Due modi diversi di osservare la donna, di interpretarla e di riprodurla sulla tela. Due espressioni stilistiche differenti per comunicare emozioni e sentimenti a chi osserva. Due artisti a confronto su un soggetto, quello femminile, che oggi, così come in passato, intriga, affascina ed ispira. Renato Guttuso e Ugo Riva sono i protagonisti di questo dialogo pittorico sulla donna, in scena dal 25 luglio al 28 agosto 2006 presso il Grand Hotel Rimini.

Un binomio originale in grado di offrire interessanti spunti di riflessione e che, proprio per questo, è stato scelto dalla Galleria Luigi Franceschini Mercante d’Arte, che curerà l’allestimento dell’esposizione presso il prestigioso albergo che fece innamorare di sé il regista Federico Fellini.



Da una parte Guttuso, coi suoi grandi nudi e con le atmosfere impregnate di erotismo, che riflettono passioni e sentimenti della quotidianità, vista nei suoi molteplici aspetti. Il nudo assume, per l’artista siciliano, una valenza simbolica, quasi sacra: il corpo femminile, spogliato di ogni velo, rappresenta la vitalità fisica, l’energia della vita.



Dall’altra Ugo Riva che nasconde, dietro l’apparente armonia di un’impostazione classica, i tormenti e le tensioni dell’età contemporanea, affrontati con determinazione nel suo impegno artistico. Pittura figurativa, ma anche scultura, per svelare i sentimenti e le emozioni che sgorgano dalla sorgente viva della classicità. E poi, un ritorno alla contemporaneità, lasciando trasparire le passioni e i sentimenti della vita umana. L’amore diventa così protagonista, in tutte le sue sfaccettature, da quello materno a quello carnale, dalla complicità della coppia alla solitudine del singolo.





E proprio quando questo dialogo continuo sembra non trovare un punto d’incontro, ecco una frase di Kahalil Gibran venire in soccorso per individuare il filo conduttore della mostra: “Ascolta la donna quando ti guarda, non quando ti parla”, come per dire “Ascolta i sentimenti e le emozioni e non le parole”.

Un invito a guardare al di là dell’apparenza e a scavare nell’emotività che la pittura trasmette, e a cercare, in questo doppio guardo sulla donna, una propria interpretazione. A rendere magica l’atmosfera, contribuirà sicuramente il fascino di un palcoscenico esclusivo, quello del Grand Hotel Rimini, partner ormai consolidato della Galleria riminese per dar voce e visibilità ad esposizioni ed artisti di grande livello.