Cà semu e Cà calamu

Storie e immagini di migranti e migrazioni

Vista dall'aereo, Lampedusa non è che un piccolo neo sulla pelle del mare. Ma la cronaca di sbarchi e espulsioni l’ha trasformata in un fantasma mediatico, un tragico tormentone estivo.

Poi c’è l’altra isola, la meta turistica, un luogo da godere e sfruttare per quello che può offrire. Nel 2006 gli sbarchi in Italia sono stati in totale 19.552, i 95,5% dei quali in Sicilia (Caritas-rapporto Migrantes). Nel solo mese di agosto, invece, i turisti a Lampedusa sono stati 150 mila, e durante i mesi estivi si contano circa 2500 presenze giornaliere medie sull’isola dei Conigli.

Invasioni continue. E parallele. Lontano dalle telecamere c’è l’altra isola, quella di coloro che ci abitano tutto l’anno e dei problemi di cui non si parla mai: la spazzatura, le buche, i marciapiedi dissestati, l'inquinamento elettromagnetico, il dissesto geomorfologico, la nave che tarda a portare la frutta, la sporcizia, il caro vita, la sanità che non c'è… Non c’è dentista a Lampedusa, se non il giovedì, non si può fare la chemioterapia, e nessuno ricorda l’ultimo bambino che è potuto nascere sull’isola.