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Claudia Muratori – Fuoco di carta
La mostra di Claudia si compone di video e di opere su carta, in una relazione d’immagine strettissima. La mostra si inserisce in un ciclo di iniziative, dal titolo di Grottesche fioriture del moderno, che si sta svolgendo a Roma in questo periodo
Comunicato stampa
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Transitori e frammentati residui d’immagine, che bruciano nel vuoto. Sembrano dover durare soltanto un attimo. Finire eternamente in un attimo.
Ma invece danzano. Una danza lontana.
In essa tutto si raccoglie.
Pensavamo – pensiamo – di aver tutto perduto nella confusione di ogni cosa, ma qualcuno, ancora una volta, ha intonato il canto, lontano, e nuovamente ci giunge l’eco.
La mostra di Claudia si compone di video e di opere su carta, in una relazione d’immagine strettissima. La mostra si inserisce in un ciclo di iniziative, dal titolo di Grottesche fioriture del moderno, che si sta svolgendo a Roma in questo periodo.
Grottesche è un percorso complesso, aperto all’incontro e al confronto dei diversi linguaggi creativi. E’ articolato in numerosi incontri, concerti, mostre, tra il dicembre 2006 e la prima metà del 2007. Si tratta del ciclo conclusivo di un progetto la cui prima parte si è svolta nel 1999, con un altro corso di mostre, incontri teorici e letterari, concerti, tra Roma e Tivoli. La sede principale degli appuntamenti odierni è il Museo Nazionale di Palazzo Venezia, ed in particolare la Sala Altoviti, che presenta un bellissimo soffitto dipinto, alla metà del Cinquecento, da Giorgio Vasari, anche con ampi e significativi motivi di grottesca. Luogo emblematico, ricco di preziose connotazioni simboliche ed espressive. Ma Grottesche si dipana anche in altri spazi, tutti particolari – come, ad esempio TRAleVOLTE -, i quali, ciascuno a suo modo, offrono nuove suggestioni e riscontri a quello che vuole essere, innanzi tutto, un itinerario di riflessione e di indagine, teorica, interiore.
Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse discipline creative (arte, musica, letteratura, cinema, video d’arte o cinema di ricerca) e il contributo di storici e teorici. Oggi il richiamo al genere della grottesca può costituire una chiave tematica importante per interrogare ed interpretare, in forma dinamica e motivata, la condizione artistica contemporanea. La grottesca rappresenta un chiaro prototipo di opera moderna, come luogo d’incrocio e di attrazione di sensi diversi, campo dell’ibrido e dell’ambiguità percettiva, negazione dello spazio e fusione delle specie, eredità classica e arabesco, esotismo, citazione, decorativo, leggerezza, ma anche invasione dell’onirico, dello psichico. La grottesca, come genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all’antico con una sensibilità innovatrice e anche, a tratti, chiaramente anticlassica. Nella grottesca troviamo anche l’esempio di una moderna forma di sintesi linguistica ed espressiva: abbreviazione, essenzialità, la grottesca è una linea più breve che lega zone di senso e cifre linguistiche apparentemente distanti o inconciliabili. Il tema della grottesca costituisce anche una possibilità originale di incontro tra linguaggi ed espressioni diverse: il gusto della grottesca, e la sua derivazione nel grottesco, si specchia, infatti, dalle arti figurative alla letteratura, alla musica, eccetera. Ai margini del racconto e della scena, fuori centro, pittura di transito e di passaggio, la grottesca anticipa, emblematicamente, la problematica moderna della deriva del luogo, ma ce ne suggerisce forse anche un possibile antidoto. Il genere della grottesca nasce, infatti, a Roma quando, tra il 1480 e il 1490, si sviluppa l’interesse per le pitture delle grotte, cioè le sale della Domus Aurea, allora già sotterranee. Roma dunque è stato il luogo, non casuale, che ha generato, e da dove si è diffuso in tutta Europa, il gusto della grottesca. Roma è ora il luogo – ancora oggi non casuale – in cui riattivare una riflessione sulle radici del contemporaneo. Un possibile tentativo di liberare l’esperienza artistica odierna proprio dalla delegittimazione del non luogo.
Claudia Muratori (Bolzano 1973) è grafica, pittrice e autrice di diversi film di animazione. Come autrice di film ha partecipato a numerosi Festival nazionali ed internazionali.
Antonio Capaccio
Ma invece danzano. Una danza lontana.
In essa tutto si raccoglie.
Pensavamo – pensiamo – di aver tutto perduto nella confusione di ogni cosa, ma qualcuno, ancora una volta, ha intonato il canto, lontano, e nuovamente ci giunge l’eco.
La mostra di Claudia si compone di video e di opere su carta, in una relazione d’immagine strettissima. La mostra si inserisce in un ciclo di iniziative, dal titolo di Grottesche fioriture del moderno, che si sta svolgendo a Roma in questo periodo.
Grottesche è un percorso complesso, aperto all’incontro e al confronto dei diversi linguaggi creativi. E’ articolato in numerosi incontri, concerti, mostre, tra il dicembre 2006 e la prima metà del 2007. Si tratta del ciclo conclusivo di un progetto la cui prima parte si è svolta nel 1999, con un altro corso di mostre, incontri teorici e letterari, concerti, tra Roma e Tivoli. La sede principale degli appuntamenti odierni è il Museo Nazionale di Palazzo Venezia, ed in particolare la Sala Altoviti, che presenta un bellissimo soffitto dipinto, alla metà del Cinquecento, da Giorgio Vasari, anche con ampi e significativi motivi di grottesca. Luogo emblematico, ricco di preziose connotazioni simboliche ed espressive. Ma Grottesche si dipana anche in altri spazi, tutti particolari – come, ad esempio TRAleVOLTE -, i quali, ciascuno a suo modo, offrono nuove suggestioni e riscontri a quello che vuole essere, innanzi tutto, un itinerario di riflessione e di indagine, teorica, interiore.
Grottesche vuole esplorare i molteplici sensi del tema con la partecipazione di autori di diverse discipline creative (arte, musica, letteratura, cinema, video d’arte o cinema di ricerca) e il contributo di storici e teorici. Oggi il richiamo al genere della grottesca può costituire una chiave tematica importante per interrogare ed interpretare, in forma dinamica e motivata, la condizione artistica contemporanea. La grottesca rappresenta un chiaro prototipo di opera moderna, come luogo d’incrocio e di attrazione di sensi diversi, campo dell’ibrido e dell’ambiguità percettiva, negazione dello spazio e fusione delle specie, eredità classica e arabesco, esotismo, citazione, decorativo, leggerezza, ma anche invasione dell’onirico, dello psichico. La grottesca, come genere artistico rinascimentale, intreccia il rimando all’antico con una sensibilità innovatrice e anche, a tratti, chiaramente anticlassica. Nella grottesca troviamo anche l’esempio di una moderna forma di sintesi linguistica ed espressiva: abbreviazione, essenzialità, la grottesca è una linea più breve che lega zone di senso e cifre linguistiche apparentemente distanti o inconciliabili. Il tema della grottesca costituisce anche una possibilità originale di incontro tra linguaggi ed espressioni diverse: il gusto della grottesca, e la sua derivazione nel grottesco, si specchia, infatti, dalle arti figurative alla letteratura, alla musica, eccetera. Ai margini del racconto e della scena, fuori centro, pittura di transito e di passaggio, la grottesca anticipa, emblematicamente, la problematica moderna della deriva del luogo, ma ce ne suggerisce forse anche un possibile antidoto. Il genere della grottesca nasce, infatti, a Roma quando, tra il 1480 e il 1490, si sviluppa l’interesse per le pitture delle grotte, cioè le sale della Domus Aurea, allora già sotterranee. Roma dunque è stato il luogo, non casuale, che ha generato, e da dove si è diffuso in tutta Europa, il gusto della grottesca. Roma è ora il luogo – ancora oggi non casuale – in cui riattivare una riflessione sulle radici del contemporaneo. Un possibile tentativo di liberare l’esperienza artistica odierna proprio dalla delegittimazione del non luogo.
Claudia Muratori (Bolzano 1973) è grafica, pittrice e autrice di diversi film di animazione. Come autrice di film ha partecipato a numerosi Festival nazionali ed internazionali.
Antonio Capaccio
08
giugno 2007
Claudia Muratori – Fuoco di carta
Dall'otto al 09 giugno 2007
arte contemporanea
Location
TRALEVOLTE
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (ROMA)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (ROMA)
Orario di apertura
dalle ore 17 alle ore 20
Vernissage
8 Giugno 2007, ore 18,30
Autore
Curatore