Dall’8 settembre al 22 settembre 2007 presso la vecchia Chiesa di Capolona (AR), si tiene la mostra di sculture dell’artista Livio Paolantoni.

Artista capace di evocare intime profondità e valori morali attraverso lo spessore reale e tangibile di mani che si intrecciano, di sguardi intensi, di teste classicamente impostate e di profili solidamente delineati Paolantoni continua a prediligere, anche nelle opere recenti, lo spessore e il volume della materia, intesa come emblema della profondità dell’intimo e trattata come scenario di emozioni e di sentimenti umani. Elemento costante, infatti, è diventato l’intreccio delle “masse” marmoree, che nell’assumere aspetti indefiniti e come tali privi di contorni netti, esprimono la forza intrinseca della materia stessa, diventando simbolo di travolgenti e forti passioni e proiettando all’esterno energia vitale.

La mostra, curata dallo storico dell’arte Liletta Fornasari, ha il pregio, nonostante il numero limitato di opere, di far emergere anzi di trasmettere la forza espressiva di questo artista, il quale riesce a dominare e a piegare la dura materia facendo di essa “un mezzo” per raccontare una realtà che va oltre il visibile.