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Vittorio Pavoncello – Blue
Eclettico e versatile, artista totale per vocazione, Vittorio Pavoncello incarna il prototipo dell’intellettuale proteiforme
Comunicato stampa
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Blue. Dipinti di Vittorio Pavoncello
Eclettico e versatile, artista totale per vocazione, Vittorio Pavoncello incarna il prototipo dell’intellettuale proteiforme, che dal Rinascimento in poi, trovando adeguate possibilità espressive nel clima di sinestesia tra le arti generato dalle prime e seconde avanguardie, riemerge oggi con altrettanta e ben accolta baldanza, giustificata dall’accettazione consapevole di quanto sia attuale l’attraversamento trasversale di tutte le arti.
Certamente alla odierna maggiore consapevolezza del linguaggio pittorico dell’artista, ha contribuito l’esperienza da lui maturata nell’ambito dell’incisione; pratica che va sperimentando dal 1990 e dalla quale, non ultimo, deduce una rinnovata consapevolezza della pittura.
Raffinato è l’uso di tramature cromatiche doppie e triple attraverso le quali la profondità di campo è data dalla luce degli sfondi: linee curviformi, spezzate o dai calibrati movimenti sinuosi e continui realizzano tracciati segnico-pittorici, che dalle esperienze grafiche secessioniste e mitteleuropee di ascendenza viennese – a cui rimanderebbe anche la scelta , seppure non esclusiva, del formato quadrato dei dipinti – approdano agli esiti di una intensa astrazione lirica d’impronta gestuale.
Coerente a questo la mostra, evento celebrativo per eccellenza dell’artista e delle sue creazioni, prevede la lettura del Bue, un breve e intelligente testo teatrale dello stesso Pavoncello, causticamente stigmatizzante le dinamiche di un potenziale collezionismo d’arte estremo indotto dall’imperativo sistema dell’arte.
Ivana D’Agostino
Eclettico e versatile, artista totale per vocazione, Vittorio Pavoncello incarna il prototipo dell’intellettuale proteiforme, che dal Rinascimento in poi, trovando adeguate possibilità espressive nel clima di sinestesia tra le arti generato dalle prime e seconde avanguardie, riemerge oggi con altrettanta e ben accolta baldanza, giustificata dall’accettazione consapevole di quanto sia attuale l’attraversamento trasversale di tutte le arti.
Certamente alla odierna maggiore consapevolezza del linguaggio pittorico dell’artista, ha contribuito l’esperienza da lui maturata nell’ambito dell’incisione; pratica che va sperimentando dal 1990 e dalla quale, non ultimo, deduce una rinnovata consapevolezza della pittura.
Raffinato è l’uso di tramature cromatiche doppie e triple attraverso le quali la profondità di campo è data dalla luce degli sfondi: linee curviformi, spezzate o dai calibrati movimenti sinuosi e continui realizzano tracciati segnico-pittorici, che dalle esperienze grafiche secessioniste e mitteleuropee di ascendenza viennese – a cui rimanderebbe anche la scelta , seppure non esclusiva, del formato quadrato dei dipinti – approdano agli esiti di una intensa astrazione lirica d’impronta gestuale.
Coerente a questo la mostra, evento celebrativo per eccellenza dell’artista e delle sue creazioni, prevede la lettura del Bue, un breve e intelligente testo teatrale dello stesso Pavoncello, causticamente stigmatizzante le dinamiche di un potenziale collezionismo d’arte estremo indotto dall’imperativo sistema dell’arte.
Ivana D’Agostino
20
giugno 2007
Vittorio Pavoncello – Blue
Dal 20 al 22 giugno 2007
arte contemporanea
Location
SALA MARGANA
Roma, Piazza Margana, 40, (Roma)
Roma, Piazza Margana, 40, (Roma)
Orario di apertura
10. 30 - 13 e 17- 22
Vernissage
20 Giugno 2007, ore 18.30
Autore
Curatore