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Matthew Barney – Presiding Judge
L’esposizione di Presiding Judge opera dell’artista statunitense Matthew Barney riapre il ciclo Immagini da collezione, in cui vengono presentati, attraverso un unico, significativo lavoro, artisti di fama internazionale al momento assenti nelle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna
Comunicato stampa
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L’esposizione di Presiding Judge opera dell’artista statunitense Matthew Barney riapre il ciclo Immagini da collezione, in cui vengono presentati, attraverso un unico, significativo lavoro, artisti di fama internazionale al momento assenti nelle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna.
La rassegna trae spunto sia dall’idea di dedicare uno spazio nel museo alle opere d’arte a matrice fotografica, sia dalla consapevolezza dell’importanza del collezionismo privato nel circuito dell’arte contemporanea; il collezionista, infatti, affianca e talvolta precede le istituzioni pubbliche nel sostenere le nuove tendenze che, a sua volta, il museo valorizza e storicizza.
L’opera in mostra è composta da quattro frame fotografici tratti da Cremaster 3, parte dell’omonimo ciclo composto da cinque video realizzati tra il 1994 e il 2002. Ambientato nella New York degli anni Trenta, Cremaster 3 racconta una storia maturata nell’ambiente della massoneria che vede protagonista lo stesso Barney nei panni di un giovane apprendista massone intento ad espiare la colpa di un tentativo di sabotaggio del famoso grattacielo Chrysler.
Le immagini di cui si compone l’opera esposta ripropongono come in una sequenza onirica, alcuni frammenti della scena ambientata nell’ippodromo di Saratoga e nota come “corsa dei cavalli morti” in cui simbolicamente si allude all’eterna lotta tra vita e morte, tra universi apparentemente assurdi e inconciliabili che è, secondo Barney, alla base di ogni processo creativo.
Con il suo personalissimo linguaggio carico di riferimenti simbolici colti, allusioni sessuali e rimandi all’immaginario pop dello star system, Barney affronta il tema univerale e quanto mai attuale della trasformazione antropologica, in un mondo ormai governato da una sempre più evidente e tangibile promiscuità tra reale e artificiale e per questo è stato consacrato dal New York Times come “il più importante artista americano della sua generazione”.
L’esposizione dell’opera sarà accompagnata da una presentazione-video sull’artista.
La rassegna trae spunto sia dall’idea di dedicare uno spazio nel museo alle opere d’arte a matrice fotografica, sia dalla consapevolezza dell’importanza del collezionismo privato nel circuito dell’arte contemporanea; il collezionista, infatti, affianca e talvolta precede le istituzioni pubbliche nel sostenere le nuove tendenze che, a sua volta, il museo valorizza e storicizza.
L’opera in mostra è composta da quattro frame fotografici tratti da Cremaster 3, parte dell’omonimo ciclo composto da cinque video realizzati tra il 1994 e il 2002. Ambientato nella New York degli anni Trenta, Cremaster 3 racconta una storia maturata nell’ambiente della massoneria che vede protagonista lo stesso Barney nei panni di un giovane apprendista massone intento ad espiare la colpa di un tentativo di sabotaggio del famoso grattacielo Chrysler.
Le immagini di cui si compone l’opera esposta ripropongono come in una sequenza onirica, alcuni frammenti della scena ambientata nell’ippodromo di Saratoga e nota come “corsa dei cavalli morti” in cui simbolicamente si allude all’eterna lotta tra vita e morte, tra universi apparentemente assurdi e inconciliabili che è, secondo Barney, alla base di ogni processo creativo.
Con il suo personalissimo linguaggio carico di riferimenti simbolici colti, allusioni sessuali e rimandi all’immaginario pop dello star system, Barney affronta il tema univerale e quanto mai attuale della trasformazione antropologica, in un mondo ormai governato da una sempre più evidente e tangibile promiscuità tra reale e artificiale e per questo è stato consacrato dal New York Times come “il più importante artista americano della sua generazione”.
L’esposizione dell’opera sarà accompagnata da una presentazione-video sull’artista.
27
giugno 2007
Matthew Barney – Presiding Judge
Dal 27 giugno al 07 ottobre 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
Vernissage
27 Giugno 2007, ore 18
Autore
Curatore