Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Aste di giugno-luglio
Asta di mobili italiani ed europei, sculture, marmi, oggetti d’arte, dipinti di antichi maestri
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Quattro sono i bellissimi top lot della prossima asta di giugno di San Marco Casa d'Aste per quanto riguarda la sezione "Dipinti di Antichi Maestri": "Il Canal Grande da Ca' Vendramin Calergi al Canale di Cannaregio" di Bernardo Canal; "Capriccio architettonico con rovine classiche sulla riva della laguna", olio su tela di Francesco Guardi; "Ritratto del marchese de La Ensenada" di Jacopo Amigoni e, "Susanna e i Vecchioni"di Artemisia Gentileschi.
Nella prestigiosa sede veneziana del Casinò, a Ca' Vendramin Calergi, sabato 30 giugno e domenica 1 luglio, si terranno rispettivamente la prima e seconda seduta dell'asta "Asta di mobili italiani ed europei sculture, marmi, oggetti d'arte e dipinti di Antichi Maestri", con esposizione visitabile da sabato 23 giugno a domenica 1 luglio 2007.
L'asta di giugno si contraddistingue per via di opere appartenenti alla pittura veneta e al vedutismo veneziano. E' il caso dell'olio su tela di Giuseppe Bernardino Bison (1762–1744) "La regata in Canal Grande" (lotto 5, cm 49,5x81,5 stima € 60.000-70.000). L'artista si è ispirato all'incisione tratta da Antonio Visentini dal dipinto del Canaletto che faceva parte in origine della raccolta del console inglese a Venezia Joseph Smith e che ora si trova nelle Collezioni Reali Inglese a Windsor Castle.
In ottime condizioni di conservazione è anche l'olio su tela (lotto 8, cm 38x63, stima € 60.000-80.000) di William James (attivo a Londra tra il 1754 e il 1771) "Veduta del Canal Grande dalla chiesa di San Stae verso Rialto". Una bella veduta veneziana, che comprende gli edifici che si affacciano sul Canal Grande, dalla chiesa di San Stae e dai palazzi dei Giovanelli e dei Pesaro fino alla curva che immette alla zona del ponte di Rialto, e che si accosta alle numerose altre opere riferite dalla critica al pittore inglese William James.
Il primo top lot di questa significativa asta è "Il Canal Grande da Ca' Vendramin Calergi al Canale di Cannaregio" (lotto 9, olio su tela, cm 73,5 x 112,5, stima € 280.000-350.000) di Bernardo Canal (Venezia 1664–1744) con iscrizioni: sul retro, in caratteri settecenteschi, "Aedibus Grimanorum Ad Canalem Regium". La veduta mostra il tratto del Canal Grande compreso tra il rinascimentale palazzo eretto da Mauro Codussi per il nobiluomo Andrea Loredan, meglio noto come Vendramin Calergi. La veduta trova il suo prototipo in una tela dipinta dal Canaletto per Joseph Smith, credibilmente entro il 1727 ed oggi conservata nelle collezioni reali di Windsor, nonché nell'acquaforte derivatane da Antonio Visentini per il Prospectus Magni Canalis.
"Veduta della piazzetta dal bacino di San Marco" e "Veduta della Piazza San Marco verso la chiesa di San Geminiano" sono le due vedute, olio su tela, di Francesco Tironi, (lotto 10, cm 55x73 ciascuna, stima € 140.000-160.000 ). L'assegnazione al Tironi, proposta da Dario Succi, si basa sulla perfetta sintonia con le altre vedute del maestro di origine friulana giunte fino a noi. François De Nomé detto anche Monsù Desiderio (Metz 1593 c.a - Napoli, dopo il 1644) è invece presente con "Veduta della Piazzetta di San Marco a Venezia", olio su tela, (lotto 12, cm 50x78,5, stima € 70.000-90.000). La veduta è nota per essere stata pubblicata da Maria Rosaria Nappi in uno dei suoi studi. Altre opere in asta del francese Nomè sono "Interno di chiesa rinascimentale" e "Interno di chiesa gotica", entrambe in olio su tela (lotto 13, cm 53x76, stima € 70.000-90.000).
Il secondo top lot è "Capriccio architettonico con rovine classiche sulla riva della laguna", olio su tela di Francesco Guardi (Venezia 1712 – 1793), (lotto 11, cm 92,5x66, stima € 300.000-350.000 ). Uno splendido capriccio, opera incontestabile di Francesco Guardi, come conferma, l'esistenza del disegno preparatorio che fa parte del fondo di fogli guardeschi conservati al Museo Correr di Venezia. La tela, che proviene da una raccolta privata inglese, è stata studiata da Egidio Martini, Giuseppe Maria Pilo, Annalisa Scarpa, Dario Succi e Ugo Ruggeri i quali si mostrano assolutamente concordi nell'assegnare il dipinto a Francesco Guardi.
L'asta si contraddistingue anche per una serie di ritratti. Il terzo top lot è il "Ritratto del marchese de La Ensenada" di Jacopo Amigoni, olio su tela (lotto 20, cm 125x106, stima € 250.000-300.000 ). E' il ritratto di Cenon de Somodevilla y Bongoechea, marchese de La Ensenada, uomo politico spagnolo, primo ministro e consigliere di Filippo V e di Ferdinando VI, che è appartenuto al celeberrimo castrato Carlo Broschi detto Il Farinelli, come documenta la scritta "Soy De Farinelo" che appare sul retro della tela, che lo accomuna a tutte le altre opere che hanno fatto parte della collezione del cantante. La tela appare citata nell'inventario dei dipinti di proprietà del Farinelli conservati nella sua grande villa a Bologna, dove trascorse gli ultimi anni di vita, redatto dall'accademico clementino Giuseppe Bechetti nel 1783, poco dopo la morte del Farinelli, dove appare l'indicazione – certo derivata da indicazioni fornite dallo stesso proprietario del ritratto – "di mano dell'Amiconi". La splendida cornice intagliata e dorata, che tuttora racchiude la tela, è quella originale. Il dipinto è accompagnato da un approfondito studio di Annalisa Scarpa e verrà prossimamente pubblicato in un articolo di aggiornamento all'opera dell'Amigoni nella rivista "Arte / Documento".
Tra i soggetti mitologici e allegorici compare "Cibele", olio su tela, (lotto 39, cm 114x140, stima € 60.000-70.000) del napoletano Luca Giordano (1634 – 1705) che è simboleggiata anche dalla sfera che solleva con la sinistra. La tela è una delle numerose repliche del dipinto di ubicazione ignota che secondo le informazioni del Patrimonio Nacional di Madrid dovrebbe trovarsi alla Zarzuela. Di Peter Van Halen è "Baccanale con Bacco e Arianna", olio su tela (lotto 41, cm 57x83, stima € 100.000-120.000) con firma Halen F(Ecit). La paternità dell'opera è stata confermata da Bernhard Schnackenburg, direttore dello Staatliche Mussen di Kassel. Si segnala di Joachim Wtewael (Utrecht 1566 – 1638) "Caritas", olio su tavola (lotto 54, cm 94,2x70,5, stima € 160.000-180.000).
Per quanto riguarda invece il soggetto religioso in asta sono presenti l'olio su tela "Cena in Emmaus", di Mathieu Le Nain, (lotto 45, cm 110x114, stima su richiesta). Si tratta di una splendida tela che è stata resa nota da Pierre Rosenberg nel 2001, quando faceva parte di una raccolta privata inglese.
Il quarto top lot è l'olio su tela di Artemisia Gentileschi, "Susanna e i Vecchioni", (lotto 50, cm. 200x 150, stima € 320.000-420.000). Il dipinto, inedito, in ottimo stato di conservazione, è stato autorevolmente assegnato ad Artemisia Gentileschi da Mina Gregori, che ha posto in evidenza come il soggetto rappresentato sia un tema più volte trattato dalla pittrice. Tra gli altri lavori presenti c'è anche un bellissimo frammento di una composizione più ampia di Bernardo Strozzi, "Tre teste di Apostoli", olio su tela, (lotto 53, cm. 60x50, stima € 40.000-50.000), che in origine poteva essere una pala d'altare raffigurante l'Assunzione della Vergine.
Joachim Wtewael, olio su tela, (lotto 54, cm. 94,2x70,5, stima € 160.000-180.000). La tavola in esame fu ricondotta con certezza, dopo un attento esame seguito alla recente pulitura, al pittore Wtewael da Anne W. Lowental. Probabilmente identificata nel dipinto raffigurante una Caritas, citato fino al 1655 negli inventari della famiglia Wtewael ad Utrecht e da quella data nell'inventario dei beni di van Nellesteyn -Pater. E' poi la volta di Paris Bordon, olio su tela, (lotto 66, CM 60.5X85.8,, stima € 190.000-240.000), "Madonna con bambino e San Girolamo che le presenta il committente". Di Mariotto Albertinelli, "Madonna col Bambino e San Giovannino", olio su tavola, (lotto 73 cm 93x71, stima € 80.000-100.000 ).
Ma, per questa edizione San Marco Casa D'Aste propone anche 15 bellissime tavole a fondo oro. Fra queste compare l'importante dipinto di Giovanni Del Biondo, "Incoronazione della Vergine", tempera e oro su tavola (lotto 85, cm 108x57, stima su richiesta).
Di notevole impatto è anche il lavoro dell'esponente di punta di una delle più prolifiche botteghe fiorentine e tra i pittori maggiormente produttivi della città fra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento, Di Bicci Di Lorenzo, "Sant'Antonio Abate e san Giacomo Maggiore", tempera e oro su tavola, (lotto 80, cm 64,5x44, stima € 100.000-140.000). La graziosa anconetta devozionale che raffigura una Vergine che allatta il Bambino dal titolo "Madonna del latte" è attribuita a Maestro Della Misericordia, tempera e oro su tavola (lotto 81, cm 117x58,5, € 140.000-180.000) . Giovanni Di Tano Fei, attivo a Firenze dal 1386 al terzo decennio del XV secolo, è in asta con "Madonna col Bambino, le sante Dorotea e Caterina di Alessandria e angeli", tempera e oro su tavola, (lotto n. 83, cm 79x53, € 120.000-160.000).
Fra le sculture San Marco Casa d'Aste presenta Danese Cattaneo (Colonnata, Carrara 1512 - Padova 1572) "Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo", coppia di sculture modellate in terracotta (lotto 110, h. cm. 77,5 c.a, stima € 140.000-180.000). Le due sculture sono state eseguite a Venezia tra l'ultimo quarto del XVI e il primo ventennio del XVII secolo. "San Giacomo" è una scultura modellata in terracotta con lievi tracce di preparazione alla policromia di Giovanni Minelli De' Bardi (Padova 1440 - 1529 c.a) (lotto 111, h.c m. 132 c.a , stima € 40.000-60.000) mentre "Cristo crocifisso", scultura modellata in terracotta, è l'opera di Francesco Da Sangallo (1484 – 1576) (h. cm. 71x49, stima € 80.000-120.000).
Anche in questa edizione viene data importanza ai mobili. Si va dalla credenza del XVII secolo Veneto in noce (lotto 27, cm 113x291x78, stima € 80.000-120.000), alla coppia di cassettoni, Brescia, periodo Luigi XIV, in noce interamente intarsiati (lotto 33, cm 107x78,5x219 ciascuno, stima 240.000-300.000), dal cassone nuziale di Giovanni Battista del Tasso completamente decorato con intarsi (lotto 34, cm. 91x203x75, stima 200.000-300.000) e infine la rara coppia di cassettoni, Venezia XVIII secolo (lotto 156, cm. 85x150x54 ciascuno, stima € 180.000-220.000).
Tra le tante curiosità si segnalano una "Portantina" (lotto 146, 193x103x78, stima € 22.000-25.000), veneziana della fine del Settecento, in legno intagliato e dorato dipinta in vivace policromia su fondo nero. E, uno scrigno con gli stemmi di Francesco I De' Medici e Bianca Cappello, opera di un ebanista fiorentino della fine del XVI secolo, in legno intagliato, ebanizzato e dorato, (lotto n. 30, cm 52x70x43, stima € 48.000-60.000) probabilmente eseguito per le nozze di Francesco I de Medici e Bianca Cappello nel 1579.
Nella prestigiosa sede veneziana del Casinò, a Ca' Vendramin Calergi, sabato 30 giugno e domenica 1 luglio, si terranno rispettivamente la prima e seconda seduta dell'asta "Asta di mobili italiani ed europei sculture, marmi, oggetti d'arte e dipinti di Antichi Maestri", con esposizione visitabile da sabato 23 giugno a domenica 1 luglio 2007.
L'asta di giugno si contraddistingue per via di opere appartenenti alla pittura veneta e al vedutismo veneziano. E' il caso dell'olio su tela di Giuseppe Bernardino Bison (1762–1744) "La regata in Canal Grande" (lotto 5, cm 49,5x81,5 stima € 60.000-70.000). L'artista si è ispirato all'incisione tratta da Antonio Visentini dal dipinto del Canaletto che faceva parte in origine della raccolta del console inglese a Venezia Joseph Smith e che ora si trova nelle Collezioni Reali Inglese a Windsor Castle.
In ottime condizioni di conservazione è anche l'olio su tela (lotto 8, cm 38x63, stima € 60.000-80.000) di William James (attivo a Londra tra il 1754 e il 1771) "Veduta del Canal Grande dalla chiesa di San Stae verso Rialto". Una bella veduta veneziana, che comprende gli edifici che si affacciano sul Canal Grande, dalla chiesa di San Stae e dai palazzi dei Giovanelli e dei Pesaro fino alla curva che immette alla zona del ponte di Rialto, e che si accosta alle numerose altre opere riferite dalla critica al pittore inglese William James.
Il primo top lot di questa significativa asta è "Il Canal Grande da Ca' Vendramin Calergi al Canale di Cannaregio" (lotto 9, olio su tela, cm 73,5 x 112,5, stima € 280.000-350.000) di Bernardo Canal (Venezia 1664–1744) con iscrizioni: sul retro, in caratteri settecenteschi, "Aedibus Grimanorum Ad Canalem Regium". La veduta mostra il tratto del Canal Grande compreso tra il rinascimentale palazzo eretto da Mauro Codussi per il nobiluomo Andrea Loredan, meglio noto come Vendramin Calergi. La veduta trova il suo prototipo in una tela dipinta dal Canaletto per Joseph Smith, credibilmente entro il 1727 ed oggi conservata nelle collezioni reali di Windsor, nonché nell'acquaforte derivatane da Antonio Visentini per il Prospectus Magni Canalis.
"Veduta della piazzetta dal bacino di San Marco" e "Veduta della Piazza San Marco verso la chiesa di San Geminiano" sono le due vedute, olio su tela, di Francesco Tironi, (lotto 10, cm 55x73 ciascuna, stima € 140.000-160.000 ). L'assegnazione al Tironi, proposta da Dario Succi, si basa sulla perfetta sintonia con le altre vedute del maestro di origine friulana giunte fino a noi. François De Nomé detto anche Monsù Desiderio (Metz 1593 c.a - Napoli, dopo il 1644) è invece presente con "Veduta della Piazzetta di San Marco a Venezia", olio su tela, (lotto 12, cm 50x78,5, stima € 70.000-90.000). La veduta è nota per essere stata pubblicata da Maria Rosaria Nappi in uno dei suoi studi. Altre opere in asta del francese Nomè sono "Interno di chiesa rinascimentale" e "Interno di chiesa gotica", entrambe in olio su tela (lotto 13, cm 53x76, stima € 70.000-90.000).
Il secondo top lot è "Capriccio architettonico con rovine classiche sulla riva della laguna", olio su tela di Francesco Guardi (Venezia 1712 – 1793), (lotto 11, cm 92,5x66, stima € 300.000-350.000 ). Uno splendido capriccio, opera incontestabile di Francesco Guardi, come conferma, l'esistenza del disegno preparatorio che fa parte del fondo di fogli guardeschi conservati al Museo Correr di Venezia. La tela, che proviene da una raccolta privata inglese, è stata studiata da Egidio Martini, Giuseppe Maria Pilo, Annalisa Scarpa, Dario Succi e Ugo Ruggeri i quali si mostrano assolutamente concordi nell'assegnare il dipinto a Francesco Guardi.
L'asta si contraddistingue anche per una serie di ritratti. Il terzo top lot è il "Ritratto del marchese de La Ensenada" di Jacopo Amigoni, olio su tela (lotto 20, cm 125x106, stima € 250.000-300.000 ). E' il ritratto di Cenon de Somodevilla y Bongoechea, marchese de La Ensenada, uomo politico spagnolo, primo ministro e consigliere di Filippo V e di Ferdinando VI, che è appartenuto al celeberrimo castrato Carlo Broschi detto Il Farinelli, come documenta la scritta "Soy De Farinelo" che appare sul retro della tela, che lo accomuna a tutte le altre opere che hanno fatto parte della collezione del cantante. La tela appare citata nell'inventario dei dipinti di proprietà del Farinelli conservati nella sua grande villa a Bologna, dove trascorse gli ultimi anni di vita, redatto dall'accademico clementino Giuseppe Bechetti nel 1783, poco dopo la morte del Farinelli, dove appare l'indicazione – certo derivata da indicazioni fornite dallo stesso proprietario del ritratto – "di mano dell'Amiconi". La splendida cornice intagliata e dorata, che tuttora racchiude la tela, è quella originale. Il dipinto è accompagnato da un approfondito studio di Annalisa Scarpa e verrà prossimamente pubblicato in un articolo di aggiornamento all'opera dell'Amigoni nella rivista "Arte / Documento".
Tra i soggetti mitologici e allegorici compare "Cibele", olio su tela, (lotto 39, cm 114x140, stima € 60.000-70.000) del napoletano Luca Giordano (1634 – 1705) che è simboleggiata anche dalla sfera che solleva con la sinistra. La tela è una delle numerose repliche del dipinto di ubicazione ignota che secondo le informazioni del Patrimonio Nacional di Madrid dovrebbe trovarsi alla Zarzuela. Di Peter Van Halen è "Baccanale con Bacco e Arianna", olio su tela (lotto 41, cm 57x83, stima € 100.000-120.000) con firma Halen F(Ecit). La paternità dell'opera è stata confermata da Bernhard Schnackenburg, direttore dello Staatliche Mussen di Kassel. Si segnala di Joachim Wtewael (Utrecht 1566 – 1638) "Caritas", olio su tavola (lotto 54, cm 94,2x70,5, stima € 160.000-180.000).
Per quanto riguarda invece il soggetto religioso in asta sono presenti l'olio su tela "Cena in Emmaus", di Mathieu Le Nain, (lotto 45, cm 110x114, stima su richiesta). Si tratta di una splendida tela che è stata resa nota da Pierre Rosenberg nel 2001, quando faceva parte di una raccolta privata inglese.
Il quarto top lot è l'olio su tela di Artemisia Gentileschi, "Susanna e i Vecchioni", (lotto 50, cm. 200x 150, stima € 320.000-420.000). Il dipinto, inedito, in ottimo stato di conservazione, è stato autorevolmente assegnato ad Artemisia Gentileschi da Mina Gregori, che ha posto in evidenza come il soggetto rappresentato sia un tema più volte trattato dalla pittrice. Tra gli altri lavori presenti c'è anche un bellissimo frammento di una composizione più ampia di Bernardo Strozzi, "Tre teste di Apostoli", olio su tela, (lotto 53, cm. 60x50, stima € 40.000-50.000), che in origine poteva essere una pala d'altare raffigurante l'Assunzione della Vergine.
Joachim Wtewael, olio su tela, (lotto 54, cm. 94,2x70,5, stima € 160.000-180.000). La tavola in esame fu ricondotta con certezza, dopo un attento esame seguito alla recente pulitura, al pittore Wtewael da Anne W. Lowental. Probabilmente identificata nel dipinto raffigurante una Caritas, citato fino al 1655 negli inventari della famiglia Wtewael ad Utrecht e da quella data nell'inventario dei beni di van Nellesteyn -Pater. E' poi la volta di Paris Bordon, olio su tela, (lotto 66, CM 60.5X85.8,, stima € 190.000-240.000), "Madonna con bambino e San Girolamo che le presenta il committente". Di Mariotto Albertinelli, "Madonna col Bambino e San Giovannino", olio su tavola, (lotto 73 cm 93x71, stima € 80.000-100.000 ).
Ma, per questa edizione San Marco Casa D'Aste propone anche 15 bellissime tavole a fondo oro. Fra queste compare l'importante dipinto di Giovanni Del Biondo, "Incoronazione della Vergine", tempera e oro su tavola (lotto 85, cm 108x57, stima su richiesta).
Di notevole impatto è anche il lavoro dell'esponente di punta di una delle più prolifiche botteghe fiorentine e tra i pittori maggiormente produttivi della città fra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento, Di Bicci Di Lorenzo, "Sant'Antonio Abate e san Giacomo Maggiore", tempera e oro su tavola, (lotto 80, cm 64,5x44, stima € 100.000-140.000). La graziosa anconetta devozionale che raffigura una Vergine che allatta il Bambino dal titolo "Madonna del latte" è attribuita a Maestro Della Misericordia, tempera e oro su tavola (lotto 81, cm 117x58,5, € 140.000-180.000) . Giovanni Di Tano Fei, attivo a Firenze dal 1386 al terzo decennio del XV secolo, è in asta con "Madonna col Bambino, le sante Dorotea e Caterina di Alessandria e angeli", tempera e oro su tavola, (lotto n. 83, cm 79x53, € 120.000-160.000).
Fra le sculture San Marco Casa d'Aste presenta Danese Cattaneo (Colonnata, Carrara 1512 - Padova 1572) "Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo", coppia di sculture modellate in terracotta (lotto 110, h. cm. 77,5 c.a, stima € 140.000-180.000). Le due sculture sono state eseguite a Venezia tra l'ultimo quarto del XVI e il primo ventennio del XVII secolo. "San Giacomo" è una scultura modellata in terracotta con lievi tracce di preparazione alla policromia di Giovanni Minelli De' Bardi (Padova 1440 - 1529 c.a) (lotto 111, h.c m. 132 c.a , stima € 40.000-60.000) mentre "Cristo crocifisso", scultura modellata in terracotta, è l'opera di Francesco Da Sangallo (1484 – 1576) (h. cm. 71x49, stima € 80.000-120.000).
Anche in questa edizione viene data importanza ai mobili. Si va dalla credenza del XVII secolo Veneto in noce (lotto 27, cm 113x291x78, stima € 80.000-120.000), alla coppia di cassettoni, Brescia, periodo Luigi XIV, in noce interamente intarsiati (lotto 33, cm 107x78,5x219 ciascuno, stima 240.000-300.000), dal cassone nuziale di Giovanni Battista del Tasso completamente decorato con intarsi (lotto 34, cm. 91x203x75, stima 200.000-300.000) e infine la rara coppia di cassettoni, Venezia XVIII secolo (lotto 156, cm. 85x150x54 ciascuno, stima € 180.000-220.000).
Tra le tante curiosità si segnalano una "Portantina" (lotto 146, 193x103x78, stima € 22.000-25.000), veneziana della fine del Settecento, in legno intagliato e dorato dipinta in vivace policromia su fondo nero. E, uno scrigno con gli stemmi di Francesco I De' Medici e Bianca Cappello, opera di un ebanista fiorentino della fine del XVI secolo, in legno intagliato, ebanizzato e dorato, (lotto n. 30, cm 52x70x43, stima € 48.000-60.000) probabilmente eseguito per le nozze di Francesco I de Medici e Bianca Cappello nel 1579.
30
giugno 2007
Aste di giugno-luglio
Dal 30 giugno al primo luglio 2007
arte antica
arti decorative e industriali
asta
arti decorative e industriali
asta
Location
CASINO’ – CA’ VENDRAMIN CALERGI
Venezia, Cannaregio, 2040, (Venezia)
Venezia, Cannaregio, 2040, (Venezia)
Vernissage
30 Giugno 2007, ore 15.30
Sito web
www.sanmarcoaste.com