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Sogni Urbani – Biagio Castilletti
ciclo di mostre dedicato al rapporto tra arte e città
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 21 settembre, alle ore 18.00, la Galleria Il Sole Arte Contemporanea inaugura la nuova stagione espositiva con un ciclo di mostre dedicato al rapporto tra arte e città. Un percorso nell’immaginario urbano, scandito da cinque personali che verranno inaugurate ogni venerdì fino alla chiusura prevista il 25 ottobre.
La città, divenuta sostanza dell’arte, viene trasformata dai cinque artisti in un vero e proprio materiale compositivo in cui sono tradotte le impressioni e le emozioni suscitate dall’ambiente urbano, sia esso reale sia invece soltanto fantasticato.
Nel corso dell’Inaugurazione verrà presentato il catalogo della rassegna, con testo a cura di Lauretta Colonnelli. La giornalista e critica d’arte coglie differenze e corrispondenze nei percorsi di ricerca di ciascun artista, rilevando un tratto comune nell’uso del medium pittorico, nel ritorno alla figurazione, nel riferimento costante alle principali correnti artistiche americane.
Biagio Castilletti aprirà il ciclo pittorico esponendo ventitrè vedute urbane in cui l’artista “si tuffa nel caos delle strade cittadine strabordanti di traffico e di varia umanità. Ma ha trovato il modo di rappresentarle con la nitidezza di una fotografia ritoccata o di una incisione. Questo si pensa guardandole da lontano. Invece, osservando da vicino, le sue assomigliano quasi ad opere astratte, con quelle ampie campiture di grigio e di nero sulle quali l’artista scrive, letteralmente, con un sottile pennello intinto nel bianco, file di parole illeggibili” (Lauretta Colonnelli).
Alessia Armeni è la seconda artista ad esporre negli spazi della galleria. Lauretta Colonnelli sottolinea la matrice hopperiana dei suoi lavori pur dichiarandone il superamento: “Figure che a un primo sguardo ricordano certi personaggi raccontati da Edward Hopper, perché appaiono impastate della stessa distanza e indifferenza. Ma senza l’estraniazione che Hopper vi infonde. Armeni persegue infatti anche la tradizione dei pittori che avvolgono la figura umana in un manto di luce, da Vermeer fino agli artisti del realismo italiano tra le due guerre del secolo scorso. Con una particolare ricerca che la porta verso nuovi risultati…”
Andrea Marcoccia è il terzo protagonista della rassegna e per l’occasione ha realizzato tele di grande formato che ritraggono grattacieli e vie cittadine invase da automobili e camion. “Marcoccia ha scelto l’Eur e le periferie verso Ostia, ha cominciato a ritrarre le facciate di vetro dei palazzoni, lo sky line del quartiere come si vede dalle rive del laghetto, le piste ciclabili in terra rossa, i cartelloni pubblicitari sovrastati dai grandi pini ad ombrello. Ma con un punto di vista diverso da quello del vedutista tradizionale. Marcoccia isola frammenti di paesaggio e li proietta sulla tela in prospettive audaci, che rimandano più alla storia della fotografia che a quella della pittura” (Lauretta Colonnelli).
Ernesto Morales è l’artista che più si discosta, secondo la Colonnelli, dalla ricerca americana; nelle sue tele infatti, ci allontaniamo dall’immaginario della metropoli globalizzata per immergerci nell’incanto della città sognata: “Lontane dal realismo che mette in risalto i particolari, le città di Morales sono piuttosto sogni di città, immagini conservate nella memoria che riemergono sbiadite come se fossero impresse da uno stampo troppo usato o corroso dal tempo. Torri e minareti, tetti e cupole, campanili e ponti sono sagome evanescenti, dipinte in tutte le sfumature dei bruni, contro cieli di madreperla”.
Gian Paolo Rabito chiuderà la rassegna presentando un gruppo di lavori che rievocano suggestioni dell’iperealismo americano anni Sessanta e della Pop Art. ”L’iperrealismo lo segue anche quando si immerge nel traffico del centro, quando ritrae le strade intasate di veicoli e i marciapiedi brulicanti di persone frettolose e indaffarate nei commerci. Lo segue quando si sposta in quartieri postindustriali come l’Ostiense per dipingere lo scheletro del gasometro, o nei quartieri multietnici per ritrarre vetrine di negozi con l’insegna in lingua straniera” (Lauretta Colonnelli).
La città, divenuta sostanza dell’arte, viene trasformata dai cinque artisti in un vero e proprio materiale compositivo in cui sono tradotte le impressioni e le emozioni suscitate dall’ambiente urbano, sia esso reale sia invece soltanto fantasticato.
Nel corso dell’Inaugurazione verrà presentato il catalogo della rassegna, con testo a cura di Lauretta Colonnelli. La giornalista e critica d’arte coglie differenze e corrispondenze nei percorsi di ricerca di ciascun artista, rilevando un tratto comune nell’uso del medium pittorico, nel ritorno alla figurazione, nel riferimento costante alle principali correnti artistiche americane.
Biagio Castilletti aprirà il ciclo pittorico esponendo ventitrè vedute urbane in cui l’artista “si tuffa nel caos delle strade cittadine strabordanti di traffico e di varia umanità. Ma ha trovato il modo di rappresentarle con la nitidezza di una fotografia ritoccata o di una incisione. Questo si pensa guardandole da lontano. Invece, osservando da vicino, le sue assomigliano quasi ad opere astratte, con quelle ampie campiture di grigio e di nero sulle quali l’artista scrive, letteralmente, con un sottile pennello intinto nel bianco, file di parole illeggibili” (Lauretta Colonnelli).
Alessia Armeni è la seconda artista ad esporre negli spazi della galleria. Lauretta Colonnelli sottolinea la matrice hopperiana dei suoi lavori pur dichiarandone il superamento: “Figure che a un primo sguardo ricordano certi personaggi raccontati da Edward Hopper, perché appaiono impastate della stessa distanza e indifferenza. Ma senza l’estraniazione che Hopper vi infonde. Armeni persegue infatti anche la tradizione dei pittori che avvolgono la figura umana in un manto di luce, da Vermeer fino agli artisti del realismo italiano tra le due guerre del secolo scorso. Con una particolare ricerca che la porta verso nuovi risultati…”
Andrea Marcoccia è il terzo protagonista della rassegna e per l’occasione ha realizzato tele di grande formato che ritraggono grattacieli e vie cittadine invase da automobili e camion. “Marcoccia ha scelto l’Eur e le periferie verso Ostia, ha cominciato a ritrarre le facciate di vetro dei palazzoni, lo sky line del quartiere come si vede dalle rive del laghetto, le piste ciclabili in terra rossa, i cartelloni pubblicitari sovrastati dai grandi pini ad ombrello. Ma con un punto di vista diverso da quello del vedutista tradizionale. Marcoccia isola frammenti di paesaggio e li proietta sulla tela in prospettive audaci, che rimandano più alla storia della fotografia che a quella della pittura” (Lauretta Colonnelli).
Ernesto Morales è l’artista che più si discosta, secondo la Colonnelli, dalla ricerca americana; nelle sue tele infatti, ci allontaniamo dall’immaginario della metropoli globalizzata per immergerci nell’incanto della città sognata: “Lontane dal realismo che mette in risalto i particolari, le città di Morales sono piuttosto sogni di città, immagini conservate nella memoria che riemergono sbiadite come se fossero impresse da uno stampo troppo usato o corroso dal tempo. Torri e minareti, tetti e cupole, campanili e ponti sono sagome evanescenti, dipinte in tutte le sfumature dei bruni, contro cieli di madreperla”.
Gian Paolo Rabito chiuderà la rassegna presentando un gruppo di lavori che rievocano suggestioni dell’iperealismo americano anni Sessanta e della Pop Art. ”L’iperrealismo lo segue anche quando si immerge nel traffico del centro, quando ritrae le strade intasate di veicoli e i marciapiedi brulicanti di persone frettolose e indaffarate nei commerci. Lo segue quando si sposta in quartieri postindustriali come l’Ostiense per dipingere lo scheletro del gasometro, o nei quartieri multietnici per ritrarre vetrine di negozi con l’insegna in lingua straniera” (Lauretta Colonnelli).
21
settembre 2007
Sogni Urbani – Biagio Castilletti
Dal 21 al 27 settembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL SOLE
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 15:30 -19:30
Vernissage
21 Settembre 2007, ore 18
Autore