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Qui i piedi non si posano per terra
Presentazione del libro di Luciano D’Inverno
Comunicato stampa
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Nel 2002 Luciano D’Inverno traendo ispirazione dalla poesia La ginestra di Giacomo Leopardi avvia la viandanza dello sguardo e della visione nel paesaggio del Vesevo.
Oggi , a quattro anni di distanza, con questo libro Qui i piedi non si posano per terra, il viaggio prosegue nel paesaggio cosmogonico dei Campi Flegrei .La straordinaria sintesi di mito, memoria arcaica e splendore naturale che contraddistingue il paesaggio campano e che ha alimentato in tutte le epoche la fantasia universale di scrittori, poeti, pittori, diviene nella visione fotografica di Luciano D’Inverno una ragione ancora piu’ pressante per rinnovare l’avventura dello sguardo e del pensiero.
In questa nostra contemporaneità siglata dalla diffusione e dall’invasione massiva delle memorie di sintesi artificiale, che minacciano di esautorare il contatto con la nostra memoria affettiva, la fotografia continua a giocare la sua scommessa col Tempo, con l’a’priori della caducità che sempre più contraddistingue la vertigine cinematica del paesaggio del nostro presente.
Ed è in questa prospettiva che questo libro di immagini, scegliendo come luogo di elezione dell’avventura dello sguardo il paesaggio dei Campi Flegrei, rinnova la possibilità di configurare, tramite la magica finzione dello specchio chiamato fotografia, un’esperienza immaginale del Tempo:l’unica chance possibile per rifigurare la relazione con il Tempo.
E così “ l’instabile terra “dei Campi Flegrei, come apparve a Goethe, diviene il “qui i piedi non si possono per terra” di questo racconto per immagini, la cui posta in gioco è la conquista del Tempo sul versante dell’Infinito-Presente.
È difatti nel non-luogo dell’inquadratura, nell’ottica mentale di uno sguardo che oscilla fra il “qui” e l’”altrove”, fra il tempo e il fuor-di-tempo, fra la lucida visione del presente e l’infinita a-temporalità della durata, che si dispiega la peripezia narrativa di Luciano D’Inverno.
Ennery Taramelli
Oggi , a quattro anni di distanza, con questo libro Qui i piedi non si posano per terra, il viaggio prosegue nel paesaggio cosmogonico dei Campi Flegrei .La straordinaria sintesi di mito, memoria arcaica e splendore naturale che contraddistingue il paesaggio campano e che ha alimentato in tutte le epoche la fantasia universale di scrittori, poeti, pittori, diviene nella visione fotografica di Luciano D’Inverno una ragione ancora piu’ pressante per rinnovare l’avventura dello sguardo e del pensiero.
In questa nostra contemporaneità siglata dalla diffusione e dall’invasione massiva delle memorie di sintesi artificiale, che minacciano di esautorare il contatto con la nostra memoria affettiva, la fotografia continua a giocare la sua scommessa col Tempo, con l’a’priori della caducità che sempre più contraddistingue la vertigine cinematica del paesaggio del nostro presente.
Ed è in questa prospettiva che questo libro di immagini, scegliendo come luogo di elezione dell’avventura dello sguardo il paesaggio dei Campi Flegrei, rinnova la possibilità di configurare, tramite la magica finzione dello specchio chiamato fotografia, un’esperienza immaginale del Tempo:l’unica chance possibile per rifigurare la relazione con il Tempo.
E così “ l’instabile terra “dei Campi Flegrei, come apparve a Goethe, diviene il “qui i piedi non si possono per terra” di questo racconto per immagini, la cui posta in gioco è la conquista del Tempo sul versante dell’Infinito-Presente.
È difatti nel non-luogo dell’inquadratura, nell’ottica mentale di uno sguardo che oscilla fra il “qui” e l’”altrove”, fra il tempo e il fuor-di-tempo, fra la lucida visione del presente e l’infinita a-temporalità della durata, che si dispiega la peripezia narrativa di Luciano D’Inverno.
Ennery Taramelli
15
giugno 2007
Qui i piedi non si posano per terra
15 giugno 2007
fotografia
presentazione
presentazione
Location
PAN – PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Vernissage
15 Giugno 2007, ore 18
Sito web
www.intramoenia.it
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