Un cielo scuro popolato da stelle (?) rosse, un pianoforte a coda dal quale si sprigionano fiamme,

tutto ciò sotto gli occhi distratti di un gruppetto di personaggi in costume che ballano cantando a squarciagola jingle natalizi: una situazione apparentemente surreale, quasi idilliaca, che però come è nella tradizione di Giovanni Albanese nasconde ben altro. Il nostro, infatti, prende partito trasformando non solo “object trouvè” ma circostanze che hanno a che fare con la cronaca , anzi meglio, con la storia contemporanea, confondendo le acque con sottili alchimie.

Una mostra tutta da gustare, piena di sorprese e di effetti speciali, contaminata forse dall’altra passione di Giovanni, il cinema.



Eclettico,amante dei film di fantascienza e regista lui stesso, l'artista romano Giovanni Albanese gioca con i materiali elettrici e gli ingranaggi meccanici con l'entusiasmo e la passione di un apprendista stregone, sempre pronto ad incantarci con qualche nuova creazione. Nel 2002 gli è stato assegnato il Premio Pino Pascali per l’Arte Contemporanea. Ha firmato la regia di “ A.A.A. Achille”, film scritto con Vincenzo Cerami,che ha vinto il Grifone d’oro per l’opera prima al Giffoni Film Festival del 2003.