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Gianfranco Ferroni
Saranno esposte circa trenta opere tra oli, tecniche miste e incisioni,
rappresentative del percorso artistico del pittore
Comunicato stampa
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Gianfranco Ferroni nasce a Livorno nel 1927. Nel 1944 si trasferisce a Milano dove vive anni di inquietudine ed insoddisfazione alla ricerca di uno stile proprio. Dopo una formazione autodidatta verso la metà degli anni Cinquanta, entra a far parte del gruppo del “Realismo esistenziale” con Banchieri, Ceretti, Guerreschi, Romagnoni, Vaglieri. Il loro è un realismo espressionista svincolato dalla partecipazione attiva alla politica e privo di ideologismi. Dal 1957 si dedica all'acquaforte e all'incisione, che gli frutta nel 1963 il Premio Biella. A partire dai primi anni sessanta la pittura di Ferroni si avvicina alla cultura pop evidenziando una forte dialettica tra disegno, incisione e pittura, unita al suo impegno sociale e all’attenzione per la resa dello spazio diviso in sezioni e campiture cromatiche, dove si collocano sequenze differenti di un racconto esistenziale. Questa nuova dimensione introduce lo stile degli anni a venire. Negli anni Settanta-Ottanta, infatti, nelle sue opere assistiamo alla svolta intimistica dell’autoritratto, che prenderà le spoglie di un ombra, del suo studio, del cavalletto, del suo lettino sfatto, degli strumenti o delle cose di ogni giorno sul tavolino da lavoro, delle stanze abbandonate. Fra le numerose presenze in mostre in Italia e all’estero si ricordano: le Biennali di Venezia del 1950, ‘58, ‘64, ‘68, ‘82, le Quadriennali di Roma del ‘59, del ‘72 e del ’99, dove gli è stato assegnato il premio per la pittura. Ferroni ha alternato la sua attività tra Milano e Bergamo fino alla fine dei suoi giorni, avvenuta a Bergamo nel 2001. Le due città hanno voluto ricordarlo quest’anno con due personali, una a Palazzo Reale a Milano e l’altra Palazzo della Ragione a Bergamo.
“[…] Sovrana è la luce. Questa è la grande conquista che pone Ferroni diverso, nuovo, e potente creatore, non solo entro la sua generazione, ma in tutta la seconda parte del Novecento italiano. È una luce nitida, cristallina, ma priva di fisicità; fantastica, senza fonte precisa di origine, invade lo spazio, a volte come impalpabile nebbia, a volte come irradiata a zone; crea a volte gli oggetti contornandoli e fornendo loro volume, a volte li penetra, li trapassa, li imbibisce. È luce del vero e luce dello spirito,in una stretta fusione […].” (Roberto Tassi)
“[…] Sovrana è la luce. Questa è la grande conquista che pone Ferroni diverso, nuovo, e potente creatore, non solo entro la sua generazione, ma in tutta la seconda parte del Novecento italiano. È una luce nitida, cristallina, ma priva di fisicità; fantastica, senza fonte precisa di origine, invade lo spazio, a volte come impalpabile nebbia, a volte come irradiata a zone; crea a volte gli oggetti contornandoli e fornendo loro volume, a volte li penetra, li trapassa, li imbibisce. È luce del vero e luce dello spirito,in una stretta fusione […].” (Roberto Tassi)
06
ottobre 2007
Gianfranco Ferroni
Dal 06 ottobre all'otto novembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA STEFANO FORNI
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10/12.30 - 16/19.30. Apertura straordinaria sabato 27 e domenica 28 Ottobre
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 17.00
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