Aprirà venerdì 5 ottobre 2007 negli spazi del Polo Manutenzione Autobus|ANM di Napoli in via Galileo Ferraris 49, la mostra lavoro in città, un progetto di documentazione fotografica sul mondo del lavoro in Campania promosso da CGIL NIdiL di Napoli, prodotto dall'Accademia delle Arti Audiovisive in collaborazione e d'intesa con FotografiSenzaFrontiere onlus.

L'esposizione sarà aperta al pubblico dalle 11.00 alle 18.00 nei quattro week-end del 6 e 7, 13 e 14, 20 e 21, 27 e 28 del mese di ottobre. La mostra, a cura di Paola Riccardi, raccoglie sessanta fotografie di Andrea Corazzi, Giorgio Palmera, Emiliano Scatarzi. Un inedito viaggio tra i luoghi del lavoro campano ridisegnati dal nuovo utilizzo di ex stabilimenti industriali sopravvissuti alle loro funzioni e ragioni d'origine. Una ricognizione di luoghi-simbolo, come la ex-Olivetti di Pozzuoli o l'Italsider di Bagnoli, oggi reinventati e riutilizzati dall'industria primaria in settori differenti.

Con stili e sensibilità originali, i tre fotografi concorrono a tracciare un'ideale geografia del lavoro in Campania, efficacemente restituita dall'abile gioco dei loro singoli sguardi su temi, soggetti o ambiti da ognuno privilegiati. Così Andrea Corazzi, con la sua particolare propensione al dettaglio significativo e la tecnica del pola-tranfer, ha dedicato l'attenzione ai macchinari e agli oggetti presenti nello scenario industriale; Giorgio Palmera, con le sue panoramiche di ampio respiro, rigorosamente in bianco/nero, ha guardato alla scena complessiva, agli ambienti, alle azioni del lavoro; Emiliano Scatarzi, con i colori sgargianti del cross-processing, ha posato il suo sguardo principalmente sulle persone, realizzando soprattutto ritratti. Tre fotografi, due dei quali provenienti dal mondo pubblicitario, tre reporter impegnati in progetti solidali in aree depresse del mondo nell'ambito delle iniziative di FotografiSenzaFrontiere onlus (da loro fondata nel 2002), riuniti in questa occasione per una ricerca fotografica che mira a documentare e a valorizzare una cultura e un immaginario della nostra storia recente.

Completano l'esposizione alcune istantanee di backstage di Saùl Palma Cruz che ritraggono il gruppo dei tre fotografi al lavoro. Una serie di interviste e racconti di vita lavorativa, raccolti e rieditati da Gino Bianchi e altri riferimenti letterari si accompagnano alle fotografie; testi esplicativi e al tempo stesso evocativi, in un quadro narrativo che conduce lo spettatore nel ventre dell'industria e della sua tradizione.

Una mostra sapientemente e volutamente allestita proprio in uno spazio industriale, grazie alle strutture espositive progettate dalla scenografa Daria Battilana.