Dal 6 luglio a fine agosto, lo Shaker (via Battisti, nel Centro Storico, tel. 0421 359935) ospita Animus, Anima, una doppia personale di Stefano Momentè e Roberta Padovani.
Nato a Jesolo nel 1961, Stefano Momentè è "vicino all'idea delle avanguardie del Novecento - come dice di lui Aldo Trivellato - secondo cui anche il supporto è parte concreta dell'espressione artistica".
Secondo Beppe Palomba, "Momentè esprime al meglio l'immagine e l'essenza stessa dell'artista contemporaneo, condannato dalla sua stessa bulimia a fagocitare immagini, impulsi, informazioni. A differenza di tanti altri, egli riesce ad elaborare un proprio codice espressivo che lo porta ad esprimere in modo netto una personalità indagatrice, attenta al dettaglio significativo, ma al tempo stesso dirompente nel risultato finale. Un creatore di chimere, più che una loro vittima...". Scrive invece di Roberta Padovani (nata a San Donà di Piave nel 1964) Eraldo Di Vita: "La Padovani elabora un linguaggio astratto che, attraverso l'intelletto, ricava concetti universali delle cose reali prescindendo dalle loro caratteristiche spazio-temporali". E ancora: "Roberta Padovani è un'artista vera, dalle molte qualità e la relazione tra la rappresentazione astratta dei suoi ideali e i materiali impiegati è evidente nel suo lavoro, poiché costantemente impegnata in un dialogo tra colori ed elementi vari; dialogo che permette ad un artista intellettuale come la Padovani di contestualizzare materiali e oggetti, creando interesse e tensione. La natura viscerale della pittura di questa artista consente di raggiungere un più ampio ventaglio di idee e codici, includendo ciò che è puramente colto."