Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’arte come amante
collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Collezionare, non vuol dire solo allineare firme indifferenziate anche se
costose ma dare un’identità, un riflesso della propria personalità,
ordinando soggettivamente opere di un particolare e proprio interesse.
Guardare un quadro, desiderando di possederlo per viverlo, è sempre un atto
civile che inizia ed è sempre un qualcosa di nuovo che ti fa “giocare con la
gioventù” per iniziare (è sempre un inizio) a crescere e a riprodurre
cultura. Collezionare è un bisogno erotico, oltre che intellettuale, perché
l’Arte è una autentica, sfacciata, esigente “amante” in quanto il
collezionista (una volta si diceva l’amateur) è attratto appassionatamente,
predilige, sceglie liberamente, né ha bisogno desiderando fortemente quello
che vede con lo sguardo, la mente, col rigonfiamento del petto in quanto
emozionato.
L’Arte oltre che essere produzione di differenza è differente da tutti gli
altri amori perché possedere un’opera è un desiderio così corposo e denso
che lo capisce solo chi si concede (all’Arte!).
E’ un’autentica relazione, quasi indicibile, a volte segreta ma
fortunatamente lecita e non, come nella maggior parte dei raccoglitori
dell’”attualità” che non sono solo apparenza se non seduzioni illusorie.
Il collezionista che presentiamo è un amico che non vuole competere con
nessuno ma ancora si emoziona; vuol ancora capire la qualità se non
l’importanza dell’opera anche di quella non ancora omologata. Esiste una
silenziosa intimità che non si preoccupa del percorso storico e nemmeno
della sicurezza della presentazione contrapposta al dubbio della
rappresentazione.
Estratto dalla presentazione del curatore Concetto Pozzati
costose ma dare un’identità, un riflesso della propria personalità,
ordinando soggettivamente opere di un particolare e proprio interesse.
Guardare un quadro, desiderando di possederlo per viverlo, è sempre un atto
civile che inizia ed è sempre un qualcosa di nuovo che ti fa “giocare con la
gioventù” per iniziare (è sempre un inizio) a crescere e a riprodurre
cultura. Collezionare è un bisogno erotico, oltre che intellettuale, perché
l’Arte è una autentica, sfacciata, esigente “amante” in quanto il
collezionista (una volta si diceva l’amateur) è attratto appassionatamente,
predilige, sceglie liberamente, né ha bisogno desiderando fortemente quello
che vede con lo sguardo, la mente, col rigonfiamento del petto in quanto
emozionato.
L’Arte oltre che essere produzione di differenza è differente da tutti gli
altri amori perché possedere un’opera è un desiderio così corposo e denso
che lo capisce solo chi si concede (all’Arte!).
E’ un’autentica relazione, quasi indicibile, a volte segreta ma
fortunatamente lecita e non, come nella maggior parte dei raccoglitori
dell’”attualità” che non sono solo apparenza se non seduzioni illusorie.
Il collezionista che presentiamo è un amico che non vuole competere con
nessuno ma ancora si emoziona; vuol ancora capire la qualità se non
l’importanza dell’opera anche di quella non ancora omologata. Esiste una
silenziosa intimità che non si preoccupa del percorso storico e nemmeno
della sicurezza della presentazione contrapposta al dubbio della
rappresentazione.
Estratto dalla presentazione del curatore Concetto Pozzati
23
settembre 2007
L’arte come amante
Dal 23 settembre al 30 dicembre 2007
Location
CASA DEL MANTEGNA
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Orario di apertura
Dal Martedì alla Domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 ore 18
Curatore