L’artista presenta alla Galleria fiorentina Vera Pietra Serena la mostra dal titolo “Sviluppo?di un megafono”. La sede espositiva, situata all’incrocio di due strade, con la sua forma di tabernacolo trova un’interessante corrispondenza nell’opera presentata: lo sviluppo in grandi dimensioni di un megafono. Questo, realizzato in tela steccata, propria delle vele delle barche, può essere letto come una riflessione sulla comunicazione.

Questo atto privilegiato della socialità umana vive del delicato equilibrio tra il silenzio e la dichiarazione. L’insolita grandezza dell’oggetto suggerisce ad esempio che ci sono parole da sussurrare forte, altre che si urlano silenziosamente, altre ancora da scandirsi chiare. L’artista in quest’occasione ci mette a disposizione dei disegni dello sviluppo di un megafono da ritagliare e incollare invitandoci a "maneggiare" le parole costruendone uno, a scherzare sull' incontenibile necessità di comunicare e sulla tentazione opposta.

La pratica laboriosa e manuale che ci permette di costruire un oggetto atto alla comunicazione amplifica il percorso dei nostri pensieri, l'uso un po' scomodo di questo oggetto fuori scala ci porta ad osservare ciò che comunichiamo, quel che evitiamo di dire e le reazioni altrui alle cose dette e non dette. Lo sviluppo di un megafono è l'insieme dei pensieri, dei gesti e delle dichiarazioni che nascono dal momento in cui cominciamo a costruirlo.

Un proverbio siciliano dice : "la miglior parola è quella non detta" (?!).