Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Peter Flaccus
Il pubblico potrà prendere visione di una lunga serie di dipinti a encausto su tavole di legno dell’artista, in parte inediti, e in parte concepiti appositamente per lo spazio straordinario della Galleria Il Frantoio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione culturale Il Frantoio di Capalbio con la sua Galleria, dirette entrambe da Maria Concetta Monaci, inaugura, in seguito alla mostra di Massimo Kaufmann che si è conclusa domenica, 24 giugno, la personale Peter Flaccus, artista americano, che lavora e abita da quasi due decenni a Roma e in parte a New York. Questo secondo appuntamento di mostre organizzate da Il Frantoio, e dedicate specificamente all’arte contemporanea, è previsto per sabato, 30 giugno, alle ore 18.00.
Il pubblico potrà prendere visione di una lunga serie di dipinti a encausto su tavole di legno dell’artista, in parte inediti, e in parte concepiti appositamente per lo spazio straordinario della Galleria Il Frantoio. I quadri di Flaccus, che raccolgono e interpretano la tradizione dell’espressionismo astratto americano, invitano sicuramente alla contemplazione. Ogni macchia di materia e di luce è una sezione trasversale di molti cerchi. Ogni macchia è periferica, ruota, come in una specie di prospettiva aerea e obliqua. Alcuni di questi quadri raccolgono più macchie disposte ognuna nel proprio ambiente sperimentale: questo permette di ottenere una trasmissione continua dei punti di luce, che si delimitano e illuminano a vicenda. Sono quadri che quasi sempre rappresentano il cerchio, dal quale parte la luce.
Peter Flaccus usa la tecnica a encausto perseguendo un metodo e un ritmo di lavoro che, a partire dai greci, hanno segnato in modo discontinuo la coscienza degli artisti occidentali. Il termine, dal greco enkaiein, “bruciare”, si riferisce al trattamento termico che conclude un processo in cui la cera d’api, fusa, mescolata a pigmenti e resina viene poi distesa su una superficie e manipolata. Flaccus perciò applica la cera calda e colorata a una tavola di legno finché si raffredda e si fissa. Plinio nella sua Storia naturale, descrive il metodo e l’insolita resistenza delle superfici prodotte con questa tecnica. Peter Flaccus non solo ispirato da Plinio e della sua teoria, la mette in pratica, sperimentando e riuscendo a creare delle immagini, stupende e sorprendenti.
Il pubblico potrà prendere visione di una lunga serie di dipinti a encausto su tavole di legno dell’artista, in parte inediti, e in parte concepiti appositamente per lo spazio straordinario della Galleria Il Frantoio. I quadri di Flaccus, che raccolgono e interpretano la tradizione dell’espressionismo astratto americano, invitano sicuramente alla contemplazione. Ogni macchia di materia e di luce è una sezione trasversale di molti cerchi. Ogni macchia è periferica, ruota, come in una specie di prospettiva aerea e obliqua. Alcuni di questi quadri raccolgono più macchie disposte ognuna nel proprio ambiente sperimentale: questo permette di ottenere una trasmissione continua dei punti di luce, che si delimitano e illuminano a vicenda. Sono quadri che quasi sempre rappresentano il cerchio, dal quale parte la luce.
Peter Flaccus usa la tecnica a encausto perseguendo un metodo e un ritmo di lavoro che, a partire dai greci, hanno segnato in modo discontinuo la coscienza degli artisti occidentali. Il termine, dal greco enkaiein, “bruciare”, si riferisce al trattamento termico che conclude un processo in cui la cera d’api, fusa, mescolata a pigmenti e resina viene poi distesa su una superficie e manipolata. Flaccus perciò applica la cera calda e colorata a una tavola di legno finché si raffredda e si fissa. Plinio nella sua Storia naturale, descrive il metodo e l’insolita resistenza delle superfici prodotte con questa tecnica. Peter Flaccus non solo ispirato da Plinio e della sua teoria, la mette in pratica, sperimentando e riuscendo a creare delle immagini, stupende e sorprendenti.
30
giugno 2007
Peter Flaccus
Dal 30 giugno al 15 luglio 2007
arte contemporanea
Location
IL FRANTOIO
Capalbio, Via Renato Fucini, 10, (Grosseto)
Capalbio, Via Renato Fucini, 10, (Grosseto)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 24.00
sabato e domenica dalle 11.00 alle 14
Vernissage
30 Giugno 2007, ore 18
Autore