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Agostino Ferrari
Opere dal 1980 al 2007
Comunicato stampa
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BIOGRAFIA AGOSTINO FERRARI
Nasce a Milano il 9 novembre 1939, inizia professionalmente l’attività artistica nel 1959.
Nel 1961 inaugura la sua prima personale alla galleria Pater di Milano presentata dal critico d’arte Giorgio Kaisserlian. Nel 1962 con gli amici pittori Vermi, Verga, Sordini, La Pietra e il poeta Alberto Lucia, fonda il “Gruppo del Cenobio” ; questo gruppo lascia una testimonianza importante nella poliedrica situazione artistica milanese di quel periodo, con l’attuazione di una ricerca segnica “Minimalista”. Il segno sarà appunto il filo conduttore della sua ricerca fino ad oggi.
Dal 1963 il segno si tramuta in una vera e propria scrittura, una grafia policroma, dinamica.
Nel biennio ‘64/’65 è a New York dove conosce Lichtenstein, Rauschemberg, Nevelson, Jasper Johns ed altri artisti presso la galleria Castelli.
Dal 1966 al 1967 vi è in lui una tendenza alla plasticità che lo porta a ricercare la possibilità di mettere in relazione il segno con una Forma totale, Lucio Fontana presenta una sua mostra.
Nel contempo, e fino al 1971, Ferrari riprende la ricerca sul segno e realizza quadri dove su una superficie trasparente rappresenta il Segno Simbolo, in rilievo il Segno Fisico Positivo e intagliato il Segno Fisico Negativo. E’ il Teatro del segno.
Dal 1972 al 1975 cerca di determinare le relazioni psicologiche che hanno su di lui i colori, ed in particolare le interrelazioni di questi ultimi con i segni e le forme. Alle opere che realizza dà il titolo di Segno forma colore.
Nel 1976 espone al palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1978 emerge il desiderio di esprimersi ancora con il segno, in quanto è l’unico elemento ad avere una maggiore aderenza ai suoi stati d’animo. Realizza così opere composte da segni-segnali come “cenni” dai colori ridenti, nel tentativo di dar vita ad una pittura segnica non impegnata. Le esposizioni a livello internazionale si susseguono: New York, Bruxelles, Dallas, Berlino, Bonn, Francoforte, Colonia, etc.
Dal 1979 al 1982 il segno ritorna a predominare per dar corpo ad opere che si riferiscono al tempo e alla memoria. Dal 1983 il suo lavoro segnico s’incentra sugli Eventi, nei quali il segno è totalmente libero da sovrastrutture e si realizza nella sua totalità. Ma il segno non si identifca solo come scrittura, è segno-simbolo, emblema, realizzato con l’uso di sabbia in quanto materiale di grande “teatralità tattile”.
Nel 1987 partecipa alle mostre “Pittura-Scrittura-Pittura” a cura di Filiberto Menna, Fulvio Abbate e Matteo d’Ambrosio presso importanti spazi pubblici e centri culturali.
Nel 1991 Luciano Caramel presenta l’opera monografica di Agostino Ferrari edizioni Electa.
Nel 1995 partecipa ad una serie di quattro mostre sul Gruppo del Cenobio, la prima delle quali a Brescia al Palazzo Martinengo.
Nel 1997 con il Gruppo del Cenobio presenta “Cenobio e nuova Scrittura” presso la Stadtische Galeria Wolfsburg Schloss di Wlofsburg in Germania.
Nel 2002 espone ad Osaka in Giappone.
Nel 2005 espone alla Quadriennale di Roma.
Dal 1980 ad oggi espone in molte città europee ed è presente nelle fiere italiane ed internazionali d’arte.
Agostino Ferrari vive e lavora a Milano.
Nasce a Milano il 9 novembre 1939, inizia professionalmente l’attività artistica nel 1959.
Nel 1961 inaugura la sua prima personale alla galleria Pater di Milano presentata dal critico d’arte Giorgio Kaisserlian. Nel 1962 con gli amici pittori Vermi, Verga, Sordini, La Pietra e il poeta Alberto Lucia, fonda il “Gruppo del Cenobio” ; questo gruppo lascia una testimonianza importante nella poliedrica situazione artistica milanese di quel periodo, con l’attuazione di una ricerca segnica “Minimalista”. Il segno sarà appunto il filo conduttore della sua ricerca fino ad oggi.
Dal 1963 il segno si tramuta in una vera e propria scrittura, una grafia policroma, dinamica.
Nel biennio ‘64/’65 è a New York dove conosce Lichtenstein, Rauschemberg, Nevelson, Jasper Johns ed altri artisti presso la galleria Castelli.
Dal 1966 al 1967 vi è in lui una tendenza alla plasticità che lo porta a ricercare la possibilità di mettere in relazione il segno con una Forma totale, Lucio Fontana presenta una sua mostra.
Nel contempo, e fino al 1971, Ferrari riprende la ricerca sul segno e realizza quadri dove su una superficie trasparente rappresenta il Segno Simbolo, in rilievo il Segno Fisico Positivo e intagliato il Segno Fisico Negativo. E’ il Teatro del segno.
Dal 1972 al 1975 cerca di determinare le relazioni psicologiche che hanno su di lui i colori, ed in particolare le interrelazioni di questi ultimi con i segni e le forme. Alle opere che realizza dà il titolo di Segno forma colore.
Nel 1976 espone al palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1978 emerge il desiderio di esprimersi ancora con il segno, in quanto è l’unico elemento ad avere una maggiore aderenza ai suoi stati d’animo. Realizza così opere composte da segni-segnali come “cenni” dai colori ridenti, nel tentativo di dar vita ad una pittura segnica non impegnata. Le esposizioni a livello internazionale si susseguono: New York, Bruxelles, Dallas, Berlino, Bonn, Francoforte, Colonia, etc.
Dal 1979 al 1982 il segno ritorna a predominare per dar corpo ad opere che si riferiscono al tempo e alla memoria. Dal 1983 il suo lavoro segnico s’incentra sugli Eventi, nei quali il segno è totalmente libero da sovrastrutture e si realizza nella sua totalità. Ma il segno non si identifca solo come scrittura, è segno-simbolo, emblema, realizzato con l’uso di sabbia in quanto materiale di grande “teatralità tattile”.
Nel 1987 partecipa alle mostre “Pittura-Scrittura-Pittura” a cura di Filiberto Menna, Fulvio Abbate e Matteo d’Ambrosio presso importanti spazi pubblici e centri culturali.
Nel 1991 Luciano Caramel presenta l’opera monografica di Agostino Ferrari edizioni Electa.
Nel 1995 partecipa ad una serie di quattro mostre sul Gruppo del Cenobio, la prima delle quali a Brescia al Palazzo Martinengo.
Nel 1997 con il Gruppo del Cenobio presenta “Cenobio e nuova Scrittura” presso la Stadtische Galeria Wolfsburg Schloss di Wlofsburg in Germania.
Nel 2002 espone ad Osaka in Giappone.
Nel 2005 espone alla Quadriennale di Roma.
Dal 1980 ad oggi espone in molte città europee ed è presente nelle fiere italiane ed internazionali d’arte.
Agostino Ferrari vive e lavora a Milano.
27
ottobre 2007
Agostino Ferrari
Dal 27 ottobre al 31 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CENTRO STECCATA
Parma, Strada Giuseppe Garibaldi, 23, (Parma)
Parma, Strada Giuseppe Garibaldi, 23, (Parma)
Orario di apertura
10.30 - 13 e 15.30 - 19.30; chiusura domenica - festivi su appuntamento
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 17
Autore