Una "pittura-non pittura", un cesellare con il bisturi su un'immagine da far uscire dalla carta. Come Michelangelo diceva di "liberare" le sue sculture dalla materia così Sandro Palmieri libera a colpi di bisturi le forme dal nascosto della carta sovrapposta. Con una tecnica innovativa sono rappresentate immagini che ispirandosi alla Divina Commedia arrivano a spaziare poi fino alle ansie dell'uomo di oggi con un crescendo che trova la sua quiete in luoghi di mistero. I dipinti invece, (tele di dimensioni cm.180x200) riproducono ambienti campestri e non solo ai quali il pittore si è ispirato quasi ad alleggerire un suo interiore vissuto. E' la prima personale del giovane artista marchigiano (nato a Treia - Macerata) prestato alla Toscana da un decennio.