Il 28 luglio in Piazza San Marco presso la Galleria Ravagnan alle ore 18:00 si inaugurerà la mostra "Donna Carnivora" del artista svizzero Beat Kuert, ripetuta dopo il grande successo ottenuto in marzo sia dalla critica che dal pubblico.



In questa occasione, pensata dall’artista per celebrare l’incontro tra fotografia, musica, video arte, performance art, danza e installazioni, verranno presentate immagini digitali create nel 2006 e diversi video della durata dai 2 ai 12 minuti. Di fronte alla Galleria, in una delle piazze artistiche più importanti del mondo, cinque donne carnivore vestite di sola creta interagiranno tra loro. Si vedranno impegnate in sequenze fisiche, in azioni comuni. Le attrici, partendo da uno studio sulla biomeccanica del corpo cercheranno di unire alla sensualità propriamente femminile l'aggressività animalesca. Si tratta di figure simboliche che configurano l’esistenza, il vissuto, ma che l’artista percepisce adesso solo nei modi formali dell’arte. Risultando cioè evidente che Beat Kuert mette in scena nel suo lavoro una sorta di artificio, la sua performance.

Queste donne carnivore si mimetizzano tra noi, sono rivestite da ornamenti comuni. Sotto la loro pelle denunciano sempre la loro vera identità.

Esse saranno belle e sempre protagoniste. In contrasto con queste donne troveremo una sposa in bianco, simbolo della purezza, una bambola umana che reciterà in anteprima un estratto dal nuovo progetto dell’artista, dal titolo Salomè.

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Beat Kuert, nato a Zurigo nel 1946, vive e lavora ad Arzo (Lugano). Nel 1966 realizza i suoi primi film sperimentali e nel 1968 è regista per la Turnus Film di Zurigo. Dal 2000 è docente di Comunicazione Visiva alla SUPSI a Lugano. Riconosciuto come uno dei più originali sperimentatori della sua generazione in Svizzera, nel 2005 ha fondato il gruppo "Dust & Scratches" attivo nel campo della video arte. Ha esposto i suoi video e le fotografie in numerose città europee.