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Affinità Minimali
una Mostra Collettiva che mette a confronto diverse esperienze su una delle espressioni artistiche più singolari dell’arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un altro evento di rilevanza internazionale prenderà il via sabato 2 giugno alle ore 18 presso La Casa degli Artisti di Gallipoli. Questa volta si tratta di "Affinità Minimali", una Mostra Collettiva che
mette a confronto diverse esperienze su una delle espressioni artistiche più singolari dell’arte contemporanea.
La mostra si avvale della presenza di artisti di diversa provenienza geografica e di riconosciuta fama che da anni lavorano sulle poetiche neo-minimaliste e rappresentano uno spaccato significativo dell’arte attuale.
Sono presenti infatti Sebastiano Altomare, Geppo Barbieri, Luigi Cipparrone, Letterio Consiglio, Elio Franceschelli , Raffaele Iannone, Vinicio Momoli, Rocco Pangaro, Salvatore Pepe e Antonio Puija Veneziano.
Al caos dei suoni e delle immagini proposte quotidianamente dai canali mediatici e al proliferare di stili, essi propongono un atteggiamento autoriflessivo.
Il Minimalismo trova le sue fondamenta in artisti storici come Mondrian, Malevich e soprattutto Ad Rainardt e nasce come movimento negli anni ’60, in pieno boom economico e tecnologico.
Negli USA è rappresentato da artisti come Lewitt, Morris, Nauman, Serra, mentre in Europa alcuni dei suoi più importanti esponenti sono gli italiani Uncini e Lo Savio.
Attraverso concettualizzazioni e riflessioni religiose e filosofiche sulla pittura, i materiali e la musica, il Minimalismo arriva ai nostri giorni con una produzione molto “severa”, inducendoci a cambiare il modo di osservare la realtà che ci circonda.
In sintonia con i loro predecessori, anche gli artisti presentati in questa eccezionale mostra gallipolina producono un’arte rigorosa. Alcune delle loro opere sono caratterizzate da strutture geometriche nitide e lineari, altre invece evidenziano una stesura monocromatica di colori puri, che escludono ogni coinvolgimento emotivo, oppure elementi materici diversi che vanno oltre la superficie sfociando così nella terza dimensione e aprendosi a infinite possibilità interpretative. Altre ancora sono percorse, con determinazione, dall’assenza di colore o dalla smaterializzazione dei piani, mirando quindi ad una riduzione formale delle tensioni gestuali.
Tutte le opere comunque, nella loro inesauribile essenza “spirituale”, tracciano storie infinite che invitano al silenzio e ad immergersi nel vuoto del tempo per recuperare quella purezza primordiale della ragione e dell’essenza dell’esistenza.
L’atmosfera è delle più suggestive, un silenzio inafferrabile avvolge le poliedriche sale de La Casa degli Artisti che, sospesa in una metafisica luce mediterranea, coglie orizzonti infiniti.
Si ringrazia inoltre Salvatore Pepe che, con grande dedizione, ha collaborato alla realizzazione di questo straordinario evento.
mette a confronto diverse esperienze su una delle espressioni artistiche più singolari dell’arte contemporanea.
La mostra si avvale della presenza di artisti di diversa provenienza geografica e di riconosciuta fama che da anni lavorano sulle poetiche neo-minimaliste e rappresentano uno spaccato significativo dell’arte attuale.
Sono presenti infatti Sebastiano Altomare, Geppo Barbieri, Luigi Cipparrone, Letterio Consiglio, Elio Franceschelli , Raffaele Iannone, Vinicio Momoli, Rocco Pangaro, Salvatore Pepe e Antonio Puija Veneziano.
Al caos dei suoni e delle immagini proposte quotidianamente dai canali mediatici e al proliferare di stili, essi propongono un atteggiamento autoriflessivo.
Il Minimalismo trova le sue fondamenta in artisti storici come Mondrian, Malevich e soprattutto Ad Rainardt e nasce come movimento negli anni ’60, in pieno boom economico e tecnologico.
Negli USA è rappresentato da artisti come Lewitt, Morris, Nauman, Serra, mentre in Europa alcuni dei suoi più importanti esponenti sono gli italiani Uncini e Lo Savio.
Attraverso concettualizzazioni e riflessioni religiose e filosofiche sulla pittura, i materiali e la musica, il Minimalismo arriva ai nostri giorni con una produzione molto “severa”, inducendoci a cambiare il modo di osservare la realtà che ci circonda.
In sintonia con i loro predecessori, anche gli artisti presentati in questa eccezionale mostra gallipolina producono un’arte rigorosa. Alcune delle loro opere sono caratterizzate da strutture geometriche nitide e lineari, altre invece evidenziano una stesura monocromatica di colori puri, che escludono ogni coinvolgimento emotivo, oppure elementi materici diversi che vanno oltre la superficie sfociando così nella terza dimensione e aprendosi a infinite possibilità interpretative. Altre ancora sono percorse, con determinazione, dall’assenza di colore o dalla smaterializzazione dei piani, mirando quindi ad una riduzione formale delle tensioni gestuali.
Tutte le opere comunque, nella loro inesauribile essenza “spirituale”, tracciano storie infinite che invitano al silenzio e ad immergersi nel vuoto del tempo per recuperare quella purezza primordiale della ragione e dell’essenza dell’esistenza.
L’atmosfera è delle più suggestive, un silenzio inafferrabile avvolge le poliedriche sale de La Casa degli Artisti che, sospesa in una metafisica luce mediterranea, coglie orizzonti infiniti.
Si ringrazia inoltre Salvatore Pepe che, con grande dedizione, ha collaborato alla realizzazione di questo straordinario evento.
02
giugno 2007
Affinità Minimali
Dal 02 al 16 giugno 2007
arte contemporanea
Location
LA CASA DEGLI ARTISTI
Gallipoli, Via Lepanto, 1/9, (Lecce)
Gallipoli, Via Lepanto, 1/9, (Lecce)
Orario di apertura
dalle 18.00 alle 21.00 tutti i giorni
Vernissage
2 Giugno 2007, ore 18
Autore
Curatore