Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Percorsi Privati
Lo sguardo di un collezionista da Balla a Chen Zhen
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 23 giugno cinquanta capolavori dell’arte italiana, depositati al Mart nel 2005 grazie alla collaborazione di una prestigiosa raccolta d’arte, saranno per la prima volta presentati al pubblico nella loro completezza.
“Percorsi privati. Lo sguardo di un collezionista da Balla a Chen Zhen”, curata da Gabriella Belli e Alberto Fiz, è un’occasione preziosa per ricostruire un nuovo capitolo del ricchissimo collezionismo privato del nostro Paese, che segue la presentazione nelle sale del museo, della collezione VAF- Stiftung, della Raccolta Giovanardi e della Collezione Grassi.
La mostra racconta attraverso i quadri e le sculture, la storia di una passione viva per l’arte moderna, una passione che oggi, come in passato, continua ad arricchire la raccolta, aperta ora ad accogliere l’opera di grandi maestri contemporanei.
Sarà arricchita da una serie di opere di artisti che non fanno parte del deposito, ma che costituiscono un completamento importante per comprendere la sensibilità del collezionista.
Accanto ad una serie di opere dei maestri italiani come Giacomo Balla, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Marino Marini, Giorgio Morandi, Alberto Savinio, Mario Sironi, Ardengo Soffici, sarà possibile ammirare le opere realizzate da alcuni dei maggiori protagonisti italiani e internazionali a partire dalla seconda metà del secolo scorso fino ad oggi: Jean Fautrier, Giuseppe Capogrossi, Gastone Novelli, Emilio Vedova, Josef Albers, Antoni Tàpies, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alberto Burri, Enrico Castellani, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Daniel Spoerri, Alighiero Boetti, Alex Katz, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Nicola De Maria, David Salle, Anish Kapoor, Christo, Tony Cragg, Ilya Kabakov, Anselm Kiefer, Christian Boltanski, Chen Zhen.
Il nucleo attuale della collezione è andato formandosi a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e nel 1977 ha fatto la sua comparsa una significativa composizione di Filippo De Pisis proveniente dalla collezione Pecci Blunt seguita, nel 1980 dall’acquisizione di “Maternità” di Felice Casorati.
In una prima fase è stata soprattutto la linea figurativa a prevalere, con un’attenzione specifica per i maestri italiani. Nel 1984 viene acquistato il capolavoro di Alberto Savinio “Gomorrhe” realizzato nel 1929.
Verso la fine degli anni Ottanta si attua un allargamento della prospettiva e la collezione dimostra una particolare sensibilità verso i fenomeni più significativi del secondo dopoguerra come dimostrano, tra l’altro, le acquisizioni di fondamentali testimonianze di Vedova, Dorazio, Tapies, Manzoni e Burri.
A partire dal Terzo Millennio, dato per acquisito l’intento primario di documentare nuclei fortemente rappresentativi dell’arte italiana del Novecento, la collezione ha proseguito il suo cammino dimostrando una specifica attenzione nei confronti delle esperienze contemporanee internazionali.
Lo confermano l’acquisto di “Senza titolo” di Kapoor nel 2001 e, nello stesso anno di “Vases”, una grande opera in ceramica di Tony Cragg. Grande attenzione anche per Anselm Kiefer di cui vengono acquistate “Elizabeth von Osterreich” del 1991 e “Am anfang” del 2003 che riconducono a due fondamentali fasi creative del maestro tedesco. In questa costante attenzione verso il contesto internazionale, s’inseriscono anche Katz, Kabakov, Salle e, infine, Chen Zhen, l’artista cinese a cui si guarda come a un maestro ormai affermato.
Parallelamente continua l’acquisizione di opere delle avanguardie storiche italiane, e a tal proposito va segnalato che, poco prima della donazione al Mart, nel 2004, in questa collezione è entrata una delle opere fondamentali di Giacomo Balla, la Compenetrazione iridescente n°4 del 1912.
Ma la raccolta non è certo esaurita e nel 2006 ha fatto la sua comparsa Autel Lycée Chases del 1989 un’installazione di particolare significato del maestro francese Christian Boltanski.
“Percorsi privati. Lo sguardo di un collezionista da Balla a Chen Zhen”, curata da Gabriella Belli e Alberto Fiz, è un’occasione preziosa per ricostruire un nuovo capitolo del ricchissimo collezionismo privato del nostro Paese, che segue la presentazione nelle sale del museo, della collezione VAF- Stiftung, della Raccolta Giovanardi e della Collezione Grassi.
La mostra racconta attraverso i quadri e le sculture, la storia di una passione viva per l’arte moderna, una passione che oggi, come in passato, continua ad arricchire la raccolta, aperta ora ad accogliere l’opera di grandi maestri contemporanei.
Sarà arricchita da una serie di opere di artisti che non fanno parte del deposito, ma che costituiscono un completamento importante per comprendere la sensibilità del collezionista.
Accanto ad una serie di opere dei maestri italiani come Giacomo Balla, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Marino Marini, Giorgio Morandi, Alberto Savinio, Mario Sironi, Ardengo Soffici, sarà possibile ammirare le opere realizzate da alcuni dei maggiori protagonisti italiani e internazionali a partire dalla seconda metà del secolo scorso fino ad oggi: Jean Fautrier, Giuseppe Capogrossi, Gastone Novelli, Emilio Vedova, Josef Albers, Antoni Tàpies, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alberto Burri, Enrico Castellani, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Daniel Spoerri, Alighiero Boetti, Alex Katz, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Nicola De Maria, David Salle, Anish Kapoor, Christo, Tony Cragg, Ilya Kabakov, Anselm Kiefer, Christian Boltanski, Chen Zhen.
Il nucleo attuale della collezione è andato formandosi a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e nel 1977 ha fatto la sua comparsa una significativa composizione di Filippo De Pisis proveniente dalla collezione Pecci Blunt seguita, nel 1980 dall’acquisizione di “Maternità” di Felice Casorati.
In una prima fase è stata soprattutto la linea figurativa a prevalere, con un’attenzione specifica per i maestri italiani. Nel 1984 viene acquistato il capolavoro di Alberto Savinio “Gomorrhe” realizzato nel 1929.
Verso la fine degli anni Ottanta si attua un allargamento della prospettiva e la collezione dimostra una particolare sensibilità verso i fenomeni più significativi del secondo dopoguerra come dimostrano, tra l’altro, le acquisizioni di fondamentali testimonianze di Vedova, Dorazio, Tapies, Manzoni e Burri.
A partire dal Terzo Millennio, dato per acquisito l’intento primario di documentare nuclei fortemente rappresentativi dell’arte italiana del Novecento, la collezione ha proseguito il suo cammino dimostrando una specifica attenzione nei confronti delle esperienze contemporanee internazionali.
Lo confermano l’acquisto di “Senza titolo” di Kapoor nel 2001 e, nello stesso anno di “Vases”, una grande opera in ceramica di Tony Cragg. Grande attenzione anche per Anselm Kiefer di cui vengono acquistate “Elizabeth von Osterreich” del 1991 e “Am anfang” del 2003 che riconducono a due fondamentali fasi creative del maestro tedesco. In questa costante attenzione verso il contesto internazionale, s’inseriscono anche Katz, Kabakov, Salle e, infine, Chen Zhen, l’artista cinese a cui si guarda come a un maestro ormai affermato.
Parallelamente continua l’acquisizione di opere delle avanguardie storiche italiane, e a tal proposito va segnalato che, poco prima della donazione al Mart, nel 2004, in questa collezione è entrata una delle opere fondamentali di Giacomo Balla, la Compenetrazione iridescente n°4 del 1912.
Ma la raccolta non è certo esaurita e nel 2006 ha fatto la sua comparsa Autel Lycée Chases del 1989 un’installazione di particolare significato del maestro francese Christian Boltanski.
22
giugno 2007
Percorsi Privati
Dal 22 giugno al 07 ottobre 2007
arte moderna e contemporanea
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Biglietti
Intero: 8 € Ridotto: 5 €
Ridotto scolaresche: 1€ a studente
Biglietto famiglia: 20€
Amici del museo: gratuito
Orario di apertura
mar. – dom. 10.00 - 18.00
ven. 10.00 - 21.00
lunedì chiuso
Vernissage
22 Giugno 2007, ore 18
Autore
Curatore