L’incontro tra culture diverse è uno dei grandi temi dell’attualità, che trova nell’arte una delle più intense e libere possibilità di scambio e arricchimento tra i paesi e gli individui. Nell’arte oggi più che mai si rispecchiano identità e storie, caratteristiche che cercano faticosamente luoghi di convivenza. Nell’espressione del singolo non solo si trasmette il valore dell’unicità dell’individuo, ma soprattutto la passione che travalica le frontiere di un mondo spesso troppo difficile e pieno di conflitti, che può trovare nel confronto e nella comunicazione il piano di una più alta civiltà. Gli artisti sono in prima linea nel raccontare la verità degli individui, il loro confluire e andare, le loro fedi e le loro radici, esperienze coraggiose e sofferte, spesso salvaguardate a forza di sacrifici come affermazione insostituibile di sè. La comprensione di ogni nuova esperienza passa attraverso il contatto, e l’aspirazione ad una più vasta eterogeneità culturale, di cui gli artisti sono parte integrante, soprattutto se portano con sè radici culturali ricche e complesse, tradizioni antiche che necessitano conoscenza, e immagini che richiedono un saper vedere con occhi nuovi.

Così è per la pittura dell’artista magrebino Kamal Moustati, nato a Casablanca nel 1974, diplomato in Lettere Moderne e formatosi artisticamente ai corsi del Centro K.zebdi e all’Accademia di Belle arti della sua città, poi trasferitosi verso la fine degli anni novanta in Europa, a Parigi, e attualmente residente in Italia. Il suo stile è un esempio di quel "nomadismo intellettuale" che costituisce una delle più interessanti realtà dell’arte contemporanea. L’esperienza personale si rispecchia totalmente in uno stile in cui si compenetrano elementi diversi, il senso della contemporaneità e radici storiche. C’è evidentissimo il ricordo del Maghreb nella sua pittura, ma altrettanto chiara è la conoscenza dell’arte occidentale, la percezione allargata alle esperienze dell’informale e dell’astrazione. Nella scansione geometrica ma non regolare delle tele l’artista evoca - senza scendere mai ad alcun compromesso descrittivo - paesaggi deserti, forse architetture di antiche città, tessuti e ombre, luce, dune e recinti in cui scorre la vita. E’ la caratteristica più affascinante delle sue opere, un significato racchiuso in un ritmo costruttivo, quasi un segreto affidato ad un’armonia cromatica accesa e personale, un segreto sostanziale; come sostanziale è la sabbia, divenuta parte delle sue opere poichè utilizzata nell’impasto materico, con i colori ad olio. Insieme a questa seduzione dell’immaginario, Kamal Moustati rivela un approccio estetico raffinato, una consapevolezza logica del gesto creativo, controllato e trasfuso nella sintesi del gesto e del colore.


Daniela Bellotti




Kamal Moustati

è nato a Casablanca in Marocco nel 1974, diplomato in Lettere moderne nel 1994, ha seguito i corsi nell’Atelier Art nel centro Ben msik, nel 1995 si è iscritto alla Scuola dei Belli Arti. Ha tenuto mostre in centri culturali del Marocco. Tra il 2000 e il 2001 ha soggiornato a Parigi e attualmente risiede in Canavese. Oltre alla pittura si interessa alla ricerca nella poesia, in particolare dei musulmani Sufi esempio di dialogo e tolleranza.