Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Diego Scroppo – Senza luce
Senza luce è una sorta di investigazione tridimensionale dell’Origine
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 20 settembre 2007, alle ore 19.00, presso Guido Costa Projects, si inaugura la prima personale del giovane artista torinese Diego Scroppo.
Senza luce è una sorta di investigazione tridimensionale dell’Origine.
Nata come mostra di pittura, destinata a raccogliere una piccola porzione della cospicua produzione pittorica dell’artista (smalti e pigmenti artificiali su supporti plastici, rigorosamente in bianco e nero), tale selezione si è via via arricchita di nuovi livelli significanti, fino a raggiungere la tridimensionalità, sotto la forma di ibridazione di contenuto e contenitore, di quadro e cornice. Un processo, questo, per molti versi schiettamente biologico, quasi l’immagine piatta avesse avuto bisogno della profondità per animarsi e per collocarsi più agevolmente nello spazio della galleria.
I vari patterns pittorici utilizzati da Diego Scroppo (astrazioni fluide, sensuali e fortemente materiche, lavorate con la pazienza del miniatore), si sono così replicati e gonfiati, allungati e ripiegati su se stessi. In altre parole: hanno ripercorso una sorta di progressione filogenetica, fino ad assumere forme zoomorfe da bestiario fantastico.
Le immagini hanno preso un corpo, inghiottite e vivificate dal loro stesso elan vital.
Il risultato, fortemente narrativo, ricorda per molti versi l’aspetto paradossale delle forme di vita abissali, nate nel buio delle profondità oceaniche, laddove la radicalità delle condizioni di vita spinge la natura verso l’impossibile. E sul filo dell’impossibile (a un passo dalle forme grottesche di HR Giger, o di certo manierismo surrealista), Diego Scroppo conduce anche la sua proposta formale, declinando una sorta di neoclassicismo alieno, marziano, nel solco però della pura scultura, quella tradizionalissima del marmo e della pietra (ma ora sintetica e lisergica).
In questa luce, o meglio, in questa molle e pulsante oscurità, si spiega la presenza viva che accompagna la mostra, ed in cui, come in un buco nero, vengono risucchiate tutte le forme, tutti i colori, tutti i significati e le forze primigenie.
Come in una luce nel buio.
Senza luce è una sorta di investigazione tridimensionale dell’Origine.
Nata come mostra di pittura, destinata a raccogliere una piccola porzione della cospicua produzione pittorica dell’artista (smalti e pigmenti artificiali su supporti plastici, rigorosamente in bianco e nero), tale selezione si è via via arricchita di nuovi livelli significanti, fino a raggiungere la tridimensionalità, sotto la forma di ibridazione di contenuto e contenitore, di quadro e cornice. Un processo, questo, per molti versi schiettamente biologico, quasi l’immagine piatta avesse avuto bisogno della profondità per animarsi e per collocarsi più agevolmente nello spazio della galleria.
I vari patterns pittorici utilizzati da Diego Scroppo (astrazioni fluide, sensuali e fortemente materiche, lavorate con la pazienza del miniatore), si sono così replicati e gonfiati, allungati e ripiegati su se stessi. In altre parole: hanno ripercorso una sorta di progressione filogenetica, fino ad assumere forme zoomorfe da bestiario fantastico.
Le immagini hanno preso un corpo, inghiottite e vivificate dal loro stesso elan vital.
Il risultato, fortemente narrativo, ricorda per molti versi l’aspetto paradossale delle forme di vita abissali, nate nel buio delle profondità oceaniche, laddove la radicalità delle condizioni di vita spinge la natura verso l’impossibile. E sul filo dell’impossibile (a un passo dalle forme grottesche di HR Giger, o di certo manierismo surrealista), Diego Scroppo conduce anche la sua proposta formale, declinando una sorta di neoclassicismo alieno, marziano, nel solco però della pura scultura, quella tradizionalissima del marmo e della pietra (ma ora sintetica e lisergica).
In questa luce, o meglio, in questa molle e pulsante oscurità, si spiega la presenza viva che accompagna la mostra, ed in cui, come in un buco nero, vengono risucchiate tutte le forme, tutti i colori, tutti i significati e le forze primigenie.
Come in una luce nel buio.
20
settembre 2007
Diego Scroppo – Senza luce
Dal 20 settembre al 31 ottobre 2007
giovane arte
Location
GUIDO COSTA PROJECTS
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Mazzini, 24, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedi al sabato 11-13 e 15-19
Vernissage
20 Settembre 2007, ore 19-24
Autore