e riferimenti semantici: la percezione di un bisogno sotteso di andare oltre l’apparenza e cercare contenuti che riescono ancora a scuotere l’emotività dello spettatore.
in una silenziosa unione di trasgressione e misticismo.
In mostra è presente l’opera recentemente premiata nella IX edizione del Premio di Pittura Parati
30
maggio 2007
Donatella Izzo – Trasfigurazioni
Dal 30 maggio al 30 giugno 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA OBRAZ
Milano, Via Lazzaro Palazzi, 8, (Milano)
Milano, Via Lazzaro Palazzi, 8, (Milano)
Orario di apertura
mercoledì e giovedì 15-18,30 e su appuntamento
Vernissage
30 Maggio 2007, ore 19
Autore
Curatore