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Saverio Barbaro – Magie magrebine
personale di Saverio Barbaro, pittore veneziano da sempre ammaliato dalle atmosfere e dalla gente del Nord Africa e del Medio Oriente
Comunicato stampa
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Islam protagonista dell’arte, dal 30 giugno al 30 luglio nelle sale barocche affrescate del monumentale Palazzo Nuovo Visconti a Brignano Gera d’Adda (BG) con la personale di Saverio Barbaro, pittore veneziano da sempre ammaliato dalle atmosfere e dalla gente del Nord Africa e del Medio Oriente.
La luce intensa del Maghreb e i suoi colori caldi ispirano i 35 olii dalle tinte intense dipinti quasi tutti quest’anno e i 35 grandi disegni realizzati con una tecnica naturale tutta sua, fatta di pennellate color seppia che comunicano attraverso il chiaroscuro della china stesa con una penna di pavone su enormi fogli di carta francese “Arches” (160x120). A raccontare “la sua Africa” sono volti di berberi e nudi di donna, oasi incantate e tante palme. La palma è quasi sempre presente, memoria del gesto divino che secondo il credo islamico ha plasmato la pianta usando la creta avanzata dalla creazione dell’uomo e della donna.
La vicinanza e la passione per quelle atmosfere sono attualissime, anche se le immagini in mostra sono frutto di quarant’anni di frequentazione dei luoghi nordafricani. Ecco allora i minareti, le moschee, le torri di Marrakech, le case nel deserto di Marocco, Tunisia, Algeria, Siria, Turchia, ma soprattutto il nudo femminile nelle diverse varianti emozionali: immagini spesso titolate sui fogli disegnati tra il 2006 e il 2007. Tra i quadri anche un olio astratto a tema mediorientale, “Omaggio a Matisse”, il maestro del fauvismo, di cui Saverio Barbaro di definisce “figlio dell’anima” per il comune amore per l’uso selvaggio del colore.
E proprio in paesaggi come Ouarzazate e Zagora, dove nei primi anni Sessanta Barbaro conobbe Pierpaolo Pasolini intento alle riprese di “Medea”, l’artista veneziano ama ritornare: da allora, accolto come un amico e un fratello, ogni anno sverna in Nordafrica.
“I miei quadri non hanno un messaggio particolare da dare, ma se potessi direi che sono contro le guerre di sopraffazione in generale”.
La personale curata dall’Assessorato alla Cultura del Comune, è aperta a ingresso libero nel palazzo legato alla figura di Bernardo Visconti, l’”Innominato” del Manzoni, tutti i giorni dalle 16 alle 20, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 20.
L’inaugurazione, sabato 30 giugno alle ore 11, alla presenza del sindaco di Brignano Gera d’Adda Giuseppe Ferri, dell’assessore alla Cultura Beatrice Bolandrini, di Mario Berdic direttore della Galleria d’arte di Maribor (Slovenia) e di Giovanni Curatola, uno dei più insigni studiosi italiani di islamismo, docente di Storia dell’arte islamica all’Università di Udine.
La luce intensa del Maghreb e i suoi colori caldi ispirano i 35 olii dalle tinte intense dipinti quasi tutti quest’anno e i 35 grandi disegni realizzati con una tecnica naturale tutta sua, fatta di pennellate color seppia che comunicano attraverso il chiaroscuro della china stesa con una penna di pavone su enormi fogli di carta francese “Arches” (160x120). A raccontare “la sua Africa” sono volti di berberi e nudi di donna, oasi incantate e tante palme. La palma è quasi sempre presente, memoria del gesto divino che secondo il credo islamico ha plasmato la pianta usando la creta avanzata dalla creazione dell’uomo e della donna.
La vicinanza e la passione per quelle atmosfere sono attualissime, anche se le immagini in mostra sono frutto di quarant’anni di frequentazione dei luoghi nordafricani. Ecco allora i minareti, le moschee, le torri di Marrakech, le case nel deserto di Marocco, Tunisia, Algeria, Siria, Turchia, ma soprattutto il nudo femminile nelle diverse varianti emozionali: immagini spesso titolate sui fogli disegnati tra il 2006 e il 2007. Tra i quadri anche un olio astratto a tema mediorientale, “Omaggio a Matisse”, il maestro del fauvismo, di cui Saverio Barbaro di definisce “figlio dell’anima” per il comune amore per l’uso selvaggio del colore.
E proprio in paesaggi come Ouarzazate e Zagora, dove nei primi anni Sessanta Barbaro conobbe Pierpaolo Pasolini intento alle riprese di “Medea”, l’artista veneziano ama ritornare: da allora, accolto come un amico e un fratello, ogni anno sverna in Nordafrica.
“I miei quadri non hanno un messaggio particolare da dare, ma se potessi direi che sono contro le guerre di sopraffazione in generale”.
La personale curata dall’Assessorato alla Cultura del Comune, è aperta a ingresso libero nel palazzo legato alla figura di Bernardo Visconti, l’”Innominato” del Manzoni, tutti i giorni dalle 16 alle 20, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 20.
L’inaugurazione, sabato 30 giugno alle ore 11, alla presenza del sindaco di Brignano Gera d’Adda Giuseppe Ferri, dell’assessore alla Cultura Beatrice Bolandrini, di Mario Berdic direttore della Galleria d’arte di Maribor (Slovenia) e di Giovanni Curatola, uno dei più insigni studiosi italiani di islamismo, docente di Storia dell’arte islamica all’Università di Udine.
30
giugno 2007
Saverio Barbaro – Magie magrebine
Dal 30 giugno al 30 luglio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELL’INNOMINATO
Brignano Gera D'adda, Via Vittorio Emanuele II, (Bergamo)
Brignano Gera D'adda, Via Vittorio Emanuele II, (Bergamo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 16 alle 20, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 20
Vernissage
30 Giugno 2007, ore 11
Autore