ì al sabato dalle ore 16,00 alle ore 19,30

La mostra si struttura nello spazio espositivo della galleria evidenziando il dualismo tra spazio ideale e spazio storico. Per fare ciò l’artista costruisce uno spazio espositivo ad hoc per le sue opere differenziandolo da qualsiasi elemento infrastrutturale che tuttavia rimane evidente come differenza, sottolineata dalle pareti interne di un cubo bianco e da un faro colorato rivolto verso l’affresco del soffitto.

Le opere esposte, tutte stampe fotografiche digitali, hanno come soggetto oggetti trovati e ritagliati dal flusso del reale secondo il principio del “ready-made”, con un atteggiamento da flâneur/straccivendolo, e quindi razionalmente ricondotti ad una serie dove riemerge la differenza tra ciò che rimane e ciò che cambia.

Lo spazio sotterraneo, metaforicamente usato come luogo dell’inconscio, ospita un video e cinque immagini circolari frutto di una vorticosa astrazione irrazionale condotta da una passionalità che ci fa sprofondare nel caos.