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Elisa Gallenca – Due gambe e un sorriso (o viceversa)
La personale di Elisa Gallenca (Torino, 1971) prende spunto da un catalogo di carte da parati degli anni ‘40 su cui qualcuno all’epoca ha incollato ritagli fotografici che raffigurano diversi tipi di bellezze femminili, elaborando una classificazione precisa e ragionata, un vero e proprio studio
Comunicato stampa
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Il 20 settembre 2007, la galleria In Arco inaugura Due gambe e un sorriso (o viceversa)
nuova mostra personale dell’artista torinese Elisa Gallenca, a cura di Luca
Beatrice.
L’equipe del dottor David Grainger, a capo della Pronostics Ltd, compagnia di diagnosi mediche all’avanguardia, ha trovato l’equazione della donna perfetta. La formula S=0,4c/Hd (1-FL/FW) al quadrato + Bw al quadrato/BL (T+0,33a + WH) corrisponderebbe, in pratica, all’indimenticabile Rita Hayworth di Gilda (1946): prosperosa, attraente, gambe lunghe, sguardo birichino. Naturalmente, come ogni ideale, fede o vagheggiamento, siamo liberi di modificarlo e interpretarlo a piacere.
La personale di Elisa Gallenca (Torino, 1971) prende spunto da un catalogo di carte da parati degli anni ‘40 su cui qualcuno all’epoca ha incollato ritagli fotografici che raffigurano diversi tipi di bellezze femminili, elaborando una classificazione precisa e ragionata, un vero e proprio studio. Le opere dell’artista, sempre attenta al tema dell’identità e alla sua percezione, ripercorrono l’ossessione dell’ignoto collezionista. Come nel curioso album, negli oli su tela di Gallenca le figure eteree e senza tempo vengono inserite in un contesto iperdecorativo arricchito dall’inserto di frammenti di carta da parati e bordure d’epoca. Alcuni dipinti sono dedicati a giovani donne in pose da dive del cinema, altri hanno come protagonisti coppie che suggeriscono un ideale d’amore talmente perfetto da apparire parossistico; le installazioni sono invece realizzate con prototipi di mobili in miniatura che, sempre negli anni ’40, servivano per mostrare ipotesi di arredo agli acquirenti. Questi mobiletti fanno da sfondo alle sagome delle immagini fotografiche dell’album. Il risultato è una mise en scene tragicomica che prende vita anche in una scatola porta profumi, all’interno di due piccoli frigoriferi e in un video d’animazione.
Il filo rosso che lega l’ultimo ciclo di opere di Elisa Gallenca consiste in una riflessione sulla condizione esistenziale - con chiari rimandi psicologici e introspettivi – che si sviluppa attraverso la sua nuova ricerca pittorica.
Elisa Gallenca è nata nel 1971 a Torino, dove vive e lavora.
Principali mostre personali:
2007 – Soundtrack, Tad Conceptstore, Roma; 2006 – Painting me softely, Duetart gallery, Varese; 2003 – DOg IT YOURSELF, 41 artecontemporanea, Torino; 2001 – Elisa Gallenca, Elke Warth, Galleria Es, Torino.
Principali mostre collettive:
2006 – Allarmi 2. Il cambio della guardia, Caserma De Cristoforis, Como; Dodici pittori italiani. Dieci anni dopo, In Arco, Torino; In sede ’05, Assessorato alla Cultura, Torino; 2004 – Mujeres al borde de un ataque de nervios, Francesco Pantaleone artecontemporanea, Palermo.
nuova mostra personale dell’artista torinese Elisa Gallenca, a cura di Luca
Beatrice.
L’equipe del dottor David Grainger, a capo della Pronostics Ltd, compagnia di diagnosi mediche all’avanguardia, ha trovato l’equazione della donna perfetta. La formula S=0,4c/Hd (1-FL/FW) al quadrato + Bw al quadrato/BL (T+0,33a + WH) corrisponderebbe, in pratica, all’indimenticabile Rita Hayworth di Gilda (1946): prosperosa, attraente, gambe lunghe, sguardo birichino. Naturalmente, come ogni ideale, fede o vagheggiamento, siamo liberi di modificarlo e interpretarlo a piacere.
La personale di Elisa Gallenca (Torino, 1971) prende spunto da un catalogo di carte da parati degli anni ‘40 su cui qualcuno all’epoca ha incollato ritagli fotografici che raffigurano diversi tipi di bellezze femminili, elaborando una classificazione precisa e ragionata, un vero e proprio studio. Le opere dell’artista, sempre attenta al tema dell’identità e alla sua percezione, ripercorrono l’ossessione dell’ignoto collezionista. Come nel curioso album, negli oli su tela di Gallenca le figure eteree e senza tempo vengono inserite in un contesto iperdecorativo arricchito dall’inserto di frammenti di carta da parati e bordure d’epoca. Alcuni dipinti sono dedicati a giovani donne in pose da dive del cinema, altri hanno come protagonisti coppie che suggeriscono un ideale d’amore talmente perfetto da apparire parossistico; le installazioni sono invece realizzate con prototipi di mobili in miniatura che, sempre negli anni ’40, servivano per mostrare ipotesi di arredo agli acquirenti. Questi mobiletti fanno da sfondo alle sagome delle immagini fotografiche dell’album. Il risultato è una mise en scene tragicomica che prende vita anche in una scatola porta profumi, all’interno di due piccoli frigoriferi e in un video d’animazione.
Il filo rosso che lega l’ultimo ciclo di opere di Elisa Gallenca consiste in una riflessione sulla condizione esistenziale - con chiari rimandi psicologici e introspettivi – che si sviluppa attraverso la sua nuova ricerca pittorica.
Elisa Gallenca è nata nel 1971 a Torino, dove vive e lavora.
Principali mostre personali:
2007 – Soundtrack, Tad Conceptstore, Roma; 2006 – Painting me softely, Duetart gallery, Varese; 2003 – DOg IT YOURSELF, 41 artecontemporanea, Torino; 2001 – Elisa Gallenca, Elke Warth, Galleria Es, Torino.
Principali mostre collettive:
2006 – Allarmi 2. Il cambio della guardia, Caserma De Cristoforis, Como; Dodici pittori italiani. Dieci anni dopo, In Arco, Torino; In sede ’05, Assessorato alla Cultura, Torino; 2004 – Mujeres al borde de un ataque de nervios, Francesco Pantaleone artecontemporanea, Palermo.
20
settembre 2007
Elisa Gallenca – Due gambe e un sorriso (o viceversa)
Dal 20 settembre al 03 novembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA IN ARCO
Torino, Piazza Vittorio Veneto, 3, (Torino)
Torino, Piazza Vittorio Veneto, 3, (Torino)
Orario di apertura
mart - sab - dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30
Vernissage
20 Settembre 2007, ore 18.30
Autore
Curatore