LA PRODUZIONE DEGLI ARAZZI

Nel 1960 la società francese Editions d’Art de Rambouillet iniziò a lavorare ad un procedimento esclusivo di riproduzione degli arazzi antichi, rifacendosi alla tecnica impiegata nel XVII secolo per realizzare gli arazzi dipinti su tessuto.

Occorsero 7 anni di ricerche, di prove e di smacchi per raggiungere finalmente il risultato sperato.

Nel 2004 la Walflor ha rilevato la società Editions d’Art de Rambouillet e, da allora, mantenendone il prestigioso marchio, continua questa tradizione così illustre.

Dopo aver scelto l’arazzo nei più famosi musei del mondo, il soggetto viene riprodotto su cartone a grandezza naturale. A questo punto un artista disegna manualmente le pellicole, una per ogni colore impiegato sull’arazzo. Innanzi tutto occorre definire il numero dei colori e sceglierli con l’aiuto di un campionario di filati di lana. Successivamente inizia il vero e proprio lavoro del disegno. Si procede poi all’impressione delle varie pellicole disegnate su telai spalmati di gelatina. Per questa operazione la pellicola viene sovrapposta al telaio e illuminata con una lampada da 7000 watt. La gelatina colpita dalla luce rimane fissata, mentre quella che era coperta dal disegno, e quindi non esposta alla luce, non viene impressionata e può essere asportata con un lavaggio.

Il tessuto impiegato è un misto di lana, lino, cotone e viscosa. Per ogni arazzo si utilizzano da 12 a 17 telai di serigrafia… La spalmatura del colore è realizzata con una spatola. Al termine dei vari passaggi si procede all’anticatura per ottenere l’impressione della patina dei secoli e, grazie alla sovrapposizione parziale dei colori, otteniamo oltre 500 gradazioni diverse su un unico arazzo.

Conosciuti ed apprezzati nel mondo intero, gli arazzi Editions d’Art Rambouillet meritano il giudizio dei critici d’arte che li hanno definiti “le migliori riproduzioni di arazzi antichi esistenti al mondo”.