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Ana Hillar – Blanco
Alla Banca di Romagna ed al Museo Carlo Zauli, mostra personale di Ana Hillar, vincitrice del Premio Faenza nel 2001
Comunicato stampa
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Una ricerca puntata su aspetti introspettivi, secondo un percorso intimo e raccolto, composto da opere dotate di una forza nascosta, sottese da una tinta che, per sua natura, ha corrispondenze nell’immateriale, nello spirituale, e capaci di catturare l’attenzione dello spettatore, per poi puntare dritto al loro cuore.
E’ “Blanco” la “personale” con cui l’artista argentina Ana Hillar, vincitrice del Premio Faenza nel 2001 con l’opera “Sombra del viento”, si ripresenta al pubblico, attraverso una serie di opere di diversa dimensione, alcune grandi installazioni, altre di misure più ridotte, nelle due distinte sedi della Banca di Romagna, in corso Garibaldi 1 e al Museo Carlo Zauli in via Della Croce 6.
L’esposizione sarà inaugurata venerdì 25 maggio alle 18.30 con la pubblica presentazione nella sala incontri di Banca di Romagna in via Paolo Costa 3 a Faenza, a cui interverranno il presidente della banca, Angelo Bartolotti, il sindaco Claudio Casadio, la curatrice della mostra Viola Emaldi e Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli.
Dal titolo della mostra “Blanco” si comprende come quello di Ana Hillar sia un lavoro che sprigiona una forte energia poetica senza bisogno di artificiosi espedienti, puntato sull’assenza di colore come elemento di essenzialità.
Nel tentativo di comunicare attraverso l’assoluta semplicità, l’artista, in occasione di questa “personale” in sedi distinte, ha disposto due istallazioni, che presentano corpi plastici, quasi privi di peso, avvolti dentro bozzoli di luce o nidi di candido nylon, i cui volumi sono filtrati attraverso l’intensità del colore bianco. A queste opere quasi sospese, eteree, si affiancano altri piccoli pezzi lavorati all’interno: Ana riunisce i materiali e le tecniche a lei care – come la ceramica, il disegno, le fibre tessili (ovatta) e la plastica – attraverso sovrapposizioni eterogenee.
“In una precedente esposizione, che avevo chiamato “Humano” – dice Ana Hillar - ho esplorato le tracce che ogni uno di noi con più o meno consapevolezza, più o meno volontà, lascia nel percorso della propria esistenza. Impronte – segni –segnali, peso di ogni momento vissuto incise dal tempo. Tracce, orme che ci sopravvivono con forma propria, come presenza duratura anche nella nostra assenza. Blanco segna un ritorno all’ inizio: il vuoto, lo stato puro che inesorabilmente andrà senza sosta riempito, l’assenza di ricordi, l’ effimera leggerezza di non avere impreso ancora la prima traccia”.
Sono opere dotate di una forza nascosta, sottese da una tinta che, per sua natura, ha corrispondenze nell’immateriale, nello spirituale, e capaci di catturare l’attenzione dello spettatore, per poi puntare dritto al loro cuore.
“C’è una dimensione narrativa – dice Viola Emaldi, curatrice della mostra - in queste opere, che invitano a partecipare a qualcosa di più grande, che va oltre i suoi spazi espositivi, oltre il confine dell’opera, dove gli spettatori sono chiamati ad interagire, a riflettere ed esplorare al di là dell’apparenza e di ciò che lo sguardo distratto potrebbe cogliere. Sono opere dal minimalismo immediato, pervase visivamente e fisicamente di pura poesia, espressa formalmente nella fragilità e precisione dei materiali”.
A tutti gli intervenuti alla presentazione, sarà dato in omaggio il catalogo della mostra e potranno partecipare alla visita guidata alla mostra. A margine della presentazione, è prevista anche la consegna dei premi ai giovani studenti ed alle scuole primarie e secondarie di primo grado selezionati per il concorso“Da Zandomeneghi a Morandi. Ho scelto, ho ammirato un’opera. Impressioni, valutazioni, considerazioni, pensieri”, organizzato da Banca di Romagna e Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza, legato alla mostra allestita nei mesi scorsi in banca e alla pinacoteca.
E’ “Blanco” la “personale” con cui l’artista argentina Ana Hillar, vincitrice del Premio Faenza nel 2001 con l’opera “Sombra del viento”, si ripresenta al pubblico, attraverso una serie di opere di diversa dimensione, alcune grandi installazioni, altre di misure più ridotte, nelle due distinte sedi della Banca di Romagna, in corso Garibaldi 1 e al Museo Carlo Zauli in via Della Croce 6.
L’esposizione sarà inaugurata venerdì 25 maggio alle 18.30 con la pubblica presentazione nella sala incontri di Banca di Romagna in via Paolo Costa 3 a Faenza, a cui interverranno il presidente della banca, Angelo Bartolotti, il sindaco Claudio Casadio, la curatrice della mostra Viola Emaldi e Matteo Zauli, direttore del Museo Carlo Zauli.
Dal titolo della mostra “Blanco” si comprende come quello di Ana Hillar sia un lavoro che sprigiona una forte energia poetica senza bisogno di artificiosi espedienti, puntato sull’assenza di colore come elemento di essenzialità.
Nel tentativo di comunicare attraverso l’assoluta semplicità, l’artista, in occasione di questa “personale” in sedi distinte, ha disposto due istallazioni, che presentano corpi plastici, quasi privi di peso, avvolti dentro bozzoli di luce o nidi di candido nylon, i cui volumi sono filtrati attraverso l’intensità del colore bianco. A queste opere quasi sospese, eteree, si affiancano altri piccoli pezzi lavorati all’interno: Ana riunisce i materiali e le tecniche a lei care – come la ceramica, il disegno, le fibre tessili (ovatta) e la plastica – attraverso sovrapposizioni eterogenee.
“In una precedente esposizione, che avevo chiamato “Humano” – dice Ana Hillar - ho esplorato le tracce che ogni uno di noi con più o meno consapevolezza, più o meno volontà, lascia nel percorso della propria esistenza. Impronte – segni –segnali, peso di ogni momento vissuto incise dal tempo. Tracce, orme che ci sopravvivono con forma propria, come presenza duratura anche nella nostra assenza. Blanco segna un ritorno all’ inizio: il vuoto, lo stato puro che inesorabilmente andrà senza sosta riempito, l’assenza di ricordi, l’ effimera leggerezza di non avere impreso ancora la prima traccia”.
Sono opere dotate di una forza nascosta, sottese da una tinta che, per sua natura, ha corrispondenze nell’immateriale, nello spirituale, e capaci di catturare l’attenzione dello spettatore, per poi puntare dritto al loro cuore.
“C’è una dimensione narrativa – dice Viola Emaldi, curatrice della mostra - in queste opere, che invitano a partecipare a qualcosa di più grande, che va oltre i suoi spazi espositivi, oltre il confine dell’opera, dove gli spettatori sono chiamati ad interagire, a riflettere ed esplorare al di là dell’apparenza e di ciò che lo sguardo distratto potrebbe cogliere. Sono opere dal minimalismo immediato, pervase visivamente e fisicamente di pura poesia, espressa formalmente nella fragilità e precisione dei materiali”.
A tutti gli intervenuti alla presentazione, sarà dato in omaggio il catalogo della mostra e potranno partecipare alla visita guidata alla mostra. A margine della presentazione, è prevista anche la consegna dei premi ai giovani studenti ed alle scuole primarie e secondarie di primo grado selezionati per il concorso“Da Zandomeneghi a Morandi. Ho scelto, ho ammirato un’opera. Impressioni, valutazioni, considerazioni, pensieri”, organizzato da Banca di Romagna e Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza, legato alla mostra allestita nei mesi scorsi in banca e alla pinacoteca.
25
maggio 2007
Ana Hillar – Blanco
Dal 25 maggio al 20 luglio 2007
arte contemporanea
Location
MUSEO CARLO ZAULI
Faenza, Via Della Croce, 6, (Ravenna)
Faenza, Via Della Croce, 6, (Ravenna)
Orario di apertura
in Banca di Romagna, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 16
fino al 17 giugno in giornate ed orari prefissati. Telefonare allo 0546 22123. Domenica 17 giugno, festa di fine mostra dalle 18 alle 23
Vernissage
25 Maggio 2007, ore 18,30
Autore
Curatore