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Terutaka Hashimoto – Le quattro vedute di Zuani
l’artista giapponese presenta nella sua sperimentazione stilistica un’evidente commistione di aspetti ed elementi appartenenti alla tradizione occidentale ma non rinnega il forte retaggio culturale della sua terra d’origine
Comunicato stampa
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VersOriente presenta in esclusiva la personale di Terutaka Hashimoto dal titolo “Le quattro vedute di Zuani”; l’artista giapponese presenta nella sua sperimentazione stilistica un’evidente commistione di aspetti ed elementi appartenenti alla tradizione occidentale ma non rinnega il forte retaggio culturale della sua terra d’origine; lo sfondo dorato, ad esempio, dei suoi paesaggi è un evidente richiamo al decorativismo aureo, tipico della tradizione giapponese, che affonda le sue radici persino nell’antica Yamatoe (pittura giapponese), termine con cui si è soliti definire i dipinti di paesaggi e narrativi del XII e XIII secolo. La scelta dell’artista, inoltre, di ritrarre e raggruppare assieme alcune vedute della Corsica richiama illustri predecessori come Hokusai o Hiroshige, divenuti famosi anche per gli scorci di peculiari paesaggi giapponesi, ad esempio le celebri “Vedute del Monte Fuji”. Emerge in tutta la sua produzione artistica l’intenzionalità di confondere la vegetazione con l’architettura e in senso lato la Natura con l’uomo, nel rispetto della visione del mondo estremo orientale. Profondo conoscitore delle tecniche del disegno occidentale, Hashimoto realizza paesaggi che partono visivamente dalla percezione materica del particolare e culminano nella manifestazione panoramica dell’universale.
Alberto Nicola Hashimoto nasce e cresce in una cittadina vicino Tokyo, Saitama, nota per i suoi pregiatissimi bonsai. Sin da adolescente mostra un vivido interesse per l’arte tanto da prendere lezione di pittura. Di padre buddista e madre atea, non risulta essere particolarmente affascinato alla religione, ma segue sempre con rispetto le tradizioni del suo paese, come il rito del risveglio del Budda ogni capodanno. Giunto in Italia, appena ventenne, segue a Roma gli insegnamenti del pittore Bardi. Abbraccia la religione cattolica, battezzandosi e prendendo il mone di Alberto in onore dell’amato Alberto Giacometti e quello di Nicola in memoria di un caro amico scomparso. Nel 1986 tiene la sua prima mostra a S. Luigi dei Francesi, in cui viene definito “Alberto il Samurai”. Dagli anni ottanta ai novanta è impegnato nei restauri della Cappella Sistina in qualità di coordinatore dei lavori. Contemporaneamente si occupa della produzione di servizi televisivi per la televisione giapponese, sua attuale attività.
Alberto Nicola Hashimoto nasce e cresce in una cittadina vicino Tokyo, Saitama, nota per i suoi pregiatissimi bonsai. Sin da adolescente mostra un vivido interesse per l’arte tanto da prendere lezione di pittura. Di padre buddista e madre atea, non risulta essere particolarmente affascinato alla religione, ma segue sempre con rispetto le tradizioni del suo paese, come il rito del risveglio del Budda ogni capodanno. Giunto in Italia, appena ventenne, segue a Roma gli insegnamenti del pittore Bardi. Abbraccia la religione cattolica, battezzandosi e prendendo il mone di Alberto in onore dell’amato Alberto Giacometti e quello di Nicola in memoria di un caro amico scomparso. Nel 1986 tiene la sua prima mostra a S. Luigi dei Francesi, in cui viene definito “Alberto il Samurai”. Dagli anni ottanta ai novanta è impegnato nei restauri della Cappella Sistina in qualità di coordinatore dei lavori. Contemporaneamente si occupa della produzione di servizi televisivi per la televisione giapponese, sua attuale attività.
26
maggio 2007
Terutaka Hashimoto – Le quattro vedute di Zuani
Dal 26 maggio al 09 giugno 2007
arte contemporanea
Location
VERSORIENTE
Roma, Vicolo Cellini, 17, (ROMA)
Roma, Vicolo Cellini, 17, (ROMA)
Orario di apertura
LUNEDÌ 15.30 – 20.30
MARTEDÌ – SABATO 10.00 – 20.00
Vernissage
26 Maggio 2007, ore 18-21
Autore