Otto pitture su carta e sette hand-mades di Sergio Dangelo nella raffinata esposizione curata da Flaminio Gualdoni.
«..Pittura in prossimità di disegno..» dice Gualdoni che continua affermando: « Come sempre, d'altronde, Dangelo privilegia materie secche e concettualmente astratte, quasi a non voler aggravare lo statuto mentalistico dell'immagine con la densità del corpo pittorico..».
A questa sequenza di opere - fondamentale per tutte la cornice rouge clavecin - si affiancano alcuni storici hand-mades, così chiamati da Duchamp perchè parenti in animo dei suoi ready-mades.
Un lampo sottile ed incisivo come tutte le mostre del maestro surrealista.
