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Sabrina Paravicini – Perfetto inconsistenze
Saranno esposte venti fotografie realizzate in pellicola durante la stesura del suo ultimo romanzo
Comunicato stampa
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Mostra fotografica della serie realizzata da Sabrina Paravicini “ Perfette Inconsistenze “ curata da Camilla Boemio ( Aniconics Icon Killers – 9 Maggio a Roma – realizzato con la collaborazione e la partecipazione di Emiliano Montanari e Enrico Ghezzi ).
Saranno esposte venti fotografie realizzate in pellicola durante la stesura del suo ultimo romanzo.
Verrà presentato in galleria anche il libro dell' artista LA CAMERA BLU – edito dalla Rizzoli.
Saranno esposte anche delle tele del pittore Giorgio Mercuri.
“ Immagini casuali, flesh, dettagli intervallati da disincanto, introspezione – sospensione atemporale.
Visioni semplici- inconsistenti quanto una sinuosa foglia caduta nello stagno – un magazzino nel quale sono riposte teste di bambole e gufi – un particolare di una corteccia o un vasetto di crema osservato dall' alto.
Diventano assoluti protagonisti – da fugaci particolari prendono forma creando tenue visioni – fotogrammi.
L' oggetto comune – banale – si trasforma di luce propria diventando assoluto protagonista della scena fotografica; rinasce perché riacquistando la “ nostra attenzione “ è come se venisse al mondo per la prima volta.
Sabrina Paravicini quando sta realizzando un romanzo ricerca nuovi linguaggi nei quali poter sperimentare emozioni.
La fotografia diventa una catarsi in un microcosmo dove il dettaglio emerge in forme pulsanti – eteree – perfette inconsistenze.
Percepire diventa il modo naturale con il quale costruire i lavori fotografici.
La percezione attenta non è solo appannaggio dell' occhio individuale concentrato su di sé – nel pensiero, nell' osservazione, nella scrittura – coinvolge fisicamente i rapporti con l' esterno attraverso la mano, il tatto, la postura, l' agilità del corpo, elementi indispensabili per chi come lei – lavora con il corpo essendo in primis un' attrice.
Il fotografo è portatore di un occhio moderno in grado di sviluppare forme inedite di attenzione – attraverso la sua mobilità, l' accettazione del caso, l' annessione di nuovi territori del vedere; e anche di creare la tecnica di un corpo-occhio al lavoro che contestualmente lo maschera sotto l' apparenza di una scrittura trasparente e scorporata.
Attraverso l' egemonia dell' oggetto fotografico scorporato e anonimo, il pubblico viene educato a meccanismi di attenzione addomesticata, assopita nella eccezionalità dell' illustrazione,
dell' esotico, del formalismo.
( ... ) “
Mercuri trasforma il lento passaggio marchigiano in onde statiche che bruciano colore, colline arate, solitarie, inamovibili, distanti, liturgiche quasi quanto il ripetersi mantrico che l' artista ricrea.
La sua è una visione: costante, dirompente, narcotizzante.
Un oceano di silenzio che nasconde un microcosmo umano ancora in cerca di identificazione.
( ... ) “
Saranno esposte venti fotografie realizzate in pellicola durante la stesura del suo ultimo romanzo.
Verrà presentato in galleria anche il libro dell' artista LA CAMERA BLU – edito dalla Rizzoli.
Saranno esposte anche delle tele del pittore Giorgio Mercuri.
“ Immagini casuali, flesh, dettagli intervallati da disincanto, introspezione – sospensione atemporale.
Visioni semplici- inconsistenti quanto una sinuosa foglia caduta nello stagno – un magazzino nel quale sono riposte teste di bambole e gufi – un particolare di una corteccia o un vasetto di crema osservato dall' alto.
Diventano assoluti protagonisti – da fugaci particolari prendono forma creando tenue visioni – fotogrammi.
L' oggetto comune – banale – si trasforma di luce propria diventando assoluto protagonista della scena fotografica; rinasce perché riacquistando la “ nostra attenzione “ è come se venisse al mondo per la prima volta.
Sabrina Paravicini quando sta realizzando un romanzo ricerca nuovi linguaggi nei quali poter sperimentare emozioni.
La fotografia diventa una catarsi in un microcosmo dove il dettaglio emerge in forme pulsanti – eteree – perfette inconsistenze.
Percepire diventa il modo naturale con il quale costruire i lavori fotografici.
La percezione attenta non è solo appannaggio dell' occhio individuale concentrato su di sé – nel pensiero, nell' osservazione, nella scrittura – coinvolge fisicamente i rapporti con l' esterno attraverso la mano, il tatto, la postura, l' agilità del corpo, elementi indispensabili per chi come lei – lavora con il corpo essendo in primis un' attrice.
Il fotografo è portatore di un occhio moderno in grado di sviluppare forme inedite di attenzione – attraverso la sua mobilità, l' accettazione del caso, l' annessione di nuovi territori del vedere; e anche di creare la tecnica di un corpo-occhio al lavoro che contestualmente lo maschera sotto l' apparenza di una scrittura trasparente e scorporata.
Attraverso l' egemonia dell' oggetto fotografico scorporato e anonimo, il pubblico viene educato a meccanismi di attenzione addomesticata, assopita nella eccezionalità dell' illustrazione,
dell' esotico, del formalismo.
( ... ) “
Mercuri trasforma il lento passaggio marchigiano in onde statiche che bruciano colore, colline arate, solitarie, inamovibili, distanti, liturgiche quasi quanto il ripetersi mantrico che l' artista ricrea.
La sua è una visione: costante, dirompente, narcotizzante.
Un oceano di silenzio che nasconde un microcosmo umano ancora in cerca di identificazione.
( ... ) “
24
giugno 2007
Sabrina Paravicini – Perfetto inconsistenze
Dal 24 giugno all'otto luglio 2007
fotografia
Location
GALLERIA EXHIBITION ART
Fano, Via Delle Rimembranze, 2, (Pesaro E Urbino)
Fano, Via Delle Rimembranze, 2, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
mattina 11.00 – 12.30; pomeriggio 17.30 – 20.00
sera 21.30 -24.00
Vernissage
24 Giugno 2007, ore 21.30
Autore
Curatore