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Incontro con Cahen, Attié, Drioli, Esposito, Zanardi
incontro organizzato in occasione della pubblicazione del doppio quaderno dell’Alfabeto urbano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
incontro con
Jo Attié, Robert Cahen
Alessandra Drioli, Patrizio Esposito, Maurizio Zanardi
in occasione della pubblicazione
del doppio quaderno dell’Alfabeto urbano
Robert Cahen dix-sept photographies plus une
Jo Attié un poème
Patrizio Esposito lungo il corpo
L’edizione, stampata in tiratura limitata con macchina laser, raccoglie due sequenze fotografiche inedite realizzate dagli autori nel 1969/1971 (dix-sept photographies plus une) e il 23 giugno 2006 (lungo il corpo), ed ospita i testi, altrettanto inediti, un poème e fotografare fotografie. La loro presentazione a Napoli precede gli incontri che si terranno entro fine anno in Francia, a Parigi e Mulhouse.
Robert Cahen e Patrizio Esposito avevano già presentato a Napoli due loro lavori nel giugno 2003. Nell’ambito della rassegna Tropico Mediterraneo, a cura di Giorgio Baratta e Alessandra Drioli, in differenti spazi dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Cahen aveva proposto la videoinstallazione Tombe, caduta di oggetti (collezione Frac Alsace 1997) e Patrizio Esposito le sequenze di fotografie Transiti e Dimore, in maggioranza polaroid, scattate dal 1984. Dall’incontro del 2003 a Napoli, i due autori hanno sviluppato un costante confronto e ipotizzato progetti comuni, che vedono ora un primo risultato nell’edizione visibile alla Fondazione Morra.
Di Tombe, Silvia Bordini ha scritto (Tropico Mediterraneo, 20003): “Tra le prime installazioni del videomaker Robert Cahen, Tombe si presenta come un quadro in movimento, una finestra dalla quale vediamo cadere oggetti quotidiani: utensili da cucina, abiti, giocattoli. Su di uno sfondo blu, che scopriamo essere l’acqua nella quale quelli che potrebbero essere i resti di un naufragio, si inabissano. La lentezza della loro discesa, apparentemente giustificata dal naturalismo del liquido che li avvolge, è in realtà una delle cifre costanti del lavoro di Cahen, che ha concentrato gran parte della sua sperimentazione video sul trattamento del tempo, proprio come su quello del suono e dell’immagine. […] Non è estranea neanche l’assonanza tra il verbo tomber (cadere) e tombe (tomba); d’altronde nel 1977, Cahen aveva dedicato alla topografia cimiteriale il film Ici repose (35 mm). I temi del passaggio, dell’assenza e della memoria, sono inoltre caratteristici della ricerca di questo autore, siano essi legati ai diversi luoghi della terra da cui trae continua ispirazione, si trovino invece all’interno di uno spazio rarefatto e artificiale come quello di Tombe” […].
Di Transiti, Antonio Neiwiller ha scritto (Transiti, edizioni Sintesi, 1991): “Sono partito / Ho visto / e voi mi avete visto. / Ho sentito / e voi mi avete sentito. / Ho toccato / e così anche voi. / ho cercato di trasformare in immagini / questo impulso invisibile, / ma qualcosa scuoteva / l’immobilità di queste inquadrature; / ne ho controllato i toni / i colori, le campiture, / strato dopo strato; / le ho viste distanti / lontane / più grandi; / sono diventate spazi contesi / tra il buio e la luce […] ora guardo il libro / che è diventato / luogo ed evento, /e sono pronto a partire. / Questa guerra mi ha trasformato…”
La traduzione dal francese degli interventi di Cahen e Attié alla Fondazione Morra, è curata da Carolyn Peyron. Per informazioni sull’incontro: 0814420923 (Fondazione Morra) - 081416092 (L’Alfabeto urbano).
Jo Attié, Robert Cahen
Alessandra Drioli, Patrizio Esposito, Maurizio Zanardi
in occasione della pubblicazione
del doppio quaderno dell’Alfabeto urbano
Robert Cahen dix-sept photographies plus une
Jo Attié un poème
Patrizio Esposito lungo il corpo
L’edizione, stampata in tiratura limitata con macchina laser, raccoglie due sequenze fotografiche inedite realizzate dagli autori nel 1969/1971 (dix-sept photographies plus une) e il 23 giugno 2006 (lungo il corpo), ed ospita i testi, altrettanto inediti, un poème e fotografare fotografie. La loro presentazione a Napoli precede gli incontri che si terranno entro fine anno in Francia, a Parigi e Mulhouse.
Robert Cahen e Patrizio Esposito avevano già presentato a Napoli due loro lavori nel giugno 2003. Nell’ambito della rassegna Tropico Mediterraneo, a cura di Giorgio Baratta e Alessandra Drioli, in differenti spazi dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Cahen aveva proposto la videoinstallazione Tombe, caduta di oggetti (collezione Frac Alsace 1997) e Patrizio Esposito le sequenze di fotografie Transiti e Dimore, in maggioranza polaroid, scattate dal 1984. Dall’incontro del 2003 a Napoli, i due autori hanno sviluppato un costante confronto e ipotizzato progetti comuni, che vedono ora un primo risultato nell’edizione visibile alla Fondazione Morra.
Di Tombe, Silvia Bordini ha scritto (Tropico Mediterraneo, 20003): “Tra le prime installazioni del videomaker Robert Cahen, Tombe si presenta come un quadro in movimento, una finestra dalla quale vediamo cadere oggetti quotidiani: utensili da cucina, abiti, giocattoli. Su di uno sfondo blu, che scopriamo essere l’acqua nella quale quelli che potrebbero essere i resti di un naufragio, si inabissano. La lentezza della loro discesa, apparentemente giustificata dal naturalismo del liquido che li avvolge, è in realtà una delle cifre costanti del lavoro di Cahen, che ha concentrato gran parte della sua sperimentazione video sul trattamento del tempo, proprio come su quello del suono e dell’immagine. […] Non è estranea neanche l’assonanza tra il verbo tomber (cadere) e tombe (tomba); d’altronde nel 1977, Cahen aveva dedicato alla topografia cimiteriale il film Ici repose (35 mm). I temi del passaggio, dell’assenza e della memoria, sono inoltre caratteristici della ricerca di questo autore, siano essi legati ai diversi luoghi della terra da cui trae continua ispirazione, si trovino invece all’interno di uno spazio rarefatto e artificiale come quello di Tombe” […].
Di Transiti, Antonio Neiwiller ha scritto (Transiti, edizioni Sintesi, 1991): “Sono partito / Ho visto / e voi mi avete visto. / Ho sentito / e voi mi avete sentito. / Ho toccato / e così anche voi. / ho cercato di trasformare in immagini / questo impulso invisibile, / ma qualcosa scuoteva / l’immobilità di queste inquadrature; / ne ho controllato i toni / i colori, le campiture, / strato dopo strato; / le ho viste distanti / lontane / più grandi; / sono diventate spazi contesi / tra il buio e la luce […] ora guardo il libro / che è diventato / luogo ed evento, /e sono pronto a partire. / Questa guerra mi ha trasformato…”
La traduzione dal francese degli interventi di Cahen e Attié alla Fondazione Morra, è curata da Carolyn Peyron. Per informazioni sull’incontro: 0814420923 (Fondazione Morra) - 081416092 (L’Alfabeto urbano).
20
settembre 2007
Incontro con Cahen, Attié, Drioli, Esposito, Zanardi
20 settembre 2007
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE MORRA – PALAZZO BAGNARA
Napoli, Piazza Dante, 89, (Napoli)
Napoli, Piazza Dante, 89, (Napoli)
Vernissage
20 Settembre 2007, ore 20:30