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Giampaolo Di Cocco – La Gaia Morte
Di Cocco ha realizzato molte opere di relazione arte-architettura in Italia, Francia e Germania, collocando installazioni permanenti in spazi pubblici e privati
Comunicato stampa
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Martedì 18 settembre si inaugura presso la Fondazione Mudima la mostra dell’artista
fiorentino Giampaolo Di Cocco.
Di Cocco ha realizzato molte opere di relazione arte-architettura in Italia, Francia e Germania,
collocando installazioni permanenti in spazi pubblici e privati.
Temi ricorrenti del suo lavoro sono i Grandi Naufragi (installazioni complesse, raffiguranti relitti
di aerei, navi, sommergibili in acciaio, marmi, alluminio, con fontane, meccanizzazioni, sonorizzazioni), i Grandi Animali (ricordiamo “Ars Moriendi/Il cimitero degli elefanti” all’Uni-
versità di Firenze nel 2006) e le “Transustanziazioni” (ad esempio quella di Villa Imbarcati-Gori
a Pistoia nel 1997).
In questa mostra milanese Di Cocco presenta alcuni dei suoi Grandi Animali ed una nuova installazione spaziale dal titolo “Hind I/La Gaia Morte”, che coinvolge il grande spazio della
Fondazione Mudima con un elicottero d’assalto che si sfalda in cento elementi.
Introduce il catalogo di questa mostra dedicata a Giuseppe Pontiggia, con il quale l’artista ha intrattenuto un epistolario protrattosi per dodici anni, un testo del Professor Gillo Dorfles, seguito dal saggio “Erotismo e Transustanziazione” di Francesca Marianna Consonni, uno scritto di
Giorgio Di Genova ed un’intervista all’artista di Gianluca Ranzi.
Oltre a Gillo Dorfles, che si occupa dall’82 del lavoro di Di Cocco, hanno scritto fra gli altri
sull’artista fiorentino, Pierre Restany, Giuseppe Pontiggia, Ursula Prinz, Omar Calabrese, Wolfgang Becker, Bruno Corà, David Galloway.
fiorentino Giampaolo Di Cocco.
Di Cocco ha realizzato molte opere di relazione arte-architettura in Italia, Francia e Germania,
collocando installazioni permanenti in spazi pubblici e privati.
Temi ricorrenti del suo lavoro sono i Grandi Naufragi (installazioni complesse, raffiguranti relitti
di aerei, navi, sommergibili in acciaio, marmi, alluminio, con fontane, meccanizzazioni, sonorizzazioni), i Grandi Animali (ricordiamo “Ars Moriendi/Il cimitero degli elefanti” all’Uni-
versità di Firenze nel 2006) e le “Transustanziazioni” (ad esempio quella di Villa Imbarcati-Gori
a Pistoia nel 1997).
In questa mostra milanese Di Cocco presenta alcuni dei suoi Grandi Animali ed una nuova installazione spaziale dal titolo “Hind I/La Gaia Morte”, che coinvolge il grande spazio della
Fondazione Mudima con un elicottero d’assalto che si sfalda in cento elementi.
Introduce il catalogo di questa mostra dedicata a Giuseppe Pontiggia, con il quale l’artista ha intrattenuto un epistolario protrattosi per dodici anni, un testo del Professor Gillo Dorfles, seguito dal saggio “Erotismo e Transustanziazione” di Francesca Marianna Consonni, uno scritto di
Giorgio Di Genova ed un’intervista all’artista di Gianluca Ranzi.
Oltre a Gillo Dorfles, che si occupa dall’82 del lavoro di Di Cocco, hanno scritto fra gli altri
sull’artista fiorentino, Pierre Restany, Giuseppe Pontiggia, Ursula Prinz, Omar Calabrese, Wolfgang Becker, Bruno Corà, David Galloway.
18
settembre 2007
Giampaolo Di Cocco – La Gaia Morte
Dal 18 settembre al 06 ottobre 2007
fotografia
Location
FONDAZIONE MUDIMA
Milano, Via Alessandro Tadino, 26, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 26, (Milano)
Orario di apertura
lun/ven ore 11/13 – 16/19,30
sabato 6 ottobre, giornata del Contemporaneo / Musei Aperti aperto dalle ore 11 alle 22
Vernissage
18 Settembre 2007, ore 19
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