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Ferdinando Fasolo – Diario
mostra fotografica
Comunicato stampa
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Essere coscienti dell’importanza di essere fotografo, comprendere il significato che ha per se stessi ed in generale nel rapporto con la fotografia, questi sono alcuni aspetti importanti per un fotografo.
Il modo di interpretare la fotografia sta cambiando, soprattutto per i fotografi di guerra o dei fotogiornalisti; davanti ad un’immagine “forte” o ad un fatto sociale dove viene messo a nudo un problema comune, non c’è più una risposta dell’opinione pubblica come lo è stato in passato (vedi l’emblematico esempio di Hine con le sue fotografie sul lavoro minorile), ma viene spesso passato come scoop del momento e messo subito da parte, scalzato da quello successivo.
Quello che resta, alla luce di tutto questo, ad ogni modo, è la grande capacità di questi fotografi che hanno avuto e hanno nell’interpretare la realtà nella quale sono vissuti e vivono, e dalle loro immagini, grande regalo lasciato all’umanità intera.
Altro omaggio donato alla collettività, è lasciato da altri fotografi, interpreti della realtà quotidiana quali gli “Street Photographers”.
Il “Fotografo di strada” altro non è un fotografo che, a differenza di altri, non ha vincoli o imposizioni, ma ha solo una cosa che lo spinge continuamente, in ogni possibile momento e con ogni tempo, a scattare immagini ed è la necessità e l’esigenza del fotografare.
Gli Street Photographers scoprono l’idea di cosa deve essere per loro una fotografia guardando attraverso la camera stessa, improvvisando la loro forma d’arte. Non sono né terroristi né individui sospetti, ma sono semplicemente dei cantastorie, raccolgono quotidianamente immagini in ogni tempo ed in ogni dove per poi raccontarle, attraverso le loro fotografie, ad altri.
“Diario” è una raccolta di fotografie di Ferdinando Fasolo che racchiudono episodi, momenti di vita reale, di vita vissuta, di ricordi. È un continuo registrare la vita di tutti i giorni senza falsare la realtà stessa del momento. Per la maggior parte, infatti, Fasolo lavora senza essere notato dai loro soggetti. Prende fotografie di gente che sta facendo i propri affari e che sono inconsapevoli della sua presenza e “ruba” questi momenti facendone risaltare le emozioni del momento. In ogni foto c’è il quotidiano ma non quello che si è soliti abbinare a questa parola e cioè routine, banalità bensì il suo opposto, la magia delle piccole cose del quotidiano che esistono sotto gli occhi di tutti ma solo alcuni di noi hanno la dote di riuscire a vedere e fermare in un’immagine.
Il modo di interpretare la fotografia sta cambiando, soprattutto per i fotografi di guerra o dei fotogiornalisti; davanti ad un’immagine “forte” o ad un fatto sociale dove viene messo a nudo un problema comune, non c’è più una risposta dell’opinione pubblica come lo è stato in passato (vedi l’emblematico esempio di Hine con le sue fotografie sul lavoro minorile), ma viene spesso passato come scoop del momento e messo subito da parte, scalzato da quello successivo.
Quello che resta, alla luce di tutto questo, ad ogni modo, è la grande capacità di questi fotografi che hanno avuto e hanno nell’interpretare la realtà nella quale sono vissuti e vivono, e dalle loro immagini, grande regalo lasciato all’umanità intera.
Altro omaggio donato alla collettività, è lasciato da altri fotografi, interpreti della realtà quotidiana quali gli “Street Photographers”.
Il “Fotografo di strada” altro non è un fotografo che, a differenza di altri, non ha vincoli o imposizioni, ma ha solo una cosa che lo spinge continuamente, in ogni possibile momento e con ogni tempo, a scattare immagini ed è la necessità e l’esigenza del fotografare.
Gli Street Photographers scoprono l’idea di cosa deve essere per loro una fotografia guardando attraverso la camera stessa, improvvisando la loro forma d’arte. Non sono né terroristi né individui sospetti, ma sono semplicemente dei cantastorie, raccolgono quotidianamente immagini in ogni tempo ed in ogni dove per poi raccontarle, attraverso le loro fotografie, ad altri.
“Diario” è una raccolta di fotografie di Ferdinando Fasolo che racchiudono episodi, momenti di vita reale, di vita vissuta, di ricordi. È un continuo registrare la vita di tutti i giorni senza falsare la realtà stessa del momento. Per la maggior parte, infatti, Fasolo lavora senza essere notato dai loro soggetti. Prende fotografie di gente che sta facendo i propri affari e che sono inconsapevoli della sua presenza e “ruba” questi momenti facendone risaltare le emozioni del momento. In ogni foto c’è il quotidiano ma non quello che si è soliti abbinare a questa parola e cioè routine, banalità bensì il suo opposto, la magia delle piccole cose del quotidiano che esistono sotto gli occhi di tutti ma solo alcuni di noi hanno la dote di riuscire a vedere e fermare in un’immagine.
16
giugno 2007
Ferdinando Fasolo – Diario
Dal 16 giugno al primo luglio 2007
fotografia
Location
PALAZZO CREPADONA
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Orario di apertura
da Martedì a Domenica 10,30 – 12,30 e 16,30 – 19,30. Lunedì chiuso
Vernissage
16 Giugno 2007, ore 18
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