Questo ciclo di mostre dal titolo "Caro Pan, " è stato composto da sette mostre con cinque artisti per volta. Il titolo, volutamente incompleto, rimanda alla mostra conclusiva che vedrà l'esposizione delle opere di tutti gli artisti partecipanti:

Giuseppe Agozzino - Luciana Anelli - Laura Arancio - Andrea Cantieri - Salvo Caruso - Annamaria Castrogiovanni - Giovanni Compagnino - Natalia Criscione - Nicolò D’Alessandro - Orazio D’Emanuele - Elsa Emmy - Raimondo Ferlito - M.Rachele Fichera - Francesco Fiorista - Concetto Fusillo - Dolores Gardassanich - Remo Gerevini - Raffaele Iannone - Anna Kennel - Gino Merlina - M.Donata Napoli - Paolo Nicolosi - Vincenzo Ognibene - Nino Parlagreco - Dino Vincenzo Patroni - Gabriella Patti - Donatella Polizzi - Daniela Riccioli - Angela Salafia - Fabio Salafia - Enzo Salanitro - Elena Spina - Tino Tomaselli - Marcella Tuttobene - Dina Viglianisi.



Alla nostra richiesta di chiarire meglio il concetto della mostra la curatrice si è meravigliata della curiosità creata intorno a "Caro Pan,".

“Non pensavo”, ha detto, “che un titolo si potesse rivelare una strategia così indovinata nel provocare un effetto valanga che ha richiesto un allargamento del progetto ideato in dimensioni più ridotte. Gli artisti seri, in Sicilia sono tanti e aspettano occasioni serie per esporre le loro opere. È mia volontà continuare nella ricognizione di artisti siciliani di qualità che presentano la forma per loro più adeguata ad esprimere la propria visione della vita e dell’arte; inoltre, da storico dell’Arte, io penso che anche nell’arte si possa essere obiettivi nel riconoscere che nessuno stile è una categoria di valore: esso è un concetto indipendente e non ha alcuna analogia con la qualità estetica. La statura personale di un artista e il valore delle sue opere non costituiscono un problema stilistico. Riunire in un unico progetto tanti artisti diversi sia per le tematiche indagate sia per le tecniche sperimentate con passione e professionalità non è semplice: l’affidabilità e la pluridecennale esperienza di Giuseppe Vitale, il titolo e forse ancora di più la serietà del progetto dal titolo un po’ sibillino ma aperto a diverse interpretazioni, hanno fatto il resto.

Un titolo dice e non dice, ma anche l’arte dice e non dice. Ognuno di noi può crearsi un rapporto personale ed esclusivo con l’opera d’arte confrontando ed entrando in relazione con le opere nelle quali l’artista espone il suo pensiero, la sua sapienza che è la sua ricchezza.

Di più non dirò sul significato del titolo. Rimando alla mostra conclusiva che vedrà riunite tutte le opere di Caro Pan. Sarà un sorpresa”.